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[[Immagine:Igli Tare 1.jpg|thumb|right|200px|Igli Tare in versione dirigenziale]]
Attaccante, nato a Valona (Albania) il [[25 luglio]] [[1973]].
Attaccante e dirigente, nato a Valona (Albania) il [[25 luglio]] [[1973]].


Viene acquistato nel [[2005]] dal [[Bologna]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Milita nel Karlsruher SC (otto presenze nel [[1996/97]]), nel Fortuna Dusseldorf (54 presenze e 24 reti dal [[1997/98]] all'ottobre del [[1999]]), quindi nel FC Kaiserslautern, per due stagioni, con 26 presenze e 4 reti. Nel gennaio del [[2001]] arriva in Italia, nel [[Brescia]] dove milita per tre stagioni con 75 presenze e 15 reti. Ceduto al [[Bologna]], disputa 55 presenze realizzando 11 reti in due [[Campionato|campionati]]. Passa successivamente alla Lazio, dove colleziona 22 presenze e tre reti ([[2005/06]]), 14 presenze ([[2006/07]]) e 18 presenze ed una rete ([[2007/08]]). Alla fine della stagione [[2007/08]] lascia l'attività agonistica ed entra nei quadri dirigenziali della Lazio, su richiesta del presidente [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]], prima con il ruolo di coordinatore dell'area tecnica e dall'aprile [[2009]] come Direttore Sportivo. Si segnala per la qualità delle campagne acquisti-cessioni che gestisce. Conosce perfettamente cinque lingue.
Viene acquistato nel [[2005]] dal [[Bologna]], dopo una prima parte di carriera spesa soprattutto in Germania. Disputa tre stagioni in maglia biancoceleste. Milita nel Karlsruher SC (8 presenze nel [[1996/97]]), nel Fortuna Dusseldorf (54 presenze e 24 reti dal [[1997/98]] all'ottobre del [[1999]]), quindi nel FC Kaiserslautern, per due stagioni, con 26 presenze e 4 reti. Nel gennaio del [[2001]] arriva in Italia, al [[Brescia]], dove milita per tre stagioni con 75 presenze e 15 reti. Ceduto al [[Bologna]], disputa 55 presenze realizzando 11 reti in due [[Campionato|campionati]]. Passa successivamente alla Lazio dove colleziona 22 presenze e tre reti ([[2005/06]]), 14 presenze ([[2006/07]]) e 18 presenze ed una rete ([[2007/08]]). A Roma colleziona 54 presenze e 4 reti in [[Campionato]].

Alla fine della stagione [[2007/08]] lascia l'attività agonistica ed entra nei quadri dirigenziali della Lazio, su richiesta del presidente [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]], prima con il ruolo di coordinatore dell'area tecnica e dall'aprile [[2009]] come direttore sportivo. E' l'inizio di quella che sarà una delle storie dirigenziali più longeve nella storia del club. Uomo di fiducia del patron, il poliglotta Igli supera lo scetticismo iniziale della piazza affermandosi come uno degli artefici principali della crescita sportiva ed economica della Lazio. Tra il 2010 e il 2020, sotto la direzione tecnica di Tare, i biancocelesti si stabilizzano infatti nelle zone nobili della classifica, qualificandosi regolarmente per le coppe europee e conquistando diversi trofei nazionali. Per Igli sono gli anni della consacrazione. Abituato a lavorare in autonomia, senza uno staff di osservatori strutturato, il dirigente albanese si affida molto alla sua professionalità e al suo intuito, sulla base di una consolidata rete di contatti sparsi tra Balcani, Spagna, Belgio e Olanda.

Operando regolarmente con budget inferiori rispetto a quelli della concorrenza diretta, sia in termini di monte-ingaggi che di ammortamenti, Tare si dimostra tuttavia capace di costruire nel tempo delle buonissime squadre, seppure spesso incomplete sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, in quanto le riserve sono generalmente al di sotto del tasso tecnico dei titolari. Tuttavia non è facile puntellare una squadra pescando in fasce di prezzo relativamente contenute, anche per venire incontro alle esigenze della proprietà, sempre poco disposta a investire cifre considerevoli su di un numero ristretto di giocatori. Il buon lavoro di Tare non passa inosservato. Se nel 2019 è il Milan di Paolo Maldini a tentarlo (Igli rifiuta perché desideroso di proseguire il lavoro con la Lazio) l'ex attaccante riceve più di un riconoscimento ufficiale fra il [[2015]] e il [[2020]], a conferma della stima che gode tra gli addetti ai lavori.

In oltre quindici anni di militanza laziale, Tare si è guadagnato un posto nella storia della società sia a suon di trofei conquistati (sei tra Supercoppe italiane e Coppe Italia) che di colpi di mercato raggiunti. Al netto di qualche passaggio a vuoto, che tuttavia ha pesato sempre in maniera relativa sui conti del club, alla Lazio di Tare manca la continuità necessaria per competere a livello assoluto, specie per quanto riguarda l'accesso alla Champions League. Uomo dotato di forte personalità e leadership, il rapporto tra Igli Tare e gli allenatori scelti assieme al presidente è stato generalmente corretto ma non privo di spigoli, sia in merito al rafforzamento della squadra che alle priorità delle campagne acquisti.
Sotto la sua gestione, la formazione Primavera ha alternato risultati mediocri a ottimi piazzamenti e successi, sfornando tuttavia di rado giocatori competitivi per la prima squadra.

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== Palmares ==

* 3 [[Immagine:Coppa Italia.png|15px]] Coppa Italia nel [[2008/09]], [[2012/13]], [[2018/19]]
* 3 [[Immagine:Supercoppa Italiana.jpg|15px]] Supercoppa italiana nel [[2009]], [[2017]], [[2019]]


Con la Lazio colleziona 54 presenze e 4 reti in [[Campionato]].


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Immagine:Igli Tare 3.jpg|Igli Tare
File:Tare albania.png|Pilastro dell'Albania
File:itare.jpg|Igli Tare nel 2017
File:Igli-tare.jpg|Al Fortuna Duesseldorf
Immagine:Igli Tare 2.jpg|Igli Tare in tribuna con il Presidente Claudio Lotito
File:TareSinisa.jpg|Affronta Sinisa con la maglia del Brescia
Immagine:pierin633.jpg|Tare in azione di gioco
Immagine:Tare.jpg|Primi giorni a Roma
Immagine:Igli Tare 3.jpg|Festeggia così una rete all'Ascoli
Immagine:pierin633.jpg|In azione di gioco
Immagine:Igli Tare 2.jpg|Igli in tribuna con il Presidente Lotito
[[Immagine:Igli Tare 1.jpg|Nelle vesti di dirigente
Immagine:Igli Tare 1.jpg|thumb|right|200px|Sempre in versione dirigenziale
File:Tare Reja.png|Con Lotito e Reja
File:Tare Petkovic.jpg|Presenta Vlado Petkovic nel 2012
File:Inzaghi tare.png|Con Simone Inzaghi
File:itare.jpg|Igli nel 2017
File:Supercoppa.png|Assieme alla Supercoppa vinta nel 2019
File:Tare 1.png|In compagnia di Sarri e Lotito
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Versione delle 12:40, 5 apr 2023

Igli Tare

Attaccante e dirigente, nato a Valona (Albania) il 25 luglio 1973.

Viene acquistato nel 2005 dal Bologna, dopo una prima parte di carriera spesa soprattutto in Germania. Disputa tre stagioni in maglia biancoceleste. Milita nel Karlsruher SC (8 presenze nel 1996/97), nel Fortuna Dusseldorf (54 presenze e 24 reti dal 1997/98 all'ottobre del 1999), quindi nel FC Kaiserslautern, per due stagioni, con 26 presenze e 4 reti. Nel gennaio del 2001 arriva in Italia, al Brescia, dove milita per tre stagioni con 75 presenze e 15 reti. Ceduto al Bologna, disputa 55 presenze realizzando 11 reti in due campionati. Passa successivamente alla Lazio dove colleziona 22 presenze e tre reti (2005/06), 14 presenze (2006/07) e 18 presenze ed una rete (2007/08). A Roma colleziona 54 presenze e 4 reti in Campionato.

Alla fine della stagione 2007/08 lascia l'attività agonistica ed entra nei quadri dirigenziali della Lazio, su richiesta del presidente Claudio Lotito, prima con il ruolo di coordinatore dell'area tecnica e dall'aprile 2009 come direttore sportivo. E' l'inizio di quella che sarà una delle storie dirigenziali più longeve nella storia del club. Uomo di fiducia del patron, il poliglotta Igli supera lo scetticismo iniziale della piazza affermandosi come uno degli artefici principali della crescita sportiva ed economica della Lazio. Tra il 2010 e il 2020, sotto la direzione tecnica di Tare, i biancocelesti si stabilizzano infatti nelle zone nobili della classifica, qualificandosi regolarmente per le coppe europee e conquistando diversi trofei nazionali. Per Igli sono gli anni della consacrazione. Abituato a lavorare in autonomia, senza uno staff di osservatori strutturato, il dirigente albanese si affida molto alla sua professionalità e al suo intuito, sulla base di una consolidata rete di contatti sparsi tra Balcani, Spagna, Belgio e Olanda.

Operando regolarmente con budget inferiori rispetto a quelli della concorrenza diretta, sia in termini di monte-ingaggi che di ammortamenti, Tare si dimostra tuttavia capace di costruire nel tempo delle buonissime squadre, seppure spesso incomplete sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, in quanto le riserve sono generalmente al di sotto del tasso tecnico dei titolari. Tuttavia non è facile puntellare una squadra pescando in fasce di prezzo relativamente contenute, anche per venire incontro alle esigenze della proprietà, sempre poco disposta a investire cifre considerevoli su di un numero ristretto di giocatori. Il buon lavoro di Tare non passa inosservato. Se nel 2019 è il Milan di Paolo Maldini a tentarlo (Igli rifiuta perché desideroso di proseguire il lavoro con la Lazio) l'ex attaccante riceve più di un riconoscimento ufficiale fra il 2015 e il 2020, a conferma della stima che gode tra gli addetti ai lavori.

In oltre quindici anni di militanza laziale, Tare si è guadagnato un posto nella storia della società sia a suon di trofei conquistati (sei tra Supercoppe italiane e Coppe Italia) che di colpi di mercato raggiunti. Al netto di qualche passaggio a vuoto, che tuttavia ha pesato sempre in maniera relativa sui conti del club, alla Lazio di Tare manca la continuità necessaria per competere a livello assoluto, specie per quanto riguarda l'accesso alla Champions League. Uomo dotato di forte personalità e leadership, il rapporto tra Igli Tare e gli allenatori scelti assieme al presidente è stato generalmente corretto ma non privo di spigoli, sia in merito al rafforzamento della squadra che alle priorità delle campagne acquisti. Sotto la sua gestione, la formazione Primavera ha alternato risultati mediocri a ottimi piazzamenti e successi, sfornando tuttavia di rado giocatori competitivi per la prima squadra.



Palmares






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