Gregucci Angelo Adamo: differenze tra le versioni

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Viene convocato nella Nazionale italiana in occasione della gara contro l'[[Sabato 3 novembre 1990, Roma, stadio Olimpico - Italia-U.R.S.S. 0-0|U.R.S.S.]] il [[3 novembre]] [[1990]] giocata allo stadio Olimpico di Roma.
Viene convocato nella Nazionale italiana in occasione della gara contro l'[[Sabato 3 novembre 1990, Roma, stadio Olimpico - Italia-U.R.S.S. 0-0|U.R.S.S.]] il [[3 novembre]] [[1990]] giocata allo stadio Olimpico di Roma.
Gioca anche una [[Sabato 12 novembre 1988 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Italia Lega Nazionale serie A-Polonia 2-2|gara]] con la maglia della Lega Nazionale Serie A.
Gioca anche una [[Sabato 12 novembre 1988 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Italia Lega Nazionale serie A-Polonia 2-2|gara]] con la maglia della Lega Nazionale Serie A.

E' stato uno stopper di grande personalità e dal rendimento sempre elevato. Combattivo, acerrimo marcatore della prima punta avversaria, generosissimo, era in possesso di buona tecnica ed eccelleva nel gioco aereo. Pur essendo molto alto, era veloce, acrobatico e spesso risolutivo in area avversaria con i suoi precisi e violenti colpi di testa che gli consentirono di mettere a segno 12 reti con la maglia biancoceleste.


Appesi gli scarpini al chiodo, inizia la carriera di allenatore professionista.
Appesi gli scarpini al chiodo, inizia la carriera di allenatore professionista.

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Angelo Gregucci
Gregucci in Nazionale

Difensore, nato a San Giorgio Jonico (TA) il 10 giugno 1964.

Cresciuto nelle giovanili del Taranto, dove debutta nel corso della stagione 1981/82 in serie C1. L'anno successivo è ceduto all' Alessandria di proprietà di Calleri, dove s'impone giocando quattro stagioni e collezionando 114 presenze con 8 reti.

Viene acquistato nel 1986 quando la famiglia Calleri acquista il pacchetto di maggioranza della Lazio. Disputa sette stagioni in maglia biancoceleste.

Con la Lazio colleziona 187 presenze e 12 reti in Campionato.

Viene convocato nella Nazionale italiana in occasione della gara contro l'U.R.S.S. il 3 novembre 1990 giocata allo stadio Olimpico di Roma. Gioca anche una gara con la maglia della Lega Nazionale Serie A.

E' stato uno stopper di grande personalità e dal rendimento sempre elevato. Combattivo, acerrimo marcatore della prima punta avversaria, generosissimo, era in possesso di buona tecnica ed eccelleva nel gioco aereo. Pur essendo molto alto, era veloce, acrobatico e spesso risolutivo in area avversaria con i suoi precisi e violenti colpi di testa che gli consentirono di mettere a segno 12 reti con la maglia biancoceleste.

Appesi gli scarpini al chiodo, inizia la carriera di allenatore professionista. Dopo essere stato il vice di Roberto Mancini a Firenze, allena il Legnano, il Venezia, la Salernitana, il Lecce in Serie A (solo per 5 giornate), il Vicenza. Nella stagione 2009/10 firma, a sorpresa, per l'Atalanta tornando ad allenare nella massima serie, ma l'esperienza dura solo 4 giornate, in quanto viene esonerato dopo altrettante sconfitte il 21 settembre 2009.

Nella stagione 2010/11 allena il Sassuolo in Serie B, ma a tre giornate dal termine del campionato viene esonerato.

L'8 gennaio 2012 assume la guida della Reggina subentrando all'esonerato tecnico amaranto Roberto Breda.

Ai primi di agosto del 2012 trova un accordo con il Manchester City ed entra a far parte dell'area tecnica della compagine inglese guidata da Roberto Mancini.

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