Couto Fernando (Couto Silva Fernando Manuel): differenze tra le versioni

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Nel [[1999/00]] vince lo [[Scudetto]] (14 presenze) e la [[Coppa Italia]] (5 presenze). Inoltre colleziona 7 presenze in [[Champions League]].
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La stagione successiva disputa 18 partite in [[Serie A]] e 8 in [[Champions League]]. La stagione è macchiata da un episodio. Il [[4 aprile]] 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita Fiorentina-Lazio del 28 gennaio, Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il [[20 luglio]] gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire.
La stagione successiva disputa 18 partite in [[Serie A]] e 8 in [[Champions League]]. La stagione è macchiata da un episodio. Il [[4 aprile]] 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita [[Domenica 28 gennaio 2001 - Firenze - Fiorentina-Lazio 1-4|Fiorentina-Lazio del 28 gennaio]], Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il [[20 luglio]] gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire.


Nel [[2001/02]] è utilizzato con maggior continuità: 29 presenze e 1 gol in Campionato, 4 presenze e 1 gol in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia.
Nel [[2001/02]] è utilizzato con maggior continuità: 29 presenze e 1 gol in Campionato, 4 presenze e 1 gol in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia.

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Fernando Couto
Nel Porto
1992/93
1996/97 nel Barcellona
Nel 1998 è acquistato dalla Lazio
2000 Vince la Coppa Italia
2000/01, in Champions League
2004/05, ultima stagione nella Lazio

Difensore, nato a Espinho (Portogallo) il 2 agosto 1969.

Muove i primi passi nel mondo del calcio militando nelle formazioni giovanili dello Sporting de Espinho e nel Lusitânia de Lourosa. Successivamente si trasferisce nelle giovanili del Porto. Il 26 novembre 1986 fa il suo esordio nella nazionale under 18 contro la Francia.

L'esordio nel campionato portoghese avviene, a 19 anni, nel corso della stagione 1987/88 (1 presenza, 0 reti). Per il Porto è una stagione d'oro che si conclude con la vittoria del campionato e della coppa portoghese.

Nei due anni seguenti è ceduto in prestito; prima al Futebol Clube de Famalicão poi al Associação Académica de Coimbra. Nel 1989, quando milta nel Famalicão, partecipa ai Campionati mondiali Under 20 in Arabia dove il Portogallo diventa Campione del mondo.

Nel 1990/91 rientra al Porto da titolare, disputando 25 presenze con 3 gol. A differenza della prima esperienza, contribuisce attivamente alla conquista della Coppa di Portogallo e della Supercoppa portoghese, tanto da meritare la prima convocazione nella Nazionale.

L'anno successivo (32 presenze, 2 gol) può festeggiare lo scudetto, subito bissato nel 1992/93 insieme alla Supercoppa portoghese. Couto colleziona 26 presenze e segna 4 reti, non poche per un difensore che fa della grinta e del temperamento il suo cavallo di battaglia.

L'ultima stagione nel Porto (1993/94) è caratterizzata dalla conquista della Coppa di Portogallo. In campionato disputa 23 incontri (1 gol).

Nell'estate del 1994 viene acquistato dal Parma. L'esordio nel campionato italiano avviene il 4 settembre 1994 nella partita Parma-Cremonese terminata 2-0. Il gol che sblocca l'incontro è realizzato proprio da Couto. Il pubblico italiano apprezza le sue proiezioni offensive e nella prima stagione "italiana" Couto segna 4 gol disputando 27 partite. Tipica la sua esultanza dopo ogni rete realizzata: un salto mortale in avanti da fermo con le mani sulla nuca. Al primo anno con i ducali conquista il primo titolo internazionale, la Coppa UEFA.

Dopo un anno non particolarmente fortunato (1995/96 12 presenze), è acquistato dal Barcelona. Con i catalani resta 2 stagioni.

Nel 1996/97 colleziona 26 presenze in campionato e 4 (1 gol) in Coppa delle Coppe. Vince Coppa e Supercoppa di Spagna, e la Coppa delle Coppe.

Il 1997/98 segna il suo debutto nella Coppa dei Campioni - Champions League (5 presenze), ma, nonostante la conquista dello Scudetto (18 presenze) e della Coppa di Spagna, non è autore di una stagione convincente.

Nel 1998 è acquistato, insieme a De La Pena, dalla Lazio. Il debuto con i biancocelesti avviene il 29 agosto nella vittoriosa Supercoppa italiana contro la Juventus, mentre l'esordio in campionato è del 13 settembre nella trasferta di Piacenza pareggiata 1-1. In Campionato disputa 22 partite segnando 2 gol nelle primissime giornate (nella III° giornata a Perugia e nella IV° in casa contro il Cagliari). Il 19 maggio 1999 gioca uno scampolo di partita nella vittoriosa finale di Coppa delle Coppe.

Nel 1999/00 vince lo Scudetto (14 presenze) e la Coppa Italia (5 presenze). Inoltre colleziona 7 presenze in Coppa dei Campioni - Champions League.

La stagione successiva disputa 18 partite in Serie A e 8 in Coppa dei Campioni - Champions League. La stagione è macchiata da un episodio. Il 4 aprile 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita Fiorentina-Lazio del 28 gennaio, Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il 20 luglio gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire.

Nel 2001/02 è utilizzato con maggior continuità: 29 presenze e 1 gol in Campionato, 4 presenze e 1 gol in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia.



Disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste.

Con la Lazio colleziona 145 presenze e 9 goals in Campionato.