Sérgio Conceição (Paulo Sergio Merceneiro da Conceição): differenze tra le versioni

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Centrocampista, nato a Ribeira de Frades (Coimbra - Portogallo) il [[15 novembre]] [[1974]].
Centrocampista, nato a Ribeira de Frades (Coimbra - Portogallo) il [[15 novembre]] [[1974]].


Inizia la carriera nella squadra locale della città in cui risiede, l'Académica de Coimbra. Successivamente gioca con Penafiel, Leca, Felgueiras e [[Porto]], dove vince 2 [[Scudetto|scudetti]], una Coppa di Portogallo e una Supercoppa Portoghese. Nel [[1998]] viene premiato come miglior giocatore del [[campionato]] portoghese. Nell'estate dello stesso anno viene acquistato dalla Lazio. Mister [[Eriksson Sven Goran|Sven Goran Eriksson]] gli affida da subito la corsia destra che per diverse stagioni era stata di [[Fuser Diego|Diego Fuser]]. [[Sabato 29 agosto 1998 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 1-2|Alla sua prima partita ufficiale]], Sergio Conceicao entra subito nella storia della Lazio: infatti è proprio lui a segnare al 93' la rete che permette di conquistare la [[Supercoppa Italiana]] a Torino contro la [[Juventus]].
Inizia la carriera nella squadra locale della città in cui risiede, l'Académica de Coimbra. Successivamente gioca con Penafiel, Leca, Felgueiras e [[Porto]], dove vince 2 [[Scudetto|scudetti]], una Coppa di Portogallo e una Supercoppa Portoghese. Nel [[1998]] viene premiato come miglior giocatore del [[campionato]] portoghese. Nell'estate dello stesso anno viene acquistato dalla Lazio. Mister [[Eriksson Sven Goran|Sven Goran Eriksson]] gli affida da subito la corsia destra che per diverse stagioni era stata di [[Fuser Diego|Diego Fuser]]. [[Sabato 29 agosto 1998 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 1-2|Alla sua prima partita ufficiale]], Sergio Conceicao entra subito nella storia della Lazio: infatti è proprio lui a segnare al 93' la rete che permette di conquistare la [[Supercoppa Italiana]] a Torino contro la [[Juventus]]. Il debutto in [[campionato]] avviene il [[13 settembre]] [[1998]] nella I° giornata [[Domenica 13 settembre 1998 - Piacenza, stadio Leonardo Garilli - Piacenza-Lazio 1-1|durante la gara]] [[Piacenza]]-Lazio terminata 1-1. Disputa 2 stagioni da sogno in maglia biancoceleste: nel [[1998/99]] oltre alla [[Supercoppa Italiana|Supercoppa]], vince la [[Coppa delle Coppe]]. In [[campionato]] disputa 33 partite segnando 5 reti; nel [[1999/00]] vince [[Scudetto]] (30 presenze e 2 gol), [[Coppa Italia]] e [[Supercoppa Europea]] in finale contro il [[Manchester United]]. Nel [[2000]] è inserito nella maxi trattativa che conduce [[Crespo Hernan Jorge|Hernan Crespo]] in maglia biancoceleste, pertanto si trasferisce al [[Parma]] dove rimane una stagione in cui gioca 25 partite, segnando 5 reti. Si trasferisce poi all'[[Internazionale FC|Inter]] per due stagioni [[2001/02]] e [[2002/03]], dove gioca 41 partite di [[campionato]] con 1 rete. Torna alla Lazio nel [[2003/04]] ma dopo sole 7 presenze, nel mercato di gennaio, viene ceduto al [[Porto]] dove conclude la stagione vincendo lo [[scudetto]] (il terzo nel [[Porto]]), disputando 11 partite. Con la Lazio colleziona in totale 70 presenze e 7 reti in [[Campionato]]. L'anno seguente passa allo [[Standard Liegi]]. Nel comunicato di presentazione si dice: ''"Speriamo che il giocatore possa esprimersi sui suoi livelli anche con lo Standard, e che le sue qualità ed esperienza possano tornarci utili"''. Il portoghese risponde sul campo, prima conquista la fascia da capitano, poi viene premiato con la Scarpa d'Oro, ossia il miglior giocatore del [[campionato]] belga, premio assegnato dal quotidiano Het Laatste Nieuws. Il [[21 marzo]] [[2006]], nel corso di una partita di [[campionato]] contro lo Zulte, sputa al suo diretto marcatore Stijn Meert. L'arbitro lo espelle e il portoghese gli lancia la maglia addosso. Questo gli costa una lunga squalifica di 4 mesi. Nell'estate del [[2007]] si trasferisce in Kuwait nella squadra dell'Al-Qadissya (7 presenze, 5 gol). Da febbraio [[2008]] milita nel [[Paok Salonicco]] in Grecia. Il [[12 agosto]] [[2008]] torna da avversario all'[[Olimpico]] in occasione di una [[Martedì 12 agosto 2008 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Paok Salonicco 2-0|partita amichevole]]. Il [[14 novembre]] [[2009]] annuncia il ritiro dal calcio, che avverrà alla fine della stagione, ed il suo inserimento nei quadri direttivi della squadra greca, come direttore sportivo. Nel giugno [[2010]] viene ingaggiato dello [[Standard Liegi]] in qualità di vice-allenatore. Il [[2 gennaio]] [[2012]] assume l'incarico di allenatore della squadra di [[serie A]] portoghese Olhenense. Nell'aprile [[2013]] diventa allenatore dell'Academica di Coimbra in Portogallo; nel [[2014]] allena lo Sporting Braga, successivamente allena Nantes, Vitória Guimarães e Porto. Sergio subentra al [[Milan]] nella stagione [[2024/25]]: vince la Supercoppa italiana, ma viene comunque sollevato dall'incarico al termine del campionato.
Il debutto in [[campionato]] avviene il [[13 settembre]] [[1998]] nella I° giornata [[Domenica 13 settembre 1998 - Piacenza, stadio Leonardo Garilli - Piacenza-Lazio 1-1|durante la gara]] [[Piacenza]]-Lazio terminata 1-1. Disputa 2 stagioni da sogno in maglia biancoceleste:
- nel [[1998/99]] oltre alla [[Supercoppa Italiana|Supercoppa]], vince la [[Coppa delle Coppe]]. In [[campionato]] disputa 33 partite segnando 5 reti;
- nel [[1999/00]] vince [[Scudetto]] (30 presenze e 2 gol), [[Coppa Italia]] e [[Supercoppa Europea]] in finale contro il [[Manchester United]].

Nel [[2000]] è inserito nella maxi trattativa che conduce [[Crespo Hernan Jorge|Hernan Crespo]] in maglia biancoceleste, pertanto si trasferisce al [[Parma]] dove rimane una stagione in cui gioca 25 partite, segnando 5 reti. Si trasferisce poi all'[[Internazionale FC|Inter]] per due stagioni [[2001/02]] e [[2002/03]], dove gioca 41 partite di [[campionato]] con 1 rete. Torna alla Lazio nel [[2003/04]] ma dopo sole 7 presenze, nel mercato di gennaio, viene ceduto al [[Porto]] dove conclude la stagione vincendo lo [[scudetto]] (il terzo nel [[Porto]]), disputando 11 partite. Con la Lazio colleziona in totale 70 presenze e 7 reti in [[Campionato]]. L'anno seguente passa allo [[Standard Liegi]]. Nel comunicato di presentazione si dice: ''"Speriamo che il giocatore possa esprimersi sui suoi livelli anche con lo Standard, e che le sue qualità ed esperienza possano tornarci utili"''. Il portoghese risponde sul campo, prima conquista la fascia da capitano, poi viene premiato con la Scarpa d'Oro, ossia il miglior giocatore del [[campionato]] belga, premio assegnato dal quotidiano Het Laatste Nieuws. Il [[21 marzo]] [[2006]], nel corso di una partita di [[campionato]] contro lo Zulte, sputa al suo diretto marcatore Stijn Meert. L'arbitro lo espelle e il portoghese gli lancia la maglia addosso. Questo gli costa una lunga squalifica di 4 mesi.

Nell'estate del [[2007]] si trasferisce in Kuwait nella squadra dell'Al-Qadissya (7 presenze, 5 gol). Da febbraio [[2008]] milita nel [[Paok Salonicco]] in Grecia. Il [[12 agosto]] [[2008]] torna da avversario all'[[Olimpico]] in occasione di una [[Martedì 12 agosto 2008 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Paok Salonicco 2-0|partita amichevole]]. Il [[14 novembre]] [[2009]] annuncia il ritiro dal calcio, che avverrà alla fine della stagione, ed il suo inserimento nei quadri direttivi della squadra greca, come direttore sportivo. Nel giugno [[2010]] viene ingaggiato dello [[Standard Liegi]] in qualità di vice-allenatore. Il [[2 gennaio]] [[2012]] assume l'incarico di allenatore della squadra di [[serie A]] portoghese Olhenense. Nell'aprile [[2013]] diventa allenatore dell'Academica di Coimbra in Portogallo; nel [[2014]] allena lo Sporting Braga, successivamente allena Nantes, Vitória Guimarães e Porto. Sergio subentra al [[Milan]] nella stagione [[2024/25]]: vince la Supercoppa italiana, ma viene comunque sollevato dall'incarico al termine del campionato.

Nel [[2002]], in suo onore, è stato costruito lo Estádio Municipal Sérgio Conceição in Taveiro, città di Coimbra.


== Nazionale Portogallo ==
== Nazionale Portogallo ==


Con la Nazionale portoghese colleziona 56 presenze con 12 reti. L'esordio è del [[9 novembre]] [[1996]] contro L'Ucraina (vittoria 1-0), in un incontro valido per le qualificazioni ai [[Campionato|Campionati]] mondiali. Partecipa, da giocatore della Lazio, ai [[XI Campionato Europeo di calcio Belgio-Olanda 2000|Campionati Europei del 2000]] disputati in Belgio/Olanda. Nelle prime due partite del Girone A entra nel secondo tempo e in entrambe le circostanze il Portogallo riesce a vincere nella ripresa. Ha addirittura dell'incredibile ciò che avviene martedì [[20 giugno]] [[2000]] nella terza partita contro la Germania. Vince 3-0 il Portogallo con tripletta di Sergio Conceicao. Il Portogallo uscirà poi nel corso delle semifinali contro la Francia. Complessivamente le presenze di Sergio Conceicao nel Campionato Europeo sono 5 con 3 gol segnati. Nel [[2002]] è convocato per i [[XVII^ Coppa del Mondo - Giappone Corea 2002|Campionati Mondiali di calcio in Corea/Giappone]]. Gioca tutte le partite (3 presenze, nessuna rete) del Gruppo D ma il Portogallo non si qualifica agli ottavi di finale. L'ultima apparizione in nazionale è del [[6 settembre]] 2003, in amichevole contro la Spagna (sconfitta casalinga 0-3).
Con la Nazionale portoghese colleziona 56 presenze con 12 reti. L'esordio è del [[9 novembre]] [[1996]] contro L'Ucraina (vittoria 1-0), in un incontro valido per le qualificazioni ai [[Campionato|Campionati]] mondiali. Partecipa, da giocatore della Lazio, ai [[XI Campionato Europeo di calcio Belgio-Olanda 2000|Campionati Europei del 2000]] disputati in Belgio/Olanda. Nelle prime due partite del Girone A entra nel secondo tempo e in entrambe le circostanze il Portogallo riesce a vincere nella ripresa. Ha addirittura dell'incredibile ciò che avviene martedì [[20 giugno]] [[2000]] nella terza partita contro la Germania. Vince 3-0 il Portogallo con tripletta di Sergio Conceicao. Il Portogallo uscirà poi nel corso delle semifinali contro la Francia. Complessivamente le presenze di Sergio Conceicao nel Campionato Europeo sono 5 con 3 gol segnati. Nel [[2002]] è convocato per i [[XVII^ Coppa del Mondo - Giappone Corea 2002|Campionati Mondiali di calcio in Corea/Giappone]]. Gioca tutte le partite (3 presenze, nessuna rete) del Gruppo D ma il Portogallo non si qualifica agli ottavi di finale. L'ultima apparizione in nazionale è del [[6 settembre]] 2003, in amichevole contro la Spagna (sconfitta casalinga 0-3). Nel [[2002]], in suo onore, è stato costruito lo Estádio Municipal Sérgio Conceição in Taveiro, città di Coimbra.


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Sérgio Conceição
Foto Getty Images

Centrocampista, nato a Ribeira de Frades (Coimbra - Portogallo) il 15 novembre 1974.

Inizia la carriera nella squadra locale della città in cui risiede, l'Académica de Coimbra. Successivamente gioca con Penafiel, Leca, Felgueiras e Porto, dove vince 2 scudetti, una Coppa di Portogallo e una Supercoppa Portoghese. Nel 1998 viene premiato come miglior giocatore del campionato portoghese. Nell'estate dello stesso anno viene acquistato dalla Lazio. Mister Sven Goran Eriksson gli affida da subito la corsia destra che per diverse stagioni era stata di Diego Fuser. Alla sua prima partita ufficiale, Sergio Conceicao entra subito nella storia della Lazio: infatti è proprio lui a segnare al 93' la rete che permette di conquistare la Supercoppa Italiana a Torino contro la Juventus. Il debutto in campionato avviene il 13 settembre 1998 nella I° giornata durante la gara Piacenza-Lazio terminata 1-1. Disputa 2 stagioni da sogno in maglia biancoceleste: nel 1998/99 oltre alla Supercoppa, vince la Coppa delle Coppe. In campionato disputa 33 partite segnando 5 reti; nel 1999/00 vince Scudetto (30 presenze e 2 gol), Coppa Italia e Supercoppa Europea in finale contro il Manchester United. Nel 2000 è inserito nella maxi trattativa che conduce Hernan Crespo in maglia biancoceleste, pertanto si trasferisce al Parma dove rimane una stagione in cui gioca 25 partite, segnando 5 reti. Si trasferisce poi all'Inter per due stagioni 2001/02 e 2002/03, dove gioca 41 partite di campionato con 1 rete. Torna alla Lazio nel 2003/04 ma dopo sole 7 presenze, nel mercato di gennaio, viene ceduto al Porto dove conclude la stagione vincendo lo scudetto (il terzo nel Porto), disputando 11 partite. Con la Lazio colleziona in totale 70 presenze e 7 reti in Campionato. L'anno seguente passa allo Standard Liegi. Nel comunicato di presentazione si dice: "Speriamo che il giocatore possa esprimersi sui suoi livelli anche con lo Standard, e che le sue qualità ed esperienza possano tornarci utili". Il portoghese risponde sul campo, prima conquista la fascia da capitano, poi viene premiato con la Scarpa d'Oro, ossia il miglior giocatore del campionato belga, premio assegnato dal quotidiano Het Laatste Nieuws. Il 21 marzo 2006, nel corso di una partita di campionato contro lo Zulte, sputa al suo diretto marcatore Stijn Meert. L'arbitro lo espelle e il portoghese gli lancia la maglia addosso. Questo gli costa una lunga squalifica di 4 mesi. Nell'estate del 2007 si trasferisce in Kuwait nella squadra dell'Al-Qadissya (7 presenze, 5 gol). Da febbraio 2008 milita nel Paok Salonicco in Grecia. Il 12 agosto 2008 torna da avversario all'Olimpico in occasione di una partita amichevole. Il 14 novembre 2009 annuncia il ritiro dal calcio, che avverrà alla fine della stagione, ed il suo inserimento nei quadri direttivi della squadra greca, come direttore sportivo. Nel giugno 2010 viene ingaggiato dello Standard Liegi in qualità di vice-allenatore. Il 2 gennaio 2012 assume l'incarico di allenatore della squadra di serie A portoghese Olhenense. Nell'aprile 2013 diventa allenatore dell'Academica di Coimbra in Portogallo; nel 2014 allena lo Sporting Braga, successivamente allena Nantes, Vitória Guimarães e Porto. Sergio subentra al Milan AC nella stagione 2024/25: vince la Supercoppa italiana, ma viene comunque sollevato dall'incarico al termine del campionato.

Nazionale Portogallo

Con la Nazionale portoghese colleziona 56 presenze con 12 reti. L'esordio è del 9 novembre 1996 contro L'Ucraina (vittoria 1-0), in un incontro valido per le qualificazioni ai Campionati mondiali. Partecipa, da giocatore della Lazio, ai Campionati Europei del 2000 disputati in Belgio/Olanda. Nelle prime due partite del Girone A entra nel secondo tempo e in entrambe le circostanze il Portogallo riesce a vincere nella ripresa. Ha addirittura dell'incredibile ciò che avviene martedì 20 giugno 2000 nella terza partita contro la Germania. Vince 3-0 il Portogallo con tripletta di Sergio Conceicao. Il Portogallo uscirà poi nel corso delle semifinali contro la Francia. Complessivamente le presenze di Sergio Conceicao nel Campionato Europeo sono 5 con 3 gol segnati. Nel 2002 è convocato per i Campionati Mondiali di calcio in Corea/Giappone. Gioca tutte le partite (3 presenze, nessuna rete) del Gruppo D ma il Portogallo non si qualifica agli ottavi di finale. L'ultima apparizione in nazionale è del 6 settembre 2003, in amichevole contro la Spagna (sconfitta casalinga 0-3). Nel 2002, in suo onore, è stato costruito lo Estádio Municipal Sérgio Conceição in Taveiro, città di Coimbra.



Palmares

  • 1 Scudetto (Lazio) nel 1999/00
  • 1 Coppa Italia (Lazio) nel 1999/00
  • 1 Supercoppa Italiana (Lazio) nel 1998
  • 1 Coppa delle Coppe (Lazio) nel 1998/99
  • 1 Supercoppa Europea (Lazio) nel 1999
  • 3 Portuguese Liga nel 1996/97, nel 1997/98 e nel 2003/04
  • 1 Portuguese Cup nel 1997/98
  • 1 SuperCup Cândido de Oliveira nel 1996
  • Scarpa d'Oro - Belgische Gouden Schoen (Standard Liegi) nel 2005
  • 1 Trofeo di Amsterdam 1999





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