Stankovic Dejan

Da LazioWiki.

Dejan Stankovic
Foto Getty Images

Centrocampista, nato a Belgrado (Serbia) l'11 settembre 1978.

Viene acquistato nel 1998 dalla Crvena Zvezda (Stella Rossa) di Belgrado. Il suo trasferimento ha luogo per la somma di 24 miliardi di lire. Al suo debutto in Serie A nel settembre 1998 si presenta subito ai tifosi con un gol contro il Piacenza. Con la Lazio, infatti, dimostra di avere una buona confidenza sotto porta e soprattutto si dimostra capace di segnare reti notevoli con tiri dalla lunga distanza. A Roma Stanković, a livello nazionale, vince nel 2000 lo scudetto, la Coppa Italia e due Supercoppe italiane, una sempre nel 2000 mentre un'altra nel 1998; a livello internazionale una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea, entrambe nel 1999. Disputa 6 stagioni in maglia biancoceleste prima di passare all'Inter nel gennaio del 2004. Con la Lazio colleziona 137 presenze e 22 reti in Campionato.

L'allora direttore generale della Juventus Moggi, sostenne che aveva già firmato un contratto con in bianconeri, non depositato in Lega (peraltro in tempi non consentiti). Minacciò di denunciare il giocatore ai tribunali federali. Entrambi avrebbero rischiato una lunga squalifica. Alla fine il dg rinunciò alla querela e Stankovic passò alla corte di Mancini. Nel febbraio 2004 Stanković gioca la prima partita con la nuova casacca, contro il Siena e nella sua prima stagione, con 14 partite e 4 goal ha contribuito alla qualificazione in UEFA Champions League. Nella stagione 2006/07 esplode nel ruolo di trequartista. Alla fine del campionato 2007/08, con l'esonero di Roberto Mancini e l'arrivo di José Mourinho, sembra che le strade di Stanković e quelle del club di Moratti sembrano dividersi e il serbo viene accostato di nuovo alla Juventus. Stankovic rimarrà invece ancora nell'Inter diventando una pedina imprescindibile nel modulo di Mourinho. Con la Nazionale jugoslava debutta nel 1998, partecipando ai mondiali francesi del 1998 e agli Europei del 2000 dove la squadra raggiunge la fase finale ma viene eliminata dall'Olanda in entrambe le competizioni. Nel 2006 partecipa ai Mondiali di Germania: per lui 3 presenze senza reti ed eliminazione al primo turno per la Serbia-Montenegro. Nella stagione 2009/10 vince il campionato, la Coppa Italia e la Champions League che mancava nella bacheca interista da 45 anni.

Rimane in nerazzurro fino al 2013, quando decide di smettere di giocare. Sempre fino al 2013 milita nella Nazionale del suo Paese divenendone il giocatore con più presenze. Nel 2010, avendo partecipato da capitano al mondiale in Sudafrica con la Serbia, stabilisce una specie di record con tre edizioni dei mondiali con tre nazionali differenti. Il 4 giugno 2014 diviene allenatore in seconda dell'Udinese guidata da Andrea Stramaccioni. Nel giugno 2015 torna all'Inter come Club Manager, fortemente voluto da Roberto Mancini. A fine giugno 2016 abbandona tale incarico. Il 6 marzo 2017 accetta l'incarico di consigliere del presidente dell'UEFA Aleksander Čeferin. Il 28 novembre 2019 torna all'Inter nello staff delle squadre giovanili, ma chiamato ad allenare la Stella Rossa lascia l'incarico il 21 dicembre 2019. Dopo aver trionfato più volte con la Stella Rossa nel campionato e nelle coppe nazionali, il 26 agosto del 2022 Dejan decide di dimettersi dalla guida della squadra di Belgrado perché incapace - a suo dire, dopo l'ennesima eliminazione ai preliminari - di portare i suoi alla fase finale della Champions League; impresa fallita per tre anni di fila. Il 6 ottobre 2022 Dejan diventa l'allenatore della Sampdoria, prendendo il posto dell'esonerato Marco Giampaolo.



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