Ezio Sclavi Il calciatore, l'artista "Un uomo d'Oltrepò"
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Cenni biografici, giudizi critici, immagini
► Parte prima - Le vicende sportive di Ezio Sclavi
► Parte seconda - L'artista Ezio Sclavi
► Selezione di opere di Ezio Sclavi
► Appendice
► Galleria di immagini sulla Mostra/conferenza
1903
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Ezio Sclavi nasce a Montù Beccaria, nell'oltrepò pavese, il 23 marzo 1903.
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1917
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Notizie contraddittorie e non verificabili lo danno al fronte, dopo aver falsificato i propri documenti, nella battaglia di Caporetto del 24 ottobre.
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1923
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Durante la leva militare svolta a Roma viene ingaggiato dalla Lazio ed esordisce nella partita Fortitudo-Lazio (0-3) del 7 ottobre.
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1925
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Viene ceduto alla Juventus dove gioca una sola volta nella gara Parma-Juventus. A fine stagione rifiuta di prolungare il contratto con i bianconeri.
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1926
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Torna alla Lazio dove alcune volte gioca anche nel ruolo di centrattacco.
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1931
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Esordisce in Nazionale il 13 dicembre a Torino nel secondo tempo dell'incontro Italia-Ungheria (3-2).
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1932
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Esegue la sua prima opera pittorica conosciuta intitolata "Autoritratto". La sua attività artistica di carattere ricreativo sembra però che sia iniziata nel 1928.
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1933
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Frequenta il vivace ambiente artistico romano e diviene amico di Corrado Cagli che lo invita ad esporre in alcune mostre a Roma, Milano e nella prestigiosa Galerie Jean Bonjean di Parigi insieme a Cagli stesso, Capogrossi e Cavalli.
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1934
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Dopo undici anni di Lazio un grave infortunio pone fine alla sua formidabile carriera sportiva. Espone le sue opere a Firenze, Roma e a Venezia nella XIX Biennale.
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1935
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Si trasferisce a Messina dove per un breve periodo allena la squadra locale. Fatto rientro a Roma espone alcune opere alla II Quadriennale di Roma. Improvvisamente si arruola volontario e parte per la guerra d'Etiopia.
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1936
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Alcune sue opere vengono esposte alla Galleria della Cometa.
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1937
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Decide di stabilirsi ad Addis Abeba dove impianta una ditta di autotrasporti. Non abbandona la pittura e gioca centravanti in una squadra locale per puro divertimento.
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1941–1947
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Durante la guerra è prigioniero degli Inglesi nel campo di Tabora in Tanganica. Dipinge con mezzi di fortuna alcune opere in cui è forte l'influenza dei luoghi. Dopo la guerra, nel 1946, si ha notizia, non certa, di alcune sue decorazioni eseguite nel New Africa Hotel di Dar es Salaam.
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1948-1950
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Tornato in Patria, allena una squadra giovanile della Viterbese. Si stabilisce ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia, dove viveva da tempo la sorella. Si dedica ad allestire e guidare squadre giovanili locali di calcio.
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1951
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Riprende i contatti con alcuni pittori romani ed espone alla Galleria Gianicolense insieme ad Afro, Cagli, Guttuso e Mirko.
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1952-1957
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Non si hanno notizie di mostre ed esposizioni dell'artista. Questi anni sono caratterizzati da profondo studio e dal perfezionamento delle diverse tecniche pittoriche. Tesse rapporti con critici, storici d'arte e pittori per fare di Arma di Taggia un luogo elettivo per nuove formulazioni artistiche.
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1958
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Espone ad Arma di Taggia alla II Biennale del Geranio.
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1959
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Espone ad Arma di Taggia allo stabilimento Nereide, a Sanremo alla Mostra di pittura del Casinò Municipale e a Terni al X Premio Città di Terni.
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1960
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Espone a Macerata alla Mostra Pittori d'Oggi ad Arma di Taggia alla I Mostra di pittura floreale, a Sanremo alla Mostra Borgo Antico e a Bordighera A Barcà.
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1961
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Alcune sue opere sono esposte a Montecarlo al II Salon Bosio.
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1962
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Alcune sue opere sono esposte a Montecarlo al III Salon Bosio.
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1963
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Partecipa a Roma alla Mostra nazionale per artisti-atleti organizzata dal C.O.N.I. Espone alla Galleria l'88 di Roma e alla Galleria del Milione di Milano. Partecipa al II Premio di Cinisello Balsamo.
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1964
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Arma di Taggia: V Biennale del geranio.
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1965
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Insieme a Osvaldo Poggio espone ad Arma di Taggia nella Villa Boselli.
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1966
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Espone a Roma alla Galleria del Babuino.
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1968
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Al Parco Marsaglia di Sanremo alcune sue opere vengono presentate alla Mostra Proposte e considerazioni sulla pittura ligure. Alla Galleria La Cassapanca di Porto Cervo è presente alla Mostra Dieci pittori naifs più uno anonimo. Si ammala di tumore e passa le vacanze estive tra i boschi di Soriano nel Cimino, nel viterbese, per trovare sollievo. Ad agosto, aggravatesi le sue condizioni di salute, è costretto a tornare ad Arma di Taggia dove si spegne venerdì 31 agosto nella sua abitazione di Via del Forno.
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1986
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Alcune sue opere vengono esposte alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Modena nella Mostra Roma 1934.
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1987
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Diverse opere sono esposte a Sanremo allo Studio d'Arte Beniamino nella Mostra Nei misteri, nelle forme.
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1997
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Ad Arma di Taggia, nella Villa Boselli, viene organizzata da parte dell'Ufficio Cultura del Comune una personale dell'artista dal titolo La Porta dell'Informale a cura del prof. Fulvio Cervini.
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La casa di Via del Forno ad Arma di Taggia dove Ezio Sclavi visse nel dopoguerra e dove morì il 31 agosto 1968
Giudizi critici
Corrado Cagli presenta Ezio Sclavi – Galleria "Il Milione" 1933
Carlo Carrà presenta Ezio Sclavi – Mostre milanesi 1933
Waldemar George presenta Ezio Sclavi – Galerie Bonjean Parigi 1933
Carlo Munari presenta Ezio Sclavi – da "Il Milione" Milano 1963
Alfonso Gatto presenta Ezio Sclavi Mostra alla galleria "il Babuino" Roma 1966
Immagini
Ezio Sclavi alla sua personale al Nereide di Arma di Taggia nell'agosto 1959
Marzo 1963 - Galleria 88 di Roma - Sclavi è al centro e a sinistra Giulio Turcato
Ottobre 1966 - Alla galleria del Babuino di Roma con Alfonso Gatto
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Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l'amara luce. Il compagno in ginocchio che l'induce, con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla - unita ebbrezza - par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questo belli, a quanti l'odio consuma e l'amore, è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere - l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasto sola. La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. Della festa - egli dice - anch'io son parte. Umberto Saba: Goal
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► Parte prima - Le vicende sportive di Ezio Sclavi
► Parte seconda - L'artista Ezio Sclavi
► Selezione di opere di Ezio Sclavi
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