Articolo del giorno: differenze tra le versioni
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► <b> Lazio-[[Inter]] 2-2 dell'[[11 marzo]] [[2000]] </b> |
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Difensore, nato a Messina l'[[11 febbraio]] [[1961]]. |
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Prima di iniziare a giocare al calcio faceva il pescatore a Galati Marina. Viene acquistato nell'ottobre del [[1986]] dal [[Napoli SSC|Napoli]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Viene poi ceduto al [[Lecce]], dove resta per due anni. Nel [[1991]] passa in [[Serie B|B]] prima al [[Catanzaro]] e poi al [[Messina]], per andare poi a concludere la carriera con la maglia dell'Aquila Calcio in [[serie C]] e poi in Eccellenza nel [[1995/96]], anno in cui chiude tenendo il doppio incarico di calciatore e allenatore. |
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Con la Lazio colleziona 93 presenze e 5 reti in [[Campionato]]. Per lui (nel [[1980]]) 2 presenze con la Nazionale Under 21. |
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{{datalink|11|marzo|2000}} - '''[[2000|2.888]]''' - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[1999/00]] - '''XXV giornata''' |
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'''LAZIO:''' [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Negro Paolo|Negro]] (75' [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]]), [[Nesta Alessandro|Nesta]], [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]], [[Stankovic Dejan|Stankovic]], [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]] (64' [[Sérgio Conceição (Paulo Sergio Merceneiro da Conceição)|Conceição]]), [[Simeone Diego Pablo|Simeone]] (46' [[Ravanelli Fabrizio|Ravanelli]]), [[Nedved Pavel|Nedved]], [[Veron Juan Sebastian|Veron]], [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]]. A disposizione: [[Ballotta Marco|Ballotta]], [[Couto Silva Fernando Manuel|Couto]], [[Gottardi Guerino|Gottardi]], [[Mancini Roberto|Mancini]]. Allenatore: [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. |
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'''INTER:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], Simic, Blanc, Cordoba, Panucci, Cauet (75' [[Colonnese Francesco|Colonnese]]), [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]], J.Zanetti, Seedorf, Zamorano (85' Mutu), Recoba (46' Serena). A disposizione: Ferron, Georgatos, Moriero, R.Baggio. Allenatore: Lippi. |
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'''Arbitro:''' Sig. Braschi (Prato) - Guardalinee Sigg. Mazzei e Puglisi - Quarto uomo Sig. Cerofolini. |
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'''Marcatori:''' 19' Recoba, 79' [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]], 83' [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]], 88' [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]]. |
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[[Immagine:11feb04d.jpg|thumb|right|150px|Claudio Lopez e Costacurta in azione]] |
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[[Immagine:11feb04c.jpg|thumb|left|150px|Stefano Fiore: per il centrocampista calabrese una doppietta]] |
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[[Immagine:11feb04f.jpg|thumb|right|150px|Brocchi lascia il campo dopo l'espulsione]] |
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[[Immagine:11feb04b.jpg|thumb|left|150px|Esultanza biancoceleste]] |
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[[Immagine:11feb04e.jpg|thumb|right|150px|Corrsport del giorno dopo]] |
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'''Note:''' serata fresca, terreno in buone condizioni. Espulso al 40' Cordoba per fallo da ultimo uomo su [[Salas Marcelo Melinão|Salas]]. Ammoniti: [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]] per comportamento non regolamentare, Cauet per gioco falloso. Angoli 12-1 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t. |
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{{datalink|11|febbraio|2004}} - '''[[Coppa Italia]]''' [[2003/04]] - Semifinale, gara di ritorno |
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[[Immagine:11mar00a.jpg|thumb|left|180px|Recoba porta in vantaggio i nerazzurri]] |
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'''LAZIO:''' [[Sereni Matteo|Sereni]], [[Oddo Massimo|Oddo]], [[Stam Jaap|Stam]], [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]] (72' [[Muzzi Roberto|Muzzi]]), [[Favalli Giuseppe|Favalli]], [[Fiore (I) Stefano|Fiore]], [[Albertini Demetrio|Albertini]] (62' [[Zauri Luciano|Zauri]]), [[Liverani Fabio|Liverani]], [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]], [[Corradi Bernardo|Corradi]] (71' [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]]), [[Lopez Claudio Javier|Lopez]]. A disposizione: [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], [[Colonnese Francesco|Colonnese]], [[Gottardi Guerino|Gottardi]]. Allenatore: [[Mancini Roberto|Mancini]]. |
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[[Immagine:11mar00b.jpg|thumb|right|180px|Il raddoppio interista di Di Biagio]] |
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[[Immagine:11mar00c.jpg|thumb|left|180px|Simone Inzaghi accorcia le distanze per i biancocelesti]] |
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[[Immagine:12mar2000b.jpg|thumb|180px|right|La rete del bomber piacentino in un altro fotogramma]] |
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Il big-match dell'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] vede i biancazzurri affrontare l'[[Internazionale FC|Inter]] terza in classifica. Già dall'avvio i laziali si portano in avanti impegnando non poco il portiere [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]]. Solo grazie all'abilità dell'estremo difensore nerazzurro la Lazio non passa in vantaggio. Ma come spesso accade nel calcio, è la squadra che si difende a realizzare e l'[[Internazionale FC|Inter]] ci riesce grazie ad un potente sinistro di Recoba che non lascia scampo a [[Marchegiani Luca|Marchegiani]]. La Lazio, ferita, si porta in attacco con più veemenza ma in modo confusionario. Al 40' Cordoba viene espulso per un fallaccio su [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]] lasciando l'[[Internazionale FC|Inter]] in dieci per il resto della gara. Prima dello scadere un rigore netto per atterramento di [[Negro Paolo|Negro]] da parte di [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] non viene concesso dall'arbitro. Lippi nel secondo tempo corre ai ripari e sostituisce Recoba con Serena. Arriva poi una rete per i biancazzurri ad opera di [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]], ma l'arbitro annulla per fuorigioco. [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] butta così nella mischia [[Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]] ma il pareggio non arriva, anzi sono i nerazzurri a raddoppiare con l'ex [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]]. Sembra ormai tutto perduto quando all'83° [[Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]] riapre la gara siglando da pochi passi la rete dell'1-2. I biancazzurri a questo punto sono indemoniati ed attaccano con 4-5 giocatori senza pausa ed all'88' vengono premiati grazie a [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]] abile a sfruttare una ribattuta in mischia di [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]]. Da segnalare che anche nella [[Sabato 30 ottobre 1999 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Inter-Lazio 1-1|gara di andata]] il giocatore aveva regalato alla Lazio il pareggio sempre allo scadere. A fine gara si conteranno 28 tiri in porta da parte della Lazio contro i 5 dell'[[Internazionale FC|Inter]], con almeno 15 pericolosi. La classifica vede però la [[Juventus FC|Juventus]] allontanarsi a quota 56 punti, la Lazio segue a 50 ed il [[Milan AC|Milan]] a 47. |
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'''MILAN:''' Abbiati, Simic, Laursen, Costacurta, Kaladze, [[Brocchi Cristian|Brocchi]], Redondo, Serginho, Rui Costa (46' Seedorf), Shevchenko (46' F.Inzaghi), Borriello (68' Gattuso). A disposizione: [[Fiori Valerio|Fiori]], [[Nesta Alessandro|Nesta]], Cafu, Kakà. Allenatore: Ancelotti. |
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'''Arbitro:''' Sig. Collina (Viareggio). |
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[[La Gazzetta dello Sport]] titola: "[[Pancaro Giuseppe|Pancaro]] è l'incubo dell'[[Internazionale FC|Inter]]. L'[[Internazionale FC|Inter]] in 10 si fa rimontare due gol nel finale: il difensore colpisce ancora. La Lazio domina, ma al 19' Recoba porta in vantaggio i nerazzurri. Alla fine del primo tempo Braschi espelle Cordoba per un discusso fallo su [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]]. [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] però è insuperabile, e quando [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]] realizza il 2-0 la gara sembra chiusa. Ma prima [[Inzaghi (II) Simone|Inzaghi]] e poi [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]] agguantano il pari: anche [[Sabato 30 ottobre 1999 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Inter-Lazio 1-1|all'andata]] il difensore aveva segnato allo scadere il gol dell'1-1". |
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'''Marcatori:''' 11' [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]], 15' [[Liverani Fabio|Liverani]], 35' [[Fiore (I) Stefano|Fiore]], 41' [[Fiore (I) Stefano|Fiore]]. |
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Continua la "rosea": |
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'''Note:''' Espulso [[Brocchi Cristian|Brocchi]] al 58' per offese all'arbitro. Ammoniti Costacurta per comportamento non regolamentare e [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]] per gioco scorretto. Nessun recupero effettuato dall'arbitro. |
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Vince la [[Juventus FC|Juventus]]. Lazio e [[Internazionale FC|Inter]], così diverse e così ugualmente eroiche, finiscono col pareggiare (2-2) una partita bellissima e con mille veleni nella coda. Braschi, l'arbitro che a Torino sullo 0-0 di [[Juventus FC|Juventus]]-[[Roma AS|Roma]] non vide un netto rigore per fallo di Tacchinardi su Delvecchio, è al centro di diverse decisioni sulle quali si potrà discutere all'infinito. Decisioni che hanno tuttavia la caratteristica di essere tutte in danno dell'[[Internazionale FC|Inter]]: dall'espulsione di Cordoba per presunto fallo da ultimo uomo su [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]] sul finire del primo tempo, ai due gol del rocambolesco pareggio biancoceleste dopo l'uno-due di Recoba e [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]], quando la partita è agli sgoccioli. Sul gol di [[Inzaghi (II) Simone|Inzaghi]] c'è [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]] in fuorigioco (più passivo che attivo), su quello di [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]] c'è uno scontro sospetto fra [[Inzaghi (II) Simone|Inzaghi]] e [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], mattatore della serata con i suoi prodigiosi interventi. Finisce con [[Nesta Alessandro|Nesta]] e Panucci che fanno quasi a capocciate, un peccato. I primi diciotto minuti della Lazio sono fantastici. [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] schiera [[Veron Juan Sebastian|Veron]] appena dietro [[Salas Melinão José Marcelo|Salas]], unica punta, in pratica sui piedi di [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]], e l'argentino straripa distribuendo gioco ovunque, bene assecondato sulle corsie laterali da [[Stankovic Dejan|Stankovic]] e [[Nedved Pavel|Nedved]], sui quali Zanetti e Simic (più di Panucci) hanno il loro daffare. Ne scaturiscono sei occasioni da rete, che non sono chiarissime solo perché la difesa dell'[[Internazionale FC|Inter]], da [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] al lucido Blanc per finire coi due piè veloci Cordoba e Simic, è bene affiatata, così da metter sempre in difficoltà chi è chiamato a concludere, sia esso [[Nedved Pavel|Nedved]], [[Stankovic Dejan|Stankovic]] o [[Veron Juan Sebastian|Veron]]. [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] deve opporsi due volte al ceko, ma non sono miracoli. E' comunque un'[[Internazionale FC|Inter]] che subisce, perché Seedorf è nella morsa di [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]], Cauet e [[Simeone Diego Pablo|Simeone]] si fronteggiano in un rotear di bulloni, a Zamorano e Recoba, che svaria da una fascia all'altra, non arriva un pallone giocabile. Diciotto minuti. Poi arriva il diciannovesimo, che sarebbe piaciuto a Helenio Herrera, tanto è letale il contropiede dell'[[Internazionale FC|Inter]]. |
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[[La Gazzetta dello Sport]] titola: "La Lazio fa poker. Il [[Milan AC|Milan]] fa pena. Bastano 45': [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] apre, [[Liverani Fabio|Liverani]] e [[Fiore (I) Stefano|Fiore]] chiudono. [[Mancini Roberto|Mancini]] ancora in finale, rossoneri mai in partita". |
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Continua la "rosea": L'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] ha instaurato la "legge del 4". [[Roma AS|Roma]] o Lazio non fa differenza. Solo che i giallorossi ci hanno messo due tempi per applicarla alla [[Juventus FC|Juventus]]; alla Lazio contro il [[Milan AC|Milan]] son bastati appena 41' e a questo punto nessuno tra [[Albertini Demetrio|Albertini]] e compagni se l'è sentita di sussurrare ad un avversario di prendere e andare a casa, anche perché bisognava comunque disputare il più inutile avvilente (per i rossoneri) secondo tempo. Non sappiamo con quanta convinzione il [[Milan AC|Milan]] si fosse presentato a Roma per tentare di recuperare una qualificazione alla finale di [[Coppa Italia|coppa Italia]] già largamente compromessa a [[Stadio San Siro - Milano|San Siro]]. Ancelotti ha ripresentato ugualmente la squadra bis, con la sola presenza del titolarissimo Shevchenko al quale nei piani della vigilia doveva affiancarsi Pippo Inzaghi. E questa era l'unica concessione alla ferrea disposizione di non distrarre forze utili al [[Campionato|campionato]]. Invece all'ultimo momento Superpippo si è seduto in panchina, al suo posto ha giocato Borriello e Sheva al 5' ha dato sfogo al suo desiderio (e a quello dei compagni) di rivalsa con una bordata dal limite che il portiere [[Sereni Matteo|Sereni]] ha deviato in angolo con un certo affanno. Tutta qui la "partecipazione" del [[Milan AC|Milan]] alla semifinale di ritorno di [[Coppa Italia|coppa Italia]]. Dopo ci ha pensato la Lazio: due gol alle spalle di Abbiati in 15' e il discorso qualificazione era chiuso. [[Milan AC|Milan]] di sasso, di stucco, di sale: scegliete voi. E visto che ci aveva preso gusto, la Lazio si è premunita di piazzare altri due palloni nella rete avversaria, questa volta con la gentile collaborazione di tutta la difesa rossonera. |
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I primi due invece sono stati autentici capolavori di intuito e tecnica individuali oltre che di straordinaria coralità di manovra. Più semplice, essenziale e irresistibile l'1-0 all'11', con [[Liverani Fabio|Liverani]] che fingeva la battuta e poi faceva filtrare un pallone centrale rasoterra che ipnotizzava il danese Laursen, ma sul quale si gettava [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] per anticipare in piena corsa Abbiati in uscita. Il secondo è da cineteca: [[Fiore (I) Stefano|Fiore]], qualche metro prima della linea di centrocampo sulla destra, raggiungeva con un lancio di circa 50 metri [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] sull'angolo sinistro dell'attacco, corsa velocissima verso il fondo del brasiliano che vedeva [[Liverani Fabio|Liverani]] sul limite dell'area e lo serviva con un passaggio all'indietro da manuale del calcio; il centrocampista fintava la bordata e poi invece piazzava di precisione rasoterra vicino al primo palo, mandando in bambola Abbiati. Un 2-0 ineccepibile per una Lazio bellissima, che giocava un calcio di qualità e velocità, due requisiti che non sempre si combinano bene. Ma ieri sera c'era tanta qualità di giocatori in campo. Assenti [[Dabo Ousmane|Dabo]] e [[Giannichedda Giuliano|Giannichedda]], [[Mancini Roberto|Mancini]] ha rinunciato anche all'idea di piazzare [[Zauri Luciano|Zauri]] a centrocampo e allora lo schieramento era il 4-3-3 di ultima matrice con un centrocampo che poteva apparire da brividi: [[Fiore (I) Stefano|Fiore]], [[Albertini Demetrio|Albertini]] e [[Liverani Fabio|Liverani]]. Invece sono stati proprio i tre che hanno messo in ginocchio il reparto avversario creando gioco e azioni su azioni sempre con il timbro della classe e dell'inventiva. [[Albertini Demetrio|Albertini]] dominava nella fase di rilancio con una regia di consueta personalità, ma stupefacente dinamismo, [[Liverani Fabio|Liverani]] rifiniva da grande cesellatore e [[Fiore (I) Stefano|Fiore]] partecipava e concludeva da uomo gol ritrovato in un momento di forma magica. |
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► <b> Alejandro Demaría (Alessandro De Maria) </b> |
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Attaccante, nato a Votorantim (Brasile) il [[19 giugno]] [[1904]] e deceduto a Santos il [[17 marzo]] [[1968]]. Noto in Italia come Alessandro De Maria e soprannominato "Trippa di ferro". |
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Inizia l'attività nell'Independência di Rio Branco per passare al Corinthians nel [[1928]] dove và a costituire una forte coppia d'attaco di sinistra con [[Castelli Josè (Rato)|Josè Castelli]]. La sua prima partita con la maglia del Corinthians è il [[22 luglio]] [[1928]] per l'amichevole con l'America Rio disputata in occasione dell'inaugurazione dello Stadio Parque São Jorge. La partita si conclude 2-2 ma Demaría ha la soddisfazione di realizzare il momentaneo gol del vantaggio della propria squadra dopo solo 29 secondi dall'inizio del match. Si aggiudica tre [[Campionato|Campionati]] Paulista nel [[1928]], [[1929]] e [[1930]]. Al suo attivo anche 4 presenze con la Nazionale verdeoro impreziosite dalla relizzazione di 3 gol. Durante la stagione [[1931]] viene acquistato dalla Lazio insieme allo stesso [[Castelli Josè (Rato)|Castelli]] e al terzino [[Del Debbio Armando|Armando Del Debbio]]. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 103 presenze e 30 reti in [[Campionato]]. |
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Versione delle 21:56, 11 mar 2014
► Lazio-Internazionale FC 2-2 dell'11 marzo 2000
Turno precedente - Turno successivo
11 marzo 2000 - 2.888 - Campionato di Serie A 1999/00 - XXV giornata
LAZIO: Marchegiani, Negro (75' S.Inzaghi), Nesta, Mihajlovic, Pancaro, Stankovic, Sensini (64' Conceição), Simeone (46' Ravanelli), Nedved, Veron, Salas. A disposizione: Ballotta, Couto, Gottardi, Mancini. Allenatore: Eriksson.
INTER: Peruzzi, Simic, Blanc, Cordoba, Panucci, Cauet (75' Colonnese), Di Biagio, J.Zanetti, Seedorf, Zamorano (85' Mutu), Recoba (46' Serena). A disposizione: Ferron, Georgatos, Moriero, R.Baggio. Allenatore: Lippi.
Arbitro: Sig. Braschi (Prato) - Guardalinee Sigg. Mazzei e Puglisi - Quarto uomo Sig. Cerofolini.
Marcatori: 19' Recoba, 79' Di Biagio, 83' S.Inzaghi, 88' Pancaro.
Note: serata fresca, terreno in buone condizioni. Espulso al 40' Cordoba per fallo da ultimo uomo su Salas. Ammoniti: Mihajlovic per comportamento non regolamentare, Cauet per gioco falloso. Angoli 12-1 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 66.491 di cui 36.757 abbonati per un incasso di £. 2.869.570.284.





Il big-match dell'Olimpico vede i biancazzurri affrontare l'Inter terza in classifica. Già dall'avvio i laziali si portano in avanti impegnando non poco il portiere Peruzzi. Solo grazie all'abilità dell'estremo difensore nerazzurro la Lazio non passa in vantaggio. Ma come spesso accade nel calcio, è la squadra che si difende a realizzare e l'Inter ci riesce grazie ad un potente sinistro di Recoba che non lascia scampo a Marchegiani. La Lazio, ferita, si porta in attacco con più veemenza ma in modo confusionario. Al 40' Cordoba viene espulso per un fallaccio su Salas lasciando l'Inter in dieci per il resto della gara. Prima dello scadere un rigore netto per atterramento di Negro da parte di Peruzzi non viene concesso dall'arbitro. Lippi nel secondo tempo corre ai ripari e sostituisce Recoba con Serena. Arriva poi una rete per i biancazzurri ad opera di Salas, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Eriksson butta così nella mischia Simone Inzaghi ma il pareggio non arriva, anzi sono i nerazzurri a raddoppiare con l'ex Di Biagio. Sembra ormai tutto perduto quando all'83° Simone Inzaghi riapre la gara siglando da pochi passi la rete dell'1-2. I biancazzurri a questo punto sono indemoniati ed attaccano con 4-5 giocatori senza pausa ed all'88' vengono premiati grazie a Pancaro abile a sfruttare una ribattuta in mischia di Peruzzi. Da segnalare che anche nella gara di andata il giocatore aveva regalato alla Lazio il pareggio sempre allo scadere. A fine gara si conteranno 28 tiri in porta da parte della Lazio contro i 5 dell'Inter, con almeno 15 pericolosi. La classifica vede però la Juventus allontanarsi a quota 56 punti, la Lazio segue a 50 ed il Milan a 47.
La Gazzetta dello Sport titola: "Pancaro è l'incubo dell'Inter. L'Inter in 10 si fa rimontare due gol nel finale: il difensore colpisce ancora. La Lazio domina, ma al 19' Recoba porta in vantaggio i nerazzurri. Alla fine del primo tempo Braschi espelle Cordoba per un discusso fallo su Salas. Peruzzi però è insuperabile, e quando Di Biagio realizza il 2-0 la gara sembra chiusa. Ma prima Inzaghi e poi Pancaro agguantano il pari: anche all'andata il difensore aveva segnato allo scadere il gol dell'1-1".
Continua la "rosea": Vince la Juventus. Lazio e Inter, così diverse e così ugualmente eroiche, finiscono col pareggiare (2-2) una partita bellissima e con mille veleni nella coda. Braschi, l'arbitro che a Torino sullo 0-0 di Juventus-Roma non vide un netto rigore per fallo di Tacchinardi su Delvecchio, è al centro di diverse decisioni sulle quali si potrà discutere all'infinito. Decisioni che hanno tuttavia la caratteristica di essere tutte in danno dell'Inter: dall'espulsione di Cordoba per presunto fallo da ultimo uomo su Salas sul finire del primo tempo, ai due gol del rocambolesco pareggio biancoceleste dopo l'uno-due di Recoba e Di Biagio, quando la partita è agli sgoccioli. Sul gol di Inzaghi c'è Salas in fuorigioco (più passivo che attivo), su quello di Pancaro c'è uno scontro sospetto fra Inzaghi e Peruzzi, mattatore della serata con i suoi prodigiosi interventi. Finisce con Nesta e Panucci che fanno quasi a capocciate, un peccato. I primi diciotto minuti della Lazio sono fantastici. Eriksson schiera Veron appena dietro Salas, unica punta, in pratica sui piedi di Di Biagio, e l'argentino straripa distribuendo gioco ovunque, bene assecondato sulle corsie laterali da Stankovic e Nedved, sui quali Zanetti e Simic (più di Panucci) hanno il loro daffare. Ne scaturiscono sei occasioni da rete, che non sono chiarissime solo perché la difesa dell'Inter, da Peruzzi al lucido Blanc per finire coi due piè veloci Cordoba e Simic, è bene affiatata, così da metter sempre in difficoltà chi è chiamato a concludere, sia esso Nedved, Stankovic o Veron. Peruzzi deve opporsi due volte al ceko, ma non sono miracoli. E' comunque un'Inter che subisce, perché Seedorf è nella morsa di Sensini, Cauet e Simeone si fronteggiano in un rotear di bulloni, a Zamorano e Recoba, che svaria da una fascia all'altra, non arriva un pallone giocabile. Diciotto minuti. Poi arriva il diciannovesimo, che sarebbe piaciuto a Helenio Herrera, tanto è letale il contropiede dell'Inter.
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► Alejandro Demaría (Alessandro De Maria)
Attaccante, nato a Votorantim (Brasile) il 19 giugno 1904 e deceduto a Santos il 17 marzo 1968. Noto in Italia come Alessandro De Maria e soprannominato "Trippa di ferro".
Inizia l'attività nell'Independência di Rio Branco per passare al Corinthians nel 1928 dove và a costituire una forte coppia d'attaco di sinistra con Josè Castelli. La sua prima partita con la maglia del Corinthians è il 22 luglio 1928 per l'amichevole con l'America Rio disputata in occasione dell'inaugurazione dello Stadio Parque São Jorge. La partita si conclude 2-2 ma Demaría ha la soddisfazione di realizzare il momentaneo gol del vantaggio della propria squadra dopo solo 29 secondi dall'inizio del match. Si aggiudica tre Campionati Paulista nel 1928, 1929 e 1930. Al suo attivo anche 4 presenze con la Nazionale verdeoro impreziosite dalla relizzazione di 3 gol. Durante la stagione 1931 viene acquistato dalla Lazio insieme allo stesso Castelli e al terzino Armando Del Debbio. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste, collezionando 103 presenze e 30 reti in Campionato.
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