Domenica 1 ottobre 1905 - Roma, Prato dei Daini - Lazio partito celeste-Lazio partito bianco 1-1
LAZIO partito celeste: Schiavi, Canalini, Onori, Torchio, Pichetti, Forlivesi, "Febo", Pollina, Tofini, Bitetti, Seghettini.
LAZIO partito bianco: Aloisi, D'Amico, Valle, Gatti, Gabrielli, Saraceni (I), Gianni, Bronner, Ricci, Scotti, Ancherani.
Di questa partita si ha notizia sicura dal "Messaggero", da "Il Giornale d'Italia", da "La Stampa" del 2 ottobre 1905 e dalla Gazzetta dello Sport del 6 ottobre 1905. Due formazioni della Lazio, individuate come Partito celeste e Partito bianco, si sfidarono tra loro in quanto nessuna squadra di altra società volle incontrare la Lazio per evitare sconfitte umilianti (secondo "la rosea" la Virtus poteva contrapporre ai biancocelesti un "buon team" ma "fin dall'ultimo match ha dichiarato di non volersi più trovar di fronte alla Lazio"). "Il Messaggero" non riporta il risultato, ma sottolinea la presenza di un pubblico molto divertito. "La Stampa" riporta che invece che fu realizzato "un goal per ciascuna squadra", la Gazzetta dello Sport riporta nel breve articolo un gol del "partito bianco". Il Messaggero del primo ottobre 1905 riporta che l'intera manifestazione sportiva è organizzata a beneficio "dei danneggiati del terremoto in Calabria" come si può evincere dal ritaglio tratto dal quotidiano romano qui a destra. Oltre al calcio, infatti, vengono disputate alcune gare podistiche, di water-polo, nuoto e ciclo-motoristiche. Analoghe informazioni sono riportate dalla Gazzetta dello Sport che indica in circa 6.000 lire l'introito derivante dall'organizzazione della festa da destinarsi alla Calabria.
Estratto da Il Messaggero del 2 ottobre 1905:
La gara di foot-ball combattuta valorosamente fra due squadre della Lazio diverte immensamente il pubblico che si interessa della partita e ride alle vicende degli abili giuocatori, che nell'accanimento della lotta cadono, si rialzano, si rincorrono, si urtano mentre la palla sbalestrata da tutti i lati va qualche volta a cadere fra quel pubblico indiscreto, che, malgrado l'invito cortese dei giuocatori e degli agenti della pubblica forza, ha voluto cacciarsi nella pista. Non avendo la S.P. Lazio trovato competitori ha composto due squadre con i propri soci. La Virtus unica società che avrebbe potuto offrire dei competitori, fin dall'ultimo match ha dichiarato di non voler più trovarsi di fronte alla Lazio, di modo che le squadre rimangono così composte:
Partito celeste:
I - Seghettini, Bidetti, Tofini, Pollina Febo. II - Forlivesi, Pichetti, Torchio. III - Onori, Canalini, Schiavi, portiere.
Partito bianco:
I - Ancherani, Scotti, Ricci, Bronner, Gianni. II - Saraceni, Gabrielli, Gatti. III - Valle d'Amico Aloisi, portiere.
Dopo un goal vinto dai bianchi la lotta che è durata animata per oltre mez'ora, ha termine per non ritardare la gara di water-polo che si deve svolgere nel lago.
- Galleria di immagini
Una terza immagine del gruppo proveniente dall'archivio fotografico degli eredi di Tullio Mestorino. Il giocatore è presente nella foto (quartultimo tra i seduti a destra) ma non è riportato nel tabellino dell'epoca. Probabilmente si tratta di uno fra due menzionati con gli pseudonimi di "Febo" e "Gianni"
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