Tare Igli: differenze tra le versioni

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Operando regolarmente con budget inferiori rispetto a quelli della concorrenza diretta, sia in termini di monte-ingaggi che di ammortamenti, Tare si dimostra tuttavia capace di costruire nel tempo delle buonissime squadre, seppure spesso incomplete sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, in quanto le riserve sono generalmente al di sotto del tasso tecnico dei titolari. Tuttavia non è facile puntellare una squadra pescando in fasce di prezzo relativamente contenute, anche per venire incontro alle esigenze della proprietà, sempre poco disposta a investire cifre considerevoli su di un numero ristretto di giocatori. Il buon lavoro di Tare non passa inosservato. Se nel 2019 è il Milan di Paolo Maldini a tentarlo (Igli rifiuta perché desideroso di proseguire il lavoro con la Lazio) l'ex attaccante riceve più di un riconoscimento ufficiale fra il [[2015]] e il [[2020]], a conferma della stima che gode tra gli addetti ai lavori.
Operando regolarmente con budget inferiori rispetto a quelli della concorrenza diretta, sia in termini di monte-ingaggi che di ammortamenti, Tare si dimostra tuttavia capace di costruire nel tempo delle buonissime squadre, seppure spesso incomplete sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, in quanto le riserve sono generalmente al di sotto del tasso tecnico dei titolari. Tuttavia non è facile puntellare una squadra pescando in fasce di prezzo relativamente contenute, anche per venire incontro alle esigenze della proprietà, sempre poco disposta a investire cifre considerevoli su di un numero ristretto di giocatori. Il buon lavoro di Tare non passa inosservato. Se nel 2019 è il Milan di Paolo Maldini a tentarlo (Igli rifiuta perché desideroso di proseguire il lavoro con la Lazio) l'ex attaccante riceve più di un riconoscimento ufficiale fra il [[2015]] e il [[2020]], a conferma della stima che gode tra gli addetti ai lavori.


In oltre quindici anni di militanza laziale, Tare si è guadagnato un posto nella storia della società sia a suon di trofei conquistati (sei tra Supercoppe italiane e Coppe Italia) che di colpi di mercato raggiunti. Al netto di qualche passaggio a vuoto, che tuttavia ha pesato sempre in maniera relativa sui conti del club, alla Lazio di Tare manca la continuità necessaria per competere a livello assoluto, specie per quanto riguarda l'accesso alla Champions League. Uomo dotato di forte personalità e leadership, il rapporto tra Igli Tare e gli allenatori scelti assieme al presidente è stato sempre corretto ma non privo di spigoli, sia in merito al rafforzamento della squadra che alle priorità delle campagne acquisti.
In oltre quindici anni di militanza laziale, Tare si è guadagnato un posto nella storia della società sia a suon di trofei conquistati (sei tra Supercoppe italiane e Coppe Italia) che di colpi di mercato raggiunti. Al netto di qualche passaggio a vuoto, che tuttavia ha pesato sempre in maniera relativa sui conti del club, alla Lazio di Tare manca la continuità necessaria per competere a livello assoluto, specie per quanto riguarda l'accesso alla Champions League. Uomo dotato di forte personalità e leadership, il rapporto tra Igli Tare e gli allenatori scelti assieme al presidente è stato generalmente corretto ma non privo di spigoli, sia in merito al rafforzamento della squadra che alle priorità delle campagne acquisti.


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Versione delle 02:22, 30 mar 2023

Igli Tare

Attaccante e dirigente, nato a Valona (Albania) il 25 luglio 1973.

Viene acquistato nel 2005 dal Bologna, dopo una prima parte di carriera spesa soprattutto in Germania. Disputa tre stagioni in maglia biancoceleste. Milita nel Karlsruher SC (8 presenze nel 1996/97), nel Fortuna Dusseldorf (54 presenze e 24 reti dal 1997/98 all'ottobre del 1999), quindi nel FC Kaiserslautern, per due stagioni, con 26 presenze e 4 reti. Nel gennaio del 2001 arriva in Italia, al Brescia, dove milita per tre stagioni con 75 presenze e 15 reti. Ceduto al Bologna, disputa 55 presenze realizzando 11 reti in due campionati. Passa successivamente alla Lazio dove colleziona 22 presenze e tre reti (2005/06), 14 presenze (2006/07) e 18 presenze ed una rete (2007/08). A Roma colleziona 54 presenze e 4 reti in Campionato.

Alla fine della stagione 2007/08 lascia l'attività agonistica ed entra nei quadri dirigenziali della Lazio, su richiesta del presidente Claudio Lotito, prima con il ruolo di coordinatore dell'area tecnica e dall'aprile 2009 come direttore sportivo. E' l'inizio di quella che sarà una delle storie dirigenziali più longeve nella storia del club. Uomo di fiducia del patron, il poliglotta Igli supera lo scetticismo iniziale della piazza affermandosi come uno degli artefici principali della crescita sportiva ed economica della Lazio. Tra il 2010 e il 2020, sotto la direzione tecnica di Tare, i biancocelesti si stabilizzano infatti nelle zone nobili della classifica, qualificandosi regolarmente per le coppe europee e conquistando diversi trofei nazionali. Per Igli sono gli anni della consacrazione. Abituato a lavorare in autonomia, senza uno staff di osservatori strutturato, il dirigente albanese si affida molto alla sua professionalità e al suo intuito, sulla base di una consolidata rete di contatti sparsi tra Balcani, Spagna, Belgio e Olanda.

Operando regolarmente con budget inferiori rispetto a quelli della concorrenza diretta, sia in termini di monte-ingaggi che di ammortamenti, Tare si dimostra tuttavia capace di costruire nel tempo delle buonissime squadre, seppure spesso incomplete sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, in quanto le riserve sono generalmente al di sotto del tasso tecnico dei titolari. Tuttavia non è facile puntellare una squadra pescando in fasce di prezzo relativamente contenute, anche per venire incontro alle esigenze della proprietà, sempre poco disposta a investire cifre considerevoli su di un numero ristretto di giocatori. Il buon lavoro di Tare non passa inosservato. Se nel 2019 è il Milan di Paolo Maldini a tentarlo (Igli rifiuta perché desideroso di proseguire il lavoro con la Lazio) l'ex attaccante riceve più di un riconoscimento ufficiale fra il 2015 e il 2020, a conferma della stima che gode tra gli addetti ai lavori.

In oltre quindici anni di militanza laziale, Tare si è guadagnato un posto nella storia della società sia a suon di trofei conquistati (sei tra Supercoppe italiane e Coppe Italia) che di colpi di mercato raggiunti. Al netto di qualche passaggio a vuoto, che tuttavia ha pesato sempre in maniera relativa sui conti del club, alla Lazio di Tare manca la continuità necessaria per competere a livello assoluto, specie per quanto riguarda l'accesso alla Champions League. Uomo dotato di forte personalità e leadership, il rapporto tra Igli Tare e gli allenatori scelti assieme al presidente è stato generalmente corretto ma non privo di spigoli, sia in merito al rafforzamento della squadra che alle priorità delle campagne acquisti.



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