Domenica 12 settembre 1993 - Cremona, stadio Giovanni Zini - Cremonese-Lazio 1-0

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12 settembre 1993 - 2571 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1993/94 - IV giornata

CREMONESE: Turci, Gualco, Pedroni, Cristiani, Colonnese (52' Bassani), Verdelli, Giandebiaggi, Nicolini (43' Ferraroni), Dezotti, Maspero, Tentoni. A disp. Mannini, Lucarelli, Florijancic. All. Simoni.

LAZIO: Marchegiani, Negro, Favalli, Di Matteo, Luzardi, Cravero (69' Di Mauro), Bacci, Doll, Casiraghi, Gascoigne (58' Saurini), Winter. A disp. Orsi, Bergodi, De Paola. All. Zoff.

Arbitro: Collina (Viareggio).

Marcatori: 19' Nicolini.

Note: ammoniti Doll, Cravero, Luzardi, Ferraroni, Giandebiaggi, Cristiani. Calci d'angolo: 2-6.

Spettatori: 13.000 con 8.095 paganti e 3.500 abbonati.

La formazione laziale: Gascoigne, Casiraghi, Luzardi, Negro, Marchegiani; Bacci, Winter, Doll, Cravero, Favalli, Di Matteo
Gascoigne in azione
Un'altra foto della formazione biancoceleste
Thomas Doll

Una lezione di gioco ma anche di stile sulla quale la miliardaria Lazio di Cragnotti e Zoff farebbe bene a meditare. La Cremonese, la stessa formazione che alla fine del passato campionato ha conquistato la promozione in serie A, ha non solo vinto con merito, ma disputando una partita quasi perfetta. Difesa solida con Gualco che ha annullato l'irriconoscibile Casiraghi, con Maspero e Pedroni che anticipavano impeccabilmente Bacci e Winter. Poi un vigoroso Giandebiaggi che toglieva l'iniziativa a Gascoigne, troppo presto stravolto dalla fatica, rosso in viso, che non si rende conto che privo di un'adeguata preparazione atletica potrà forse far paura ai polacchi ma nel nostro campionato la vita per lui sarà sempre difficile. Fermato Gascoigne, con Winter incerto e sempre anticipato da Pedroni (che già ha cancellato nei precedenti incontri Dino Baggio, Policano, Orlando e Berti!), con Di Matteo privo di personalità, la Lazio ha paurosamente ballato di fronte alle azioni di rimessa della Cremonese di Simoni. Doll era bravo ma desolatamente solo mentre tra i difensori l'unico a non sfigurare era Favalli che, bene o male, conteneva Cristiani. Ma Negro, contro un Tentoni al quale Sacchi dovrebbe dare uno sguardo, ha collezionato figuracce su figuracce al pari di Cravero e Luzardi quando il nervoso e rissoso stopper laziale lasciava Dezotti per portarsi sul brillante attaccante cremonese. Traballante in difesa e a centrocampo, la Lazio non ha insistito in avanti. Zoff si aggrappa all'assenza di Signori ed ha ragione, non spiega però il perché dei molti errori di Casiraghi e il perché venga lasciato fuori Di Mauro per far posto a Gascoigne al cui attivo c'è solo una punizione al 22' del primo tempo con palla sulla traversa. Un minuto prima, lo splendido e decisivo gol della Cremonese. Rimessa laterale di Maspero, pronto centro di Giandebiaggi, tiro di destro di Nicolini e niente da fare per Marchegiani. Invece di reagire come ci si aspettava, la Lazio nella ripresa è andata ancora più a fondo. La Cremonese operava in contropiede ma con bellissime geometrie. Usciva per infortunio Nicolini ma Ferraroni non gli era da meno. Giandebiaggi e Maspero erano instancabili. Davanti al libero Verdelli emergevano Pedroni e un Dezotti che si sacrificavano arretrando per dar man forte ai difensori. Al resto ci pensava Tentoni. I suoi scatti brucianti lasciavano al palo Negro e Luzardi e non sono mancati in verità interventi duri sui quali Collina avrebbe dovuto intervenire con maggior decisione. Cercava di attaccare la Lazio nel secondo tempo ma con scarsa convinzione e troppa confusione. Al 20' Tentoni serviva Cristiani che mancava l'occasione. Poi un'uscita a valanga di Marchegiani su Tentoni (ma Collina ha fatto segno di proseguire) e, al 48', un intervento di Favalli sempre su Tentoni pur se nell'occasione l'arbitro ha visto giusto. Con una buona dose di ottimismo (sincero?) Cragnotti e Zoff non hanno drammatizzato la sconfitta che invece è grave anche perché la Lazio ha subito la manovra della Cremonese senza mai reagire. Ha detto malinconicamente Zoff: "C'è mancato il gol ma dobbiamo restare calmi". Dichiarazioni scontate e che non spiegano nulla. Zoff ad esempio ha ammesso di aver voluto sostituire al 26' della ripresa Winter dimenticando però che l'olandese gli aveva voltato le spalle ignorando l'invito. Simoni, dal canto suo, non si esalta ma è soddisfatto. Ha detto: "Sì, giochiamo bene ed anche con Juve ed Inter avremmo meritato di più. Sono solo preoccupato per gli infortuni di Colonnese e Nicolini. Quest'ultimo mi mancherà tre settimane". Una lezione di stile anche da parte di Simoni, mentre Gascoigne, con poco, pochissimo fair play sfuggiva i giornalisti rifugiandosi sul pullman e dimenticando di aver chiesto il cambio accusando un fastidioso dolore all'inguine.

Fonte: Corriere della Sera