Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli

Da LazioWiki.
Il busto ai giorni d'oggi
Negli anni '70

Tor di Quinto è il nome del campo dove la Lazio si allenò a partire dal 1958 e fino al 1995. Trattandosi di area militare la Lazio non ne fu mai proprietaria. La Lazio vi si trasferì dopo l'abbattimento del campo della Stadio Rondinella - Roma avvenuto per far posto ad un parcheggio in previsione delle Olimpiadi di Roma '60. Il suo nome derivava dalla Via di Tor di Quinto che lo costeggiava e che riprendeva la denominazione del quartiere, a Nord di Roma, dove è ubicato. In questa struttura si sono succedute le formazioni della recente storia laziale. Bernardini, Lorenzo, Mannocci, Vinicio, Lovati, Morrone, Zoff, Zeman, Fascetti ed altri allenatori impartivano alle formazioni allenate le lezioni tattiche e fisiche per potenziare il rendimento dei tanti giocatori, campioni e non, che calcarono quel terreno. Vi si allenò anche la splendida e scombussolata squadra di Maestrelli che vinse lo scudetto nel 1974 con i vari Chinaglia, Wilson, Re Cecconi e gli altri. Anche i personaggi di contorno ebbero come base il campo di Tor di Quinto: gli autisti Balducci e Recchia, il segretario Vona, il tuttofare Sciò, il magazziniere Trasatti detto Pelè e la moglie sora Velia addetta al lavaggio degli indumenti sportivi, i massaggiatori Chiesa, Trippanera ed Esposito detto Pisello, il taumaturgico professor Ziaco, i presidenti Miceli, Lenzini, Calleri e i tanti altri che prestarono la loro opera nella Lazio. Il 30 aprile 1977 fu ribattezzato come Centro Sportivo Tommaso Maestrelli in onore e memoria del compianto allenatore deceduto pochi mesi prima.

Il giorno dell'inaugurazione del busto di Maestrelli. Si riconoscono il presidente Lenzini, la Sig.ra Lina Maestrelli ed il piccolo Francesco Fonte

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Nel 1995, la Lazio si trasferì nel Centro Sportivo di Formello e l'impianto fu ceduto alla caserma dei Carabinieri "Salvo D'Acquisto", sede della Compagnia Palidoro, centro nazionale di selezione e reclutamento e sede del Reggimento dei Carabinieri a Cavallo, che tutt'ora ne fa uso e che ha voluto conservare al campo principale il nome di "Campo Maestrelli". Nell'area verde che circonda l'impianto è presente un busto bronzeo del grande allenatore laziale, intento ad osservare il campo, che avrebbe però bisogno di un doveroso intervento di restauro.