Articolo del giorno

Da LazioWiki.
Gaetano Zoppi

3 gennaio

Gaetano Zoppi

Dirigente, nato a Chiavari (GE) il 3 marzo 1850 e deceduto a Roma il 19 ottobre 1948.

Il Tenente Generale Zoppi fu eletto presidente della Sezione Istruzione pre-militare nell'Assemblea Generale del febbraio 1913. Fu comandante di Corpo d'Armata sull'Isonzo nel 1917.


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Roberto Cravero

Roberto Cravero

Difensore, nato a Venaria (TO) il 3 gennaio 1964.

Cresciuto nelle giovanili del Torino AC, disputa due stagioni nel Cesena AC. Viene acquistato nel 1992 dal Torino AC. Disputa tre stagioni in maglia biancoceleste.


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Alessandro Toti

Alessandro Toti

Centrocampista, nato a Roma il 3 gennaio 1966.

Cresciuto nelle giovanili (vice-campione d'Italia con la Primavera), esordisce in prima squadra il 28 aprile 1985, contro il Verona (1-0 goal di Fanna), che in quella stagione vincerà lo scudetto.


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Rodolfo Lanciani

2 gennaio

Rodolfo Lanciani

Archeologo, nato a Roma il 2 gennaio 1845 ed ivi deceduto il 21 maggio 1929.

E' Socio della S.P.Lazio. Animatore di dotte conferenze sulle antichità romane nella prestigiosa sede biancoceleste di Via Vittorio Veneto ex 7 negli anni 20. Già nell'Assemblea generale del Febbraio 1913 fu eletto Vicepresidente della Sezione Escursionismo. Fu Segretario della Commissione Archeologica Comunale fin dalla fondazione (1872); in qualità di Ingegnere degli scavi fece parte della Direzione Generale dei Musei e Scavi presso il Ministero della Pubblica Istruzione e partecipò ad innumevoli indagini archeologiche. Nel 1882 fu chiamato alla cattedra di Topografia romana dell'Università di Roma, che tenne fino al 1927. Fu autore di centinaia di pubblicazioni; le sue opere maggiori rimangono tuttavia la Forma Urbis Romae e la "Storia degli scavi di Roma e le notizie intorno alle collezioni romane di antichità".


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Otello Zironi

Otello Zironi

Attaccante, nato a Sassuolo (MO) il 2 gennaio 1917, deceduto nel 1990.

Una lunga carriera sempre con squadre dell'Emilia, tranne la parentesi di due stagioni con la maglia della Lazio. Dopo gli esordi con la Scandianese, passa alla Reggiana con cui disputa due campionati di IV serie. Nel 1936/37 viene acquistato dal Modena con cui esordisce prima nel campionato di serie B e poi in quello di A. Durante il periodo di militanza con i canarini modenesi, ha modo di far parte della Nazionale B con cui gioca due incontri ufficiali.


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Fausto Coppi nel 1949

Fausto Coppi

Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il 15 settembre 1919 e deceduto a Tortona (AL), probabilmente per malaria, il 2 gennaio 1960.

La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la S.S. Lazio Ciclismo prese il via nei primi giorni del 1945. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il 9 gennaio con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del Corriere dello Sport Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche Pietro Chiappini, un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia. Fausto rivela che in due anni passati in guerra sul fronte africano, quasi completamente trascorsi in prigionia, non ha mai messo i piedi sui pedali di una bicicletta.


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Fioranti, capitano della Lazio, con il capitano dell'Inter Fossati prima dell'incontro

1 gennaio

La Lazio è invitata all'inaugurazione del Campo Goldoni di Milano

Dalla La Gazzetta Dello Sport:

La prima squadra romana a Milano. L'Internazionale batte la Lazio con 3 a 1.

L'articolo prosegue: E' la prima volta che una squadra di Roma è venuta ad incontrarsi con una consorella dell'alta Italia. Il foot-ball finora s'era sviluppato in Italia dividendosi in grandi gruppi ben distinti e non erano mai avvenuti quegli incontri fra settentrionali e meridionali, che pure avrebbero servito a farci conoscere la forza promettente di tanti clubs lontani dai nostri grandi centri dove il giuoco è in onore. Ieri la Lazio di Roma, benché incompleta e affaticata dal viaggio, ha saputo ben combattere contro una delle maggiori squadre italiane. Quanti hanno visto la foga dei romani, ricordante il giuoco dei novaresi, e l'accordo e la compattezza della linea d'attacco, hanno riconosciuto che la Lazio sarebbe degna di figurare in prima categoria anche nell'alta Italia. Il giuoco della Lazio è ancora difettoso, di molto progresso esso è ancora suscettibile; tuttavia il più vecchio club romano può essere soddisfatto della buona impressione destata fra noi.


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Fulvio Bernardini

Fulvio Bernardini

Fulvio Bernardini ha giocato in tutti i ruoli. Nato a Roma il 28 dicembre 1905, fu tuttavia registrato all'anagrafe il 1 gennaio 1906. E' deceduto a Roma il 13 gennaio 1984 per SLA. Nelle sue prime apparizioni calcistiche, era denominato Bernardini II per distinguerlo dal fratello maggiore Vittorio, detto Bernardini I e dall'omonimo Luigi, detto Bernardini III, entrambi militanti nella Lazio.

Nativo del rione Esquilino (Via Principe Umberto n. 33), ma ben presto trasferitosi con la famiglia nel rione Monti in via dei Capocci n. 27, a 10 anni cominciò a giocare in una squadra dell'oratorio di San Sebastiano chiamata Exquilia. Da ragazzo veniva soprannominato "sfilatino" perchè era sempre munito di pagnottelle che la mamma, premurosamente, gli metteva nella borsa sportiva. I primi calci li tirò, come tutti "li regazzini" dell'epoca, sui lisci e duri sampietrini delle vie prossime a casa sua o all'Alberata di Villa Borghese. Fulvio era anche un discreto studente e si diplomò all'Istituto Leonardo da Vinci in Ragioneria.


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Ugo Longo

Ugo Longo

Presidente, nato a Caltanissetta il 1 gennaio 1941, deceduto a Roma il 14 marzo 2009.

Laureato cum laude in Giurisprudenza presso l'Università di Palermo e Patrocinante in Cassazione. Avvocato penalista dal 1967, nel corso della sua carriera si è occupato di numerosi casi di rilevante importanza. Nel 1980 difese Franco Cordova e Stefano Pellegrini durante il processo per il Calcioscommesse. Successivamente si occupò di casi come il delitto dell'Olgiata, lo scandalo dei fondi neri del SISDE e Tangentopoli. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal 1997. Durante il periodo delle indagini successive alle accuse di doping avanzate da Zdeněk Zeman si dimette denunciando l'impossibilità di portare avanti la propria attività in modo proficuo a causa della carenza di mezzi a disposizione dell'organismo.

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