Storia della società 1972/73

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Sbardella Lenzini e Maestrelli

La stagione 1972/73 per la Società Sportiva Lazio sembrava una delle tante stagioni anonime ove la salvezza era il massimo dell'ambizione dopo l'anno di purgatorio tra i cadetti. Nessuno avrebbe immaginato che i biancazzurri si sarebbero giocati lo scudetto fino all'88 minuto della 30^ ed ultima giornata di campionato. Stagione iniziata malissimo con una disastrosa prova in Coppa Italia, ove i biancazzurri le prendono da tutti, compreso il Brindisi e il Taranto. Maestrelli rischia l'esonero più volte e per la sua successione si fa il nome di Manlio Scopigno. Prima dell'inizio del campionato Lenzini tiene un summit "segreto" in un noto ristorante ma alla fine decide di tenersi l'allenatore. La società non naviga in buone acque finanziarie ma la metamorfosi della squadra, che lotta con le grandi, porta la gente a riempire lo stadio, dando linfa vitale alla società. Intanto Sbardella, riconfermato direttore generale, spiana la strada al consigliere Riccardo Riva per acquisire la quota di maggioranza della società. La Lazio arriva terza dopo un campionato alla grande. Lenzini rifiuta di cedere la società alla cordata Riva (che avrebbe pagato in cambiali con scadenza triennale) ed esautora di fatto Sbardella, costretto alle dimissioni. Inoltre riconferma Maestrelli e tutta la squadra, pronto per affrontare un nuovo campionato: il 1973/74.