Carosi Paolo: differenze tra le versioni

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==Biografia==
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===Calciatore===
===Calciatore===


Cresciuto nel vivaio della Tivoli e ingaggiato dalla Lazio dopo un provino effettuato il [[28 maggio]] [[1958]] nell'amichevole [[Mercoledì 28 maggio 1958 - Grottaferrata, stadio Comunale - Vivace Grottaferrata-Lazio mista 1-7|Vivace Grottaferrata-Lazio]] in cui fu elogiato dai tecnici [[Canestri Dino|Canestri]] e [[Monza Alfredo|Monza]], disputa 10 stagioni in maglia biancoceleste a partire dalla stagione [[1958/59]], con una parentesi nell'Udinese ([[1962/63]]). Nel [[1968/69]] viene ceduto al [[Catania]]. In seguito veste anche la maglia dell'Aquila.
Cresciuto nel vivaio della [[Tivoli]] e ingaggiato dalla Lazio dopo un provino effettuato il [[28 maggio]] [[1958]] [[Mercoledì 28 maggio 1958 - Grottaferrata, stadio Comunale - Vivace Grottaferrata-Lazio mista 1-7|nell'amichevole]] [[Vivace Grottaferrata]]-Lazio in cui fu elogiato dai tecnici [[Canestri Dino|Dino Canestri]] e [[Monza Alfredo|Alfredo Monza]], disputa 10 stagioni in maglia biancoceleste a partire dalla stagione [[1958/59]], con una parentesi nell'[[Udinese]] ([[1962/63]]). Nel [[1968/69]] viene ceduto al [[Catania]]. In seguito veste anche la maglia dell'Aquila.


Con la Lazio colleziona 176 presenze e 3 reti in [[Campionato]].
Con la Lazio colleziona 176 presenze e 3 reti in [[Campionato]].


Detto "Il Barone" in antitesi al suo gioco maschio e privo di fronzoli. Mediano roccioso e infaticabile, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla maglia. Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti ed un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Di solito marcava la mezzala più avanzata della squadra avversaria riuscendo spesso a neutralizzarla. Sono rimasti celebri e proverbiali alcuni scontri, senza esclusione di colpi, con il funambolico e geniale juventino Omar Sivori.
Detto "Il Barone" in antitesi al suo gioco maschio e privo di fronzoli. Mediano roccioso e infaticabile, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla maglia. Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti ed un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Di solito marcava la mezzala più avanzata della squadra avversaria riuscendo spesso a neutralizzarla. Sono rimasti celebri e proverbiali alcuni scontri, senza esclusione di colpi, con il funambolico e geniale juventino Omar Sivori. Era diplomato in ragioneria.

Era diplomato in ragioneria.


===Allenatore===
===Allenatore===


Terminata la carriera di calciatore nelle file dell'Aquila, Carosi inizia quella di allenatore nelle giovanili della Lazio. Con la squadra Primavera vince lo [[Scudetto]] [[1975/76]] e da questa formazione escono giocatori come [[Giordano Bruno|Giordano]], [[Manfredonia Lionello|Manfredonia]], [[Agostinelli Andrea|Agostinelli]], [[Montesi Maurizio|Montesi]] ed altri forti calciatori. Superate le prove di Coverciano con ottimi risultati, Paolo tenta la fortuna in squadre professionistiche come l'Avellino (promosso in serie A con gli irpini), la [[Fiorentina]], il Cagliari, il Bologna ottenendo discreti risultati. Nel [[1983/84]] [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]] lo chiama sulla panchina della Lazio al posto di [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] ed il tecnico tiburtino salva la squadra dalla [[Serie B]] con un ottimo girone di ritorno.
Terminata la carriera di calciatore nelle file dell'Aquila, Carosi inizia quella di allenatore nelle giovanili della Lazio. Con la squadra [[Primavera]] vince lo [[Scudetto]] [[1975/76]] e da questa formazione escono giocatori come [[Giordano Bruno|Bruno Giordano]], [[Manfredonia Lionello|Lionello Manfredonia]], [[Agostinelli Andrea|Andrea Agostinelli]], [[Montesi Maurizio|Maurizio Montesi]] ed altri forti calciatori. Superate le prove di Coverciano con ottimi risultati, Paolo tenta la fortuna in squadre professionistiche come l'[[Avellino]] (promosso in [[serie A]] con gli irpini), la [[Fiorentina]], il [[Cagliari]], il [[Bologna]] ottenendo discreti risultati. Nel [[1983/84]] [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]] lo chiama sulla panchina della Lazio al posto di [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] ed il tecnico tiburtino salva la squadra dalla [[Serie B]] con un ottimo girone di ritorno.


L'anno seguente viene riconfermato ma un inizio deludente, culminato con l'eliminazione dalla [[Coppa Italia]], porta [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] a sostituirlo, immotivamente e solo dopo due mesi, con [[Lorenzo Juan Carlos|Juan Carlos Lorenzo]] e poi, esonerato pure l'argentino, con il duo [[Oddi Giancarlo|Oddi]]-[[Lovati Roberto|Lovati]] che non riuscirà a salvare i biancocelesti. L'anno seguente diviene allenatore del [[Monza]] in [[Serie B]]. In tutto Carosi si è seduto sulla panchina biancoceleste per 25 volte, ottenendo 7 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte.
L'anno seguente viene riconfermato ma un inizio deludente, culminato con l'eliminazione dalla [[Coppa Italia]], porta [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] a sostituirlo, immotivamente e solo dopo due mesi, con [[Lorenzo Juan Carlos|Juan Carlos Lorenzo]] e poi, esonerato pure l'argentino, con il duo [[Oddi Giancarlo|Oddi]]-[[Lovati Roberto|Lovati]] che non riuscirà a salvare i biancocelesti. L'anno seguente diviene allenatore del [[Monza]] in [[Serie B]]. In tutto Carosi si è seduto sulla panchina biancoceleste per 25 volte, ottenendo 7 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte.


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== Palmares ==
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[[Categoria:Biografie|Carosi, Paolo]]
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Versione delle 20:16, 8 feb 2014


Paolo Carosi calciatore
Paolo Carosi allenatore
"Il Barone" in allenamento
Carosi allenatore della Primavera
Un'immagine di Paolo Carosi

Biografia

Mediano, nato a Tivoli (RM) l'8 aprile 1938, deceduto il 15 marzo 2010. Soprannominato il "Barone".


Calciatore

Cresciuto nel vivaio della Tivoli e ingaggiato dalla Lazio dopo un provino effettuato il 28 maggio 1958 nell'amichevole Vivace Grottaferrata-Lazio in cui fu elogiato dai tecnici Dino Canestri e Alfredo Monza, disputa 10 stagioni in maglia biancoceleste a partire dalla stagione 1958/59, con una parentesi nell'Udinese (1962/63). Nel 1968/69 viene ceduto al Catania. In seguito veste anche la maglia dell'Aquila.

Con la Lazio colleziona 176 presenze e 3 reti in Campionato.

Detto "Il Barone" in antitesi al suo gioco maschio e privo di fronzoli. Mediano roccioso e infaticabile, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla maglia. Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti ed un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Di solito marcava la mezzala più avanzata della squadra avversaria riuscendo spesso a neutralizzarla. Sono rimasti celebri e proverbiali alcuni scontri, senza esclusione di colpi, con il funambolico e geniale juventino Omar Sivori. Era diplomato in ragioneria.


Allenatore

Terminata la carriera di calciatore nelle file dell'Aquila, Carosi inizia quella di allenatore nelle giovanili della Lazio. Con la squadra Primavera vince lo Scudetto 1975/76 e da questa formazione escono giocatori come Bruno Giordano, Lionello Manfredonia, Andrea Agostinelli, Maurizio Montesi ed altri forti calciatori. Superate le prove di Coverciano con ottimi risultati, Paolo tenta la fortuna in squadre professionistiche come l'Avellino (promosso in serie A con gli irpini), la Fiorentina, il Cagliari, il Bologna ottenendo discreti risultati. Nel 1983/84 Giorgio Chinaglia lo chiama sulla panchina della Lazio al posto di Giancarlo Morrone ed il tecnico tiburtino salva la squadra dalla Serie B con un ottimo girone di ritorno.

L'anno seguente viene riconfermato ma un inizio deludente, culminato con l'eliminazione dalla Coppa Italia, porta Chinaglia a sostituirlo, immotivamente e solo dopo due mesi, con Juan Carlos Lorenzo e poi, esonerato pure l'argentino, con il duo Oddi-Lovati che non riuscirà a salvare i biancocelesti. L'anno seguente diviene allenatore del Monza in Serie B. In tutto Carosi si è seduto sulla panchina biancoceleste per 25 volte, ottenendo 7 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte.



Palmares





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