Radu Stefan Daniel

Da LazioWiki.

Stefan Radu

Il record di presenze di Stefan Daniel Radu

Difensore, nato a Bucarest (Romania) il 22 ottobre 1986. Detto il "Boss".

Cresciuto nelle fila delle giovanili della Dinamo Bucarest, esordisce nel campionato rumeno a 17 anni. Con la Dinamo Bucarest conquista un campionato di Romania, una Coppa di Romania e una Supercoppa. Fa il suo esordio anche nella Nazionale rumena: collezionerà tuttavia poche presenze, per la scelta di dedicarsi solo alla Lazio e preservare il suo fisico, per un tratto della carriera soggetto a infortuni di natura muscolare poi risolti brillantemente. I biancocelesti lo acquistano nel gennaio 2008, qualche mese dopo averlo sfidato nei preliminari di Champions League vinti contro la Dinamo. Nessuno poteva immaginarlo allora, ma Stefan diventerà una bandiera della Lazio. Radu vive, quasi sempre da protagonista, tutti i trofei vinti tra il 2009 e il 2023: tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Sempre amato da compagni di squadra e staff tecnici, leader del gruppo dentro come fuori dal campo, Radu sarebbe potuto essere capitano di lunghissimo corso della Lazio; tuttavia, in conformità col suo carattere deciso ma riservato, ha preferito cedere la fascia ad altri, restando comunque figura fondamentale e carismatica all'interno dello spogliatoio. Forte è soprattutto il senso d'appartenenza che Radu ha instaurato con la città di Roma e tutti i tifosi laziali. L'11 luglio 2015 prolunga il contratto per altri 5 anni. Successivamente rinnova con accordi annuali. Toccate le 402 partite disputate, traguardo raggiunto nella gara Lazio-Spezia 2-1 del 3 aprile 2021, Stefan diventa il primatista assoluto di presenze nelle competizioni ufficiali con la maglia biancoceleste, superando Giuseppe Favalli. Il 28 maggio 2023, in occasione della sfida contro la Cremonese, disputa la sua ultima partita allo Stadio Olimpico con la maglia della Lazio, toccando quota 427 presenze. Dà l'addio al calcio giocato, sommerso dall'affetto dei tifosi laziali, dei suoi compagni e di quelli riuniti nella Capitale per celebrare il decennale della vittoria della Coppa Italia sulla Roma.

Ad eccezione di Maurizio Sarri, giunto a Roma nella fase finale della carriera di Stefan, tutti gli allenatori hanno fatto del giocatore rumeno un punto fermo della loro formazione. Schierato abitualmente come terzino sinistro di una difesa a quattro, è tuttavia con Simone Inzaghi che Radu trova la sua collocazione ideale: centrale mancino di una linea tre. Abile in marcatura, è piuttosto veloce e tatticamente accorto: non spinge molto nella fase d'attacco ma quando lo fa è spesso pericoloso grazie a una buona visione di gioco e un piede sinistro molto educato. La dedizione e l'impegno assoluto di Radu per la Lazio si manifestano in particolare durante i derby, giocati sempre come un tifoso in campo.

La Lettera di Stefan Radu ai tifosi della Lazio, letta al termine di Lazio-Cremonese e pubblicata poi sui canali Social della società biancoceleste:

Tifosi laziali, vi ringrazio tutti per essere presenti in questo giorno per me tanto importante. Ho trascorso più di 15 anni al vostro fianco. Dico “al vostro fianco” perché in campo, quando entravo, avevo la vostra stessa anima: l’anima del tifoso laziale. Con questa maglia ho vissuto la mia vita di calciatore, in questo stadio ho vissuto momenti unici, giornate difficili e gioie immense, come tutti voi. La Lazio è una famiglia e questo campo per me è come casa. Vi ringrazio perché nella vittoria e anche quando non abbiamo vinto, non mi sono mai sentito solo. In questo viaggio abbiamo camminato sempre insieme. Sono certo che il mio attaccamento ai colori biancocelesti non finirà mai. Mi darà la forza di andare avanti nella vita con la stessa determinazione che ho sempre avuto in campo. Ringrazio di cuore il Presidente Lotito e la Società perché mi ha permesso di realizzare questo grande sogno: riuscire a dare l’addio al calcio indossando questa maglia. Mi avete accolto quando ero poco più di un ragazzo. Qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Ringrazio mia moglie Alexandra e i miei figli Edoardo e Alessia perché non mi hanno mai fatto mancare la loro spinta, il loro sostegno e il loro amore. Grazie a tutti i compagni di squadra e agli staff tecnici di questi anni che mi hanno riconosciuto un ruolo importante in campo e nello spogliatoio. E questo per me rappresenta un grande onore, prima ancora che una grande responsabilità. Quando ho vestito la maglia biancoceleste l’ho fatto con tutto il cuore e la passione. Ora so cosa significa essere uno di voi. So che vuol dire appartenere alla grande famiglia della Lazio. E legarsi ad essa per sempre. Si può smettere di giocare a calcio ma non si può smettere di essere laziale! Grazie a tutti, il vostro Boss vi vuole bene! Stefan Radu



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