Di Vincenzo Rosario: differenze tra le versioni

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Con l'arrivo di [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] finisce per fare la riserva a [[Bandoni Claudio|Bandoni]], ruolo che non gradisce.
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Viene impiegato solo per 2 gare casalinghe con Genoa e Bari.
Viene impiegato solo per 2 gare casalinghe con Genoa e Bari.
Poi, dopo la rovinosa trasferta persa a Brescia, durante l'allenamento a [[Tor Di Quinto]], litiga con Maestrelli, e si toglie la maglia scaraventandola a terra. Questo è il suo ultimo atto in biancoceleste, perchè messo subito fuori rosa e a alla fine della stagione viene ceduto al [[Brindisi]] in [[Serie B]].
Poi, dopo la rovinosa trasferta persa a Brescia, durante l'allenamento a [[Tor Di Quinto]], litiga con Maestrelli, e si toglie la maglia scaraventandola a terra. Questo è il suo ultimo atto in biancoceleste, perchè messo subito fuori rosa e a alla fine della stagione viene ceduto al [[Brindisi]] in [[Serie B]], dove fu al centro di uno spiacevole episodio.
Il [[4 Novembre]] [[1973]] il Brindisi giocava a Palermo che era in vantaggio per 1-0.
Il suo curriculum è di 84 presenze in [[Campionato]] e di 9 in [[Coppa Italia]].
Nel finale della gara Di Vincenzo entrò duro sull'attaccante rosanero Barbana, che svenne per lo scontro.
Di Vincenzo sputò sul giocatore esanime a terra, provocando l'ira dei tifosi palermitani che lo insultarono.Per tutta risposta il portiere brindisino rispose con gestacci ai tifosi, posti in curva nord, ed uno di questi scavalcò la rete prendendolo a pugni e mandandolo all'ospedale, dove fu dimesso in serata.Il giudice sportivo dette partita vinta al Brindisi per 2-0, ma il fatto ebbe strascichi legali con una denuncia d'ufficio per lesioni personali su Barbana (che guarì in 20 giorni) e a sua volta come parte lesa per lo stesso reato commesso dal tifoso rosanero nei suoi confronti, che dovette rispondere anche di interruzione di pubblico evento (art.650 c.p.) per aver commesso l'invasione di campo.
Il suo curriculum è di 84 presenze in [[Campionato]] e di 9 in [[Coppa Italia]], in maglia biancazzurra.


[[Categoria:Biografie|Di Vincenzo, Rosario]]
[[Categoria:Biografie|Di Vincenzo, Rosario]]

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Portiere, Nato a Genova il 16 Giugno 1941. Acquistato dalla Lazio nella stagione 1967/68 proveniente dal Potenza, e con esperienza in Serie A con Inter e Varese, si mette in luce sopratutto nel campionato 1968/69 dove gioca 27 partite contribuendo al ritorno della Lazio in Serie A. Nella stagione 1969/70 disputa 16 gare alternandosi con Sulfaro, e questo dualismo ne danneggia il rendimento, non sempre all'altezza della situazione. A fine stagione sembra sul punto di essere ceduto, ma Lorenzo blocca l'acquisto del torinista Castellini operato dal Presidente Lenzini e alla fine viene riconfermato. Purtroppo pur dispuntando un discreto campionato, con 21 presenze, non riuscirà a contribuire alla salvezza dei biancazzurri che retrocedono in Serie B. Con l'arrivo di Maestrelli finisce per fare la riserva a Bandoni, ruolo che non gradisce. Viene impiegato solo per 2 gare casalinghe con Genoa e Bari. Poi, dopo la rovinosa trasferta persa a Brescia, durante l'allenamento a Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli, litiga con Maestrelli, e si toglie la maglia scaraventandola a terra. Questo è il suo ultimo atto in biancoceleste, perchè messo subito fuori rosa e a alla fine della stagione viene ceduto al Brindisi Football 1912 in Serie B, dove fu al centro di uno spiacevole episodio. Il 4 Novembre 1973 il Brindisi giocava a Palermo che era in vantaggio per 1-0. Nel finale della gara Di Vincenzo entrò duro sull'attaccante rosanero Barbana, che svenne per lo scontro. Di Vincenzo sputò sul giocatore esanime a terra, provocando l'ira dei tifosi palermitani che lo insultarono.Per tutta risposta il portiere brindisino rispose con gestacci ai tifosi, posti in curva nord, ed uno di questi scavalcò la rete prendendolo a pugni e mandandolo all'ospedale, dove fu dimesso in serata.Il giudice sportivo dette partita vinta al Brindisi per 2-0, ma il fatto ebbe strascichi legali con una denuncia d'ufficio per lesioni personali su Barbana (che guarì in 20 giorni) e a sua volta come parte lesa per lo stesso reato commesso dal tifoso rosanero nei suoi confronti, che dovette rispondere anche di interruzione di pubblico evento (art.650 c.p.) per aver commesso l'invasione di campo. Il suo curriculum è di 84 presenze in Campionato e di 9 in Coppa Italia, in maglia biancazzurra.