Domenica 12 maggio 1985 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Milan-Lazio 2-0

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12 maggio 1985 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1984/85 - XXIX giornata

MILAN: Terraneo, Baresi II, Icardi, Battistini (80' Scarnecchia), Di Bartolomei, Tassotti, Verza, Wilkins, Hateley, Evani (80' Incocciati), Virdis. A disp. Nuciari, L.Russo, Manzo. All. Liedholm.

LAZIO: Orsi, Filisetti, Calisti, Vianello, Storgato, Podavini, Fonte, Manfredonia, Garlini, Laudrup, Dell'Anno. A disp. Di Vincenzo, Vinazzani, D'Amico, G.Marini, Foschi. All. Oddi. D.T. Lovati.

Arbitro: Luci (Firenze).

Marcatori: 16' Virdis, 40' Battistini.

Note: spruzzi di pioggia. Ammonito Calisti. Angoli 9-1 per il Milan.

Spettatori: 50.000 circa di cui 18.400 paganti.

Il biglietto della gara

Dalla Lazio, relegata in fondo alla classifica con la miseria di 14 punti, non ci si poteva certo aspettare il colpo a San Siro, in casa del Milan di Nils Liedholm. Anzi c’era chi temeva una goleada rossonera in questa penultima stazione di un’autentica Via Crucis biancoceleste, con la gestione Oddi ancora a secco di vittorie. Nella giornata caratterizzata dallo storico scudetto del Verona di Bagnoli, ecco dunque la Lazio arrendersi allo 0-2 maturato nel primo tempo. Protagonista assoluto l’inglese Hateley, fortissimo sui palloni aerei: due assist di testa, in anticipo sul suo marcatore Storgato, hanno spianato la via della rete prima a Virdis in giravolta e poi a Battistini, sopraggiunto dalle retrovie, entrambi liberi di concludere alle spalle di Orsi. Il portiere laziale ha invece fermato con un intervento acrobatico Hateley, quando il centravanti ha cercato il gol personale. Unico possibile rimpianto per i biancocelesti un colpo di testa di Garlini terminato contro il palo esterno di Terraneo esattamente nell’azione precedente al gol del vantaggio rossonero. L’attaccante bergamasco ha concluso per il resto pochissimo, come assai deludente è stata la prestazione del rientrante Vianello, che ha rischiato perfino un clamoroso autogol con pallone salvato in extremis da Podavini. A reggere la baracca nella baby-Lazio solo Manfredonia, impiegato davanti alla difesa, e Dell'Anno, capace di qualche confortante iniziativa. Niente che potesse bastare a rimettere in discussione il risultato, nonostante il Milan nella ripresa abbia badato solo a controllare.