Lotito Claudio: differenze tra le versioni

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Dirigente, nato a Roma il [[9 maggio]] [[1957]], è l'attuale azionista di maggioranza e presidente della Lazio.
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L'[[8 novembre]] [[2011]] il Tribunale di Napoli, in primo grado, lo condanna a 15 mesi di reclusione, 25.000 euro di multa e sospensione dalle cariche e dalle funzioni sportive, in base all’articolo 22 bis delle NOIF, per frode sportiva nell'ambito del processo [["Calciopoli"]]. Il Presidente ricorrerà in Appello. A causa di questa condanna decade anche dai ruoli di Consigliere della F.I.G.C. e di Rappresentante delle società di serie A nella Lega Calcio.

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Cronaca: [[L'avvento di Claudio Lotito]] alla Lazio
Cronaca: [[L'avvento di Claudio Lotito]] alla Lazio

Versione delle 18:57, 4 dic 2011

Claudio Lotito
Claudio Lotito
Il Presidente Lotito
Claudio Lotito il 13 maggio 2009 alza la Coppa Italia
Il Presidente alza la Supercoppa italiana l'8 agosto 2009

Dirigente, nato a Roma il 9 maggio 1957, è l'attuale azionista di maggioranza e presidente della Lazio.

Imprenditore nel ramo dei servizi, rileva la società in circostanze drammatiche il 19 luglio 2004, acquistando tramite la controllata Lazio Events 18.268.506 nuove azioni (pari al 26,969% dell'intero pacchetto), a fronte di un corrispettivo di circa 18,2 milioni di Euro. Ad oggi, dopo ulteriori acquisizioni ed a seguito di un'offerta pubblica di acquisto, controlla circa il 61,3% del pacchetto azionario. Appena acquistata la Lazio, deve far fronte alla pesantissima situazione finanziaria della Società, nonché provvedere a ricostruire una rosa in grado di disputare il campionato 2004/05: sono appena 10 i calciatori che vanno inizialmente in ritiro a luglio.

Riesce nell'impresa grazie soprattutto al ricorso alla discussa Legge 178/2002, la cui applicazione permette alla Lazio di dilazionare in 23 anni il pagamento dell'enorme debito Irpef accumulato dalle precedenti gestioni. Completa alla bell'e meglio la squadra, ricorrendo inizialmente a molti prestiti ed inizia a tagliare ogni spesa superflua senza andare troppo per il sottile ed a volte con risultati controproducenti, anche sotto il profilo dell'immagine. Tuttavia compie quel risanamento economico che fino al suo avvento appariva impossibile. Attualmente la Lazio è una Società con i bilanci a posto, che paga con regolarità stipendi e debiti ed in grado di onorare ogni impegno futuro. Il patrimonio tecnico è stato sempre più incrementato e la Società è proprietaria di buona parte dei cartellini dei propri calciatori. Al risanamento economico, tuttavia, non sempre ha fatto eco la crescita sportiva della Lazio: dopo la salvezza del campionato 2004/05, la squadra ha ottenuto due ottimi piazzamenti: un sesto posto nel 2005/06 - poi vanificato dalla vicenda "Calciopoli" - ed un terzo posto nel 2006/07 che ha addirittura proiettato i biancocelesti verso una Coppa dei Campioni - Champions League impensabile tre anni prima.

Ci si aspettava a questo punto un salto di qualità sotto vari aspetti, anche a fronte dell'importante impegno europeo, ma la stagione 2007/08 si è rivelata carente sul piano tecnico nonché su quello gestionale, legittimando più di un sospetto sulle capacità di far salire di livello l'organizzazione societaria che spesso appare non all'altezza di un club importante. La gestione ferocemente rigorosa della società, peraltro, unita alla poca sensibilità verso pressioni ambientali che fanno leva, più o meno in buonafede, su fattori emotivi, gli ha permesso fortunatamente di far fronte a situazioni che per la Lazio potevano rivelarsi estremamente perniciose. Il 13 maggio 2009 vince il suo primo titolo da Presidente: è la 5^ Coppa Italia della storia del sodalizio. L'8 agosto 2009 il Presidente Lotito alza al cielo il suo secondo titolo: è la Supercoppa Italiana (la terza nella storia biancoceleste) nella finale di Pechino contro l'Internazionale FC. La stagione 2010/11 vede la Lazio giungere quarta in Campionato e venire esclusa dalla Coppa dei Campioni - Champions League per la peggior differenza reti rispetto all'Udinese. Disputerà pertanto l' Europa League.

L'8 novembre 2011 il Tribunale di Napoli, in primo grado, lo condanna a 15 mesi di reclusione, 25.000 euro di multa e sospensione dalle cariche e dalle funzioni sportive, in base all’articolo 22 bis delle NOIF, per frode sportiva nell'ambito del processo "Calciopoli". Il Presidente ricorrerà in Appello. A causa di questa condanna decade anche dai ruoli di Consigliere della F.I.G.C. e di Rappresentante delle società di serie A nella Lega Calcio.


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