Domenica 18 dicembre 1927 - Roma, campo Rondinella - Lazio-Cremonese 2-1

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18 dicembre 1927 - 210. Campionato della Divisione Nazionale 1927/28 girone A - XII giornata

LAZIO: Sclavi, Zannelli, Bottacini, Cappa, Pardini, Berti (II), Ottier, Bodrato, Sanero, Maneschi, Fenili. All. Sedlaceck.

CREMONESE: Ferrazzi, Ravani II, Ravani I, Perotti, Moroni, Bonizzoni, Mondini, Ranelli, Musoni, Sbalzarini, Guanzini.

Arbitro: sig. Lenti di Firenze.

Marcatori: 67' Sanero, 73' Ranelli, 92' Ottier.

Note:

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Da "Il Tevere"

Su La Gazzetta dello Sport la cronaca ("La Cremonese lascia i due punti in casa della Lazio") della partita.

Un gelidissimo e forte vento di tramontana ha disturbato assai la partita che inaugurava il rinnovato campo della Rondinella. Le squadre erano largamente incomplete. Inoltre, esse, anziché preferire il gioco raso terra, adottarono quello alto con l'unico risultato di sciupare una infinità di azioni. Si aggiunga lo spezzettamento di azioni da parte dell'arbitro Lenti, del resto sempre ultra preciso nella punizione dei falli, e si dovrà concludere che di bel gioco poco se ne poté vedere.

La Lazio ora priva di Canestri, di Cevenini, di Lamon e di Paganini; la Cremonese di Della Vedova, Balestreri e Cabrini. Naturalmente si dovette ricorrere a parecchi spostamenti e sostituzioni non del tutto felici nei rispettivi teams. Così Maneschi fra i romani non piacque affatto, oltre ad essere inopportunamente scorretto. Pardini vagò incerto al centro sostegno. La seconda linea, debole in Berti, si tenne troppo in difesa dove però i terzini furono saldi. A Sclavi, che realizzò magnifiche parate, va imputato il goal al passivo per difettosa presa. Nonostante tutte queste deficienze, la Lazio ha condotto una partita assai coraggiosa e vivace, riuscendo a conquistare il punto della vittoria proprio quando, nei minuti di ricupero, in tutti era la persuasione della divisione dei punti. Il merito maggiore della vittoria va all'attività, sia puro sconclusionata, della prima linea.

La Cremonese si è battuta animosamente, ma la sua composizione sapeva troppo dell'improvvisato. A parte l'estrema difesa, saldissima, la squadra ospite mancò nell'affiatamento della seconda linea, con l'attacco che rimane pertanto troppo spesso isolato. Moroni, che era stato messo al centro sostegno, non resse al duro compito, mentre all'attacco apparve specialmente debole il giovanissimo Guanzini che, per quanto volonteroso, non poteva sostituire degnamente il titolare Cabrini.

I due goals al passivo, sebbene segnati brillantemente dalla Lazio, possono essere considerati dalla Cremonese come fortuiti, poiché il primo ai verificò poco dopo un chiaro hand di un romano nell’area di rigore cremonese, hand non veduto o rilevato dall'arbitro e che aveva fatto sostare di botto la difesa grigio-rossa. L'altro goal venne fuori nei minuti di ricupero, quando l'azione decisiva era partita da un giocatore che i cremonesi giudicarono in posizione di offside. Alla partita assisteva anche l’On. Farinacci.

Nel primo tempo le azioni si sono equivalse. Nessun punto è segnato. Un corner alla Cremonese, nessuno alla Lazio.

La ripresa ha visto un maggior numero di azioni offensive degli azzurri, che riescono finalmente a segnare al 23' il primo goal con Sanero su cross di Ottier. La risposta dei cremonesi non si fa attendere: difatti al 28' Sbalzarini obbliga Sclavi a parare in tuffo; la palla sfugge al portiere romano e ripresa da Ranelli è scaraventata in rete. La pressione laziale continuerà a lungo sotto la porta di Ferrazzi.

Nel secondo minuto di ricupero, un allungo di Maneschi ad Ottier, che a molti è apparso in offside, dà modo a questi di segnare con un bellissimo colpo di testa il goal della vittoria. In questo tempo tre corner soli per la Lazio.