Domenica 16 ottobre 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 2-1

Da LazioWiki.

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16 ottobre 2011 - 3.433 - Campionato di Serie A 2011/12 - VII giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu (46' Lulic), Gonzalez (60' Mauri), Ledesma, Brocchi (75' Matuzalem), Hernanes, Klose, Cisse. A disposizione: Bizzarri, Stankevicius, Sculli, Rocchi. Allenatore: Reja.

ROMA: Stekelenburg, Rosi (38' Cassetti), Kjaer, Heinze, Josè Angel, Gago, De Rossi, Perrotta (53' Burdisso), Pjanic, Osvaldo, Bojan (74' Pizarro). A disposizione: Curci, Lamela, Borini, Borriello. Allenatore: Luis Enrique.

Arbitro: Sig. Tagliavento (Terni) - Assistenti Sigg. Ghiandai e Giordano - Quarto uomo Sig. Celi.

Marcatori: 5' Osvaldo, 51' Hernanes (rig), 93' Klose.

Note: serata mite, terreno in buone condizioni. Espulso al 50' Kjaer, al 94' il Mister biancoceleste Reja. Ammonito al 6' Osvaldo, al 73' Cisse per comportamento non regolamentare, al 7' Perrotta, al 27' De Rossi, al 62' Brocchi, al 77' Cassetti tutti per gioco scorretto. Angoli 7-2. Recuperi: 3' p.t., 3' + 2' s.t.

Spettatori: 50.000 circa.

La coreografia della Curva Nord prima della gara
Un'altra immagine della coreografia preparata dai tifosi biancocelesti
Olimpia, che per motivi di ordine pubblico non può volare come al solito, è portata sotto la Curva Nord
Un'altra immagine del rapace sotto la Curva
La rete del provvisorio vantaggio ospite
La purga, stavolta, si è ritorta contro chi l'augurava
Un momento dell'incontro
André Dias
Djibril Cisse
Cristian Brocchi
L'espulsione di Kjaer
Il calcio di rigore trasformato da Hernanes
Hernanes festeggiato da Alvaro Gonzalez
La traversa colpita da Miroslav Klose dopo un colpo di testa
Djibril Cisse tira al volo un pallone lanciato da Stefano Mauri...
... ma il bomber francese colpirà un clamoroso palo
Miroslav Klose
Il tocco vincente di Miroslav Klose
La gioia del bomber tedesco dopo il gol-vittoria
L'esultanza di Miro Klose con la Roma in ginocchio
Ammucchiata biancoceleste per il bomber tedesco
Dalla Gazzetta online il risultato finale: la Lazio si riprende il derby!
Il tabellone dell'Olimpico
Cristian Ledesma ed il Mister Edoardo Reja a fine gara
Il Mister Edoardo Reja sotto la Curva Nord: tabù derby finalmente sfatato per il tecnico goriziano
Il biglietto di servizio
Il biglietto della gara

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Klose fa godere la Lazio. La Roma cade all'ultimo. Un gol del tedesco (che prende anche un palo, come Cisse) al 93' dà la vittoria ai biancocelesti, bravi a rimontare la rete di Osvaldo. A segno anche Hernanes su rigore. Decisiva l'espulsione di Kjaer a inizio ripresa".

Continua la "rosea": Va bene, forse l'Italia non è un paese per giovani, in generale. E anche nel calcio questa regola non scritta stasera si è materializzata, nel derby della capitale che vede uscire vincitrice la Lazio di Edy Reja, l'allenatore più vecchio del campionato, contro la Roma di Luis Enrique, che non è il più giovane in assoluto ma potrebbe essere figlio del tecnico biancoceleste. Passa la Lazio 2-1 con gol di Miro Klose, attaccante d'esperienza, dopo che la Roma era andata in vantaggio con Osvaldo, di 8 anni più giovane del tedesco. Lo fa all'ultimo minuto di una partita per lunghi tratti dominata, anche grazie all'espulsione di Kjaer a inizio ripresa: ma ora, con la classifica così livellata, i biancocelesti, che tornano a vincere un derby dopo cinque tentativi, volano a un punto da Juve e Udinese. Insomma, si può sognare. Successo meritato, quello della Lazio. Che segna due volte, prende altrettanti pali e mette a lungo la Roma alle corde. Certo, dopo l'inizio choc chi l'avrebbe detto? Tempo cinque minuti e Pjanic con una palla parlante trova Osvaldo libero davanti a Marchetti: stop e sinistro vincente, con esultanza in stile Totti. Ricordate il "Vi ho purgato ancora" dell'aprile 1999? La versione 2011 è "Vi ho purgato anch'io". Tagliavento non si scompone e ammonisce Osvaldo.

Che poco dopo potrebbe chiudere il match quando, su cross di José Angel, si vede anticipato da Biava al momento del tocco decisivo. Ma è una bella Roma, molto "italiana" e poco spagnola. Essenziale nelle ripartenze, poco "titic e titoc", e persino qualche perdita di tempo malandrina al momento di rimettere la palla in gioco. Gago dà equilibrio, Pjanic è ottimo come finto trequartista, José Angel puntuale a sinistra. Un mondo perfetto, con Heinze signore della difesa a fermare chiunque. Non sembra neanche che nell'undici titolare di Luis Enrique ci siano otto esordienti totali nel derby. Dall'altra parte, molta confusione e il solo Hernanes a provarci quasi con rabbia, ma sempre da lontano. Cambia tutto a inizio ripresa. La Lazio, con Lulic per l'acciaccato Radu, scatta subito meglio dai blocchi di partenza: una dormita di Kjaer su Klose, sventata da Cassetti, è una sorta di antipasto. Perché il danese pochi minuti dopo trattiene Brocchi, lanciato verso Stekelenburg, e Tagliavento fischia rigore. C'è anche il rosso per l'ex Palermo, mentre Hernanes è implacabile dal dischetto. Così Luis Enrique, che sperava di tenere addormentata la gara, deve buttare nella mischia Burdisso. La Lazio prosegue a ondate, trascinata da un Hernanes sontuoso. Parte da sinistra e si accentra, il "Profeta", e quasi da solo mette in difficoltà la difesa romanista. Certo, finché i giallorossi restano con le due punte soffrono da matti, poi Luis Enrique toglie Bojan e mette Pizarro, e allora là dietro si torna a respirare. Anche perché dove non arriva Stekelenburg ci pensano i pali.

Prima una traversa di Klose sugli sviluppi di un corner, con colpo di testa a palombella: a 10' dalla fine, invece, Cisse trova un destro perfetto, al volo, incrociato, su lancio di Mauri. Troppo perfetto, dritto per dritto sul palo alla destra del portiere romanista. Sarebbe stato il gol più bello di questo inizio di campionato, e invece niente. Heinze si fa male, ma non ci sono più cambi in casa Roma, e allora la Lazio si butta all'arrembaggio: al 93' Matuzalem imbecca Klose sul filo del fuorigioco e il tedesco, da bomber di razza, stoppa e piazza con il destro la palla all'angolino. Delirio totale in casa biancoceleste, con Reja che esulta in maniera smodata e viene espulso. Ma è un rosso dolce, vista la sua prima vittoria in carriera contro la Roma. E allora viva il "vecchio" Edy, che ha avuto la meglio sulla giovane Roma del giovane Luis Enrique.


La Repubblica titola: "Klose allo scadere. Il derby è della Lazio. Finisce 2-1 in rimonta per la formazione biancoceleste l'attesissima stracittadina della Capitale. Decisivo un gol dell'attaccante tedesco al 48' della ripresa. I giallorossi erano passati in vantaggio nei minuti iniziali con Osvaldo, nella ripresa la svolta con l'espulsione di Kjaer e il gol di Hernanes su rigore".

L'articolo prosegue: I cinque bocconi amari ingoiati in altrettanti derby, tramutati d'incanto in prelibatezze. L'uomo della notte romana è Miro Klose, che a pochi secondi dalla fine sfodera un concentrato di tecnica (stop a seguire perfetto) e freddezza, piazzando con precisione alle spalle di Stekelenburg l'ultima palla della partita. Lazio batte Roma 2-1, complessivamente giusto. Un primo tempo dove la Roma è piaciuta di più, pur nel sostanziale equilibrio, una ripresa però stradominata dalla Lazio. Il fatto di giocare una quarantina di minuti abbondanti con l'uomo in più (rosso a Kjaer sul rigore del pari di Hernanes), ha oggettivamente aiutato la Lazio, ma va detto che la freschezza atletica dei biancocelesti è sembrata di gran lunga superiore. In un derby di svolta, Luis Enrique ora dovrà non perdere il filo di un gioco che sta comunque dando alla squadra; la Lazio con una classifica così schiacciata può anche pensare in grande.

Reja, che si libera del tabù Roma e delle battute di Totti con una corsa liberatoria sotto la curva, non sorprende nelle scelte (Hernanes a sostegno di Cisse e Klose) che di fatto si conoscevano da una settimana. La sorpresa alle comunicazioni ufficiali era attesa da Luis Enrique, e infatti... Il tecnico spagnolo preferisce Kjaer a Burdisso in difesa e opta per una doppia regia in mediana: per alleviare le fatiche di De Rossi e non obbligarlo al ruolo di "factotum", viene scelta la personalità di Gago (uno abituato al Bernabeu). Previsto invece lo schieramento offensivo: il ruolo di Totti lo fa Pjanic, nel tridente con Bojan e Osvaldo. Migliore l'inizio della Roma, che mette subito a frutto le proprie caratteristiche con un buon possesso palla. Notevole tecnica dei giallorossi, sui cui fraseggi stretti la difesa laziale sbanda: ne esce il gol di Osvaldo, freddo nel battere da pochi metri Marchetti, poi sfrontato nell'esibire una maglietta evocativa un vecchio derby di Totti con la scritta vi ho purgato anch'io. Croce e delizia l'italoargentino, capace di vanificare l'ennesimo cross di Josè Angel con un tiro timidissimo a botta sicura. Di qualità la prova di Bojan, che oltre a giostrare bene tra gli spazi, sfiora il gol e crea parecchie situazioni sventate in extremis (puntuale Dias).

La Lazio ovviamente non sta a guardare. Klose per poco non sfrutta l'unica vera chance sbagliando di poco un piatto ad incrociare, anche se l'uomo che ci prova di più è Hernanes con molte battute da fuori. Nella ripresa la Lazio beneficia subito di una grossa ingenuità di Kjaer, che tocca lievemente - ma lo tocca - Brocchi in area: cartellino rosso, rigore e pareggio di Hernanes. Gara che cambia completamente volto. Luis Enrique sacrifica Perrotta inserendo Burdisso, ma i giocatori della Roma non fanno più possesso palla, trasformandosi gagliardi difensori del fortino. La difesa comunque è troppo bassa, e di fatto ogni volta la Lazio riesce a verticalizzare, i giallorossi ballano. La chiave è lo spostamento di Hernanes, che da sinistra crea continuamente ulteriore superiorità numerica. I pali di Klose con un colpo di testa e di Cisse con un fantastico destro al volo fanno pendere da parte laziale la bilancia. La Roma qualcosa lo combina in contropiede, ma sono mezze chance. Poi Klose all'ultimo respiro, e la Lazio torna a sorridere.


Il Messaggero titola: "Klose, derby all'ultimo secondo: 2-1. Lazio in festa, Roma in dieci e polemica. Osvaldo in gol al 5' del primo tempo, pari di Hernanes su rigore. Nel recupero il tedesco regala la prima vittoria a Reja".

L'articolo prosegue: Un palo, una traversa, la grinta e la superiorità numerica: eppure la Lazio ha dovuto aspettare l'ultimo secondo, un gol firmato Klose, per domare la Roma e spezzare la serie negativa di cinque sconfitte. Il modo migliore di vincere un derby, vista dai tifosi biancocelesti. Finisce 2-1, con Reja a esultare sotto la Curva Nord e i giallorossi a protestare intorno a Tagliavento, reo di aver fischiato a senso unico. La Lazio è scesa in campo con la voglia di vincere, è andata subito sotto, ha rimontato dopo 45 minuti su rigore per un fallo sciocco di Kjaer (espulso), poi ha colto una traversa con Klose e un palo con Cisse, ma ha dovuto sudare e solo al 93' è riuscita a fare festa contro una Roma, evanescente in alcuni elementi (Bojan, Gago), che pensava ormai di averla scampata. I biancocelesti assaporano il secondo posto a quota 11 in compagnia del Cagliari. Niente volo beneaugurale ma giro di campo per l'aquila Olimpia, mascotte della Lazio, prima del fischio d'inizio del derby. Per ragioni di sicurezza, è stato deciso di non far eseguire il consueto volo all'aquila che invece con il suo addestratore ha invece fatto un ampio giro sotto la curva Nord occupata dai sostenitori laziali. Roma in vantaggio con Osvaldo al 5': tiro di sinistro da centro area su assist di Pjanic.

L'attaccante festeggia alla Totti, con una maglietta "Vi ho purgato anch'io". Qualcuno poi gli avrà spiegato che era troppo presto. Il tempo di un paio di annunci dall'altoparlante per i laser puntati contro Stekelenburg, per ricordare che si tratta di pratica vietata, poi la Lazio si riprende, anche se la Roma punge, con un gioco che non è più l'esasperato possesso palla, ma la verticalizzazione improvvisa. Rosi deve lasciare il posto a Cassetti. Cambia tutto a inizio ripresa: prima di tutto con l'innesto di Lulic per Radu, poi grazie a Kjaer (preferito a sorpresa a Burdisso), che già apparso in bambola trattiene leggermente Brocchi al limite dell'area. Il biancoceleste fa il suo e rovina a terra come fulminato. Tagliavento dà rigore ed espulsione. Hernanes trasforma e da quel momento la Lazio si rovescia disordinatamente in avanti. La Roma sembra controllare e poter ripartire con Josè Angel, soprattutto. La Lazio colpisce una traversa con Klose di testa e un palo interno con un bel destro al volo di Cisse su cross di Mauri. A tempo abbondantemente scaduto Klose (6 gol in 8 partite con la maglia della Lazio, Europa compresa) si inserisce perfettamente sull'assist di Matuzalem e segna di piatto destro facendo esplodere di gioia in tribuna il presidente Lotito, il d.s. Tare e l'ex ministro Previti.


Da Tuttosport:

Klose punisce la Roma. La Lazio vince 2-1 al 93'. Nel primo tempo sblocca Osvaldo, pareggia Hernanes su rigore. Giallorossi in dieci per l'espulsione di Kjaer. È fatta, Edy Reja può sfogarsi ed andare ad esultare a pugni chiusi sotto la curva nord per manifestare tutta la propria gioia, accanto all'aquila Olimpia portata sotto al settore della tifoseria più calda. È davvero lui, il tecnico, l'uomo derby, non nel senso in cui lo aveva benevolmente preso in giro Francesco Totti ma perché dopo cinque sconfitte consecutive, e quattro erano state dell'allenatore goriziano, la Lazio sfata la maledizione e vince finalmente la stracittadina. Reja sembrava il Mazzone sotto la sud di tante stracittadine fa, tanta era la sua esultanza mista a un po' di rabbia, quella mandata giù nelle precedenti occasioni ed ora tirata fuori quando forse non se l'aspettava più, perché la rete decisiva del solito Klose è arrivata all'ultimo secondo, al 93'. Così ora la Lazio sale ad undici punti e ad una sola lunghezza dalla vetta.

La Roma di Luis Enrique, che sembrava in crescita, subisce il giusto castigo per un'esibizione non all'altezza anche se per lei la partita era cominciata subito in discesa, con una rete, la quarta consecutiva in campionato di Osvaldo, dopo appena 5 minuti di gioco, quando l'argentino aveva trasformato con un sinistro l'assist di Pjanic e poi si era fatto beffe, con una maglietta "Totti-style", dei sostenitori avversari. Già, Totti: è il primo derby che la Roma perde in assenza del suo capitano. In precedenza nei venti anni in giallorosso del numero dieci, quando l'uomo-simbolo era mancato, ovvero in sei occasioni, la squadra che porta il nome della città non era mai stata sconfitta, portando a casa 4 successi e 2 pareggi. Ma oggi non era serata, è stata discreta solo nel primo tempo, ed onestà vuole che si dica che dal 20' della ripresa in campo c'è stata quasi solo una formazione, quella biancoceleste, che dopo il pareggio su rigore di Hernanes al 6' st aveva pressato sempre alto, mettendo in affanno la Roma, e colpito una traversa con Klose (colpo di testa dei suoi) ed un palo pieno con un bel destro al volo di Cisse su cross di Mauri. La Roma, rimasta in dieci dal 50' per l'espulsione di Kjaer nell'azione del penalty (fallo da ultimo uomo, forse non necessario) su Brocchi, era sembrata in affanno, Hernanes era invece diventato l'autentico trascinatore dei suoi sfornando giocate d'autore ed assist, e il colpo di scena a favore della Lazio era sempre sul punto di arrivare. La beffa per la Roma è stata che sia successo a tempo abbondantemente scaduto, con Klose (6 gol in 8 partite con la maglia della Lazio, Europa compresa) che si è perfettamente inserito sull'assist di Matuzalem e ha segnato di piatto destro facendo esplodere di gioia in tribuna il presidente Lotito, il d.s. Tare e l'ex ministro Previti.

Stava per arrivare un pareggio per loro un po' amaro, invece è stata gioia assoluta, quello dell'urlo liberatorio dell'Olimpico biancoceleste, per meriti propri e per colpa di una Roma incapace di praticare il possesso palla "alla Barcellona" predicato da Luis Enrique, impietrito in panchina dopo il gol dei rivali. Anzi, lo spagnolo sembra già aver rinunciato a certe idee, ma ciò che ne sta venendo fuori è una Roma con poca identità, tornata al trequartista che però, stasera con Pjanic, non incide, a parte l'assist dello 0-1 per Osvaldo, e con un Bojan di nuovo oggetto misterioso. Se a ciò si aggiunge che De Rossi non era in una delle sue migliori serate (sente troppo il derby?) e che oggi il suo uomo migliore è stato il difensore Heinze, sempre pronto ad arginare le folate avversarie, ne viene fuori che la Roma della rivoluzione americana e "baldiniana" deve ricominciare da capo: questo colpo da Ko all'ultimo secondo non sarà facile da assorbire per un ambiente che ultimamente era tornato troppo su di giri.


Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:

Reja, incantesimo rotto. "E ora la pace con i tifosi". Prima vittoria nella stracittadina per il tecnico: "Era ora, successo meritato contro una grande squadra. Spero serve a riappacificarmi con la gente". Raggiante Lotito: "Vincere così vale quattro derby, è stato un bombardamento". Ha rotto l'incantesimo. Nella sua lunga carriera di allenatore Edy Reja non aveva mai battuto la Roma, prendendo solo schiaffi nei quattro derby disputati sulla panchina della Lazio. Il tecnico goriziano è riuscito a sfatare il tabù e a vincere la sua prima stracittadina al quinto tentativo. Un successo che oltre a lanciare la Lazio al secondo posto in classifica può valere molto dal punto di vista del morale e servire al tecnico a recuperare definitivamente il rapporto con i tifosi: "Abbiamo finalmente e meritatamente vinto un derby, spero serva a riappacificarmi con i nostri tifosi", ha detto Reja al termine della gara. "Un mese e mezzo fa stavo rassegnando le dimissioni perché alcune cose non mi andavano bene: qualcuno cercava, e cerca ancora, di destabilizzare l'ambiente, ma io vado avanti per la mia strada. Penso di aver fatto qualcosa di importante in questo anno e mezzo sulla panchina della Lazio, ma c'è ancora chi storce il naso".

Sulla partita: "Abbiamo battuto una grande squadra. Sono felice perché abbiamo reso felici i nostri tifosi. L'episodio del rigore ci ha aiutato, ma abbiamo fatto tante belle cose. E creato molto". Replica anche alla battuta fatta da Totti alla vigilia: "Se Totti ha azzeccato la previsione che io sarei stato l'uomo derby? Direi proprio di sì: i giovani corrono, ma sono gli anziani che conoscono la strada". Raggiante anche il presidente Lotito: "E' una vittoria meritata, la Lazio ha dimostrato di poter competere alla pari con tutte. Questo successo vale quattro derby, al di là di ogni dietrologia sull'arbitro", le parole del numero biancoceleste, che ha elogiato Reja: "E' l'uomo giusto per la Lazio. Lo sapevo e l'ho sempre difeso dagli attacchi. Le battute su di lui? Alla fine sono state un boomerang. Il secondo tempo, l'avete visto, è stato un bombardamento. Siamo andati sotto, ma abbiamo creduto nella vittoria e l'abbiamo raggiunta, meritatamente. Nel secondo tempo con l'ingresso di Lulic la squadra ha cambiato marcia. Abbiamo costruito tante azioni, avuto tante occasioni e il gol di Klose, anche se venuto all'ultimo minuto, è stato davvero meritato".



Galleria di immagini sulle reti della gara
La rete del vantaggio romanista
Il pareggio di Hernanes su calcio di rigore
Il gol-vittoria di Miroslav Klose





► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:





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