Ramella Luciano

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Centrocampista, nato a Pollone (Bi) il 10 aprile 1914, morto nel 1990. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, passa alla Pro Vercelli da cui lo preleva nel 1938 la Lazio. Rimane 8 stagioni in maglia biancoceleste, ma nell'ultimo anno di guerra rimane al nord e gioca con il Como. Torna poi a Roma dove rimane, giocando però una sola partita, fino al 1947.

Con la Lazio colleziona 132 presenze e 2 goals in Campionato.

Finita la carriera si trasferisce in Brasile e compra un piantagione di caffè in cui più tardi entrerà come socio anche Gualtieri. Nel 1951 Ramella e Gualtieri accettarono l'invito di un capoferroviere di una stazione vicina alla piantagione dei due ex calciatori che, lazialissimo, aveva fondato una società chiamata "Forza Lazio" e giocarono in questa squadra così bene da farle vincere il campionato regionale. Per ricompensa il ferroviere mise a disposizione dei due amici alcuni vagoni merci su cui venivano caricati legname e sacchi di caffè da loro prodotti. Inoltre regalò loro dei trattori e un gruppo elettrogeno.

E' stato uno dei migliori centrocampisti che abbia avuto la Lazio. Determinato, instancabile, con grande visione di gioco, modesto e determinato, rimase sempre molto legato alla società biancoceleste, anche perchè aveva sposato la figlia del vicepresidente Bitetti e collaborò con il presidente Zenobi alla fine degli anni 40, segnalando alla Lazio i migliori giocatori sudamericani.

Fu anche di grande aiuto nella tournèe della Lazio in Brasile nel 1957. L'anno precedente Ramella e Gualtieri collaborarono con la Federazione italiana per l'organizzazione della partita Brasile-Italia. Questa la dichiarazione rilasciata dai due ex giocatori a chi li intervistava:" Azzurro è il colore della Patria, ma lo è anche della Lazio. Per far prima abbiamo preferito gridare Forza Lazio".