Domenica 27 gennaio 2002 - Torino, stadio Delle Alpi - Torino-Lazio 1-0

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Stagione

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27 gennaio 2002 - 2985 - Campionato di Serie A 2001/02 - XX giornata

TORINO: Bucci, Garzya, Galante, Delli Carri, Comotto, Vergassola, Scarchilli (71' Maspero), De Ascentis (55' Cauet), Castellini, C.Lucarelli (79' Franco), Ferrante. A disposizione: Sorrentino, Mezzano, Martinelli, Calaiò. Allenatore: Camolese.

LAZIO: Peruzzi (46' Marchegiani), Pancaro (72' Mihajlović), Negro, Fernando Couto, Cesar, Poborsky, Giannichedda, Fiore (77' Evacuo), Liverani, Stankovic, C.Lopez. A disposizione: Colonnese, D.Baggio, Castroman, Mendieta. Allenatore: Zaccheroni.

Arbitro: Sig. Tombolini (Ancona).

Marcatori: 62' C.Lucarelli.

Note: ammoniti De Ascentis, Liverani, Poborsky, Bucci. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t. Esordio in serie A per Felice Evacuo classe 1982.

Spettatori: 20.000 circa.


La rete di Lucarelli
Un'azione della gara
Claudio Lopez in azione

La Lazio, in questo campionato grigio e desolato, non è mai stata capace di recuperare un gol di svantaggio e le sconfitte sono già cinque: Milan, Roma, Verona, Piacenza e Torino. Un dato che sintetizza la fragilità del gruppo, che Cragnotti pensava di aver costruito su campioni di livello internazionale. Si sbagliava. Così, affondata da Cristiano Lucarelli e dalle assenze di Hernan Crespo e Simone Inzaghi in attacco, la squadra di Alberto Zaccheroni ha lasciato tre punti al Torino e perso una grande occasione in chiave Champions League: non ha approfittato della doppia sconfitta di Milan e Bologna, resta distante dal quarto posto e il distacco dalla Roma, ritornata capolista, è un raggelante meno 15. La società biancoceleste ha deciso un ritiro punitivo per i giocatori: domani, dopo l'allenamento, si fermeranno a Formello per preparare meglio il recupero di mercoledì sera contro il Chievo. Il Torino ha meritato di vincere una partita da 0-0. Sembra un paradosso, ma non lo è. Ai granata un pareggio poteva bastare. Era la Lazio a dover cercare la vittoria per rilanciarsi in classifica e tentare di stoppare la contestazione che gli ultras della Curva Nord non smetteranno fino al termine della stagione. Il Torino ha vinto perché è stato sempre conscio dei suoi limiti. Si è difeso con ordine, ha pressato a centrocampo dove ha fatto un ottimo rientro Scarchilli, si è affidato in avanti ai guizzi di Ferrante e al peso di Lucarelli. Centravanti con pancetta da Oktoberfest, ma perfettamente integrato nella tradizione granata che privilegia l'impegno all'estetica, il livornese ha trasformato in gol con un destro di controbalzo un cross di Ferrante che aveva scoperchiato tutte le debolezze della difesa laziale: Pancaro si è dimenticato di chiudere la sua fascia, Couto ha pensato che Lucarelli stoppasse il pallone e non l'ha pressato.

Il plateale rimprovero del portoghese a Pancaro, a frittata fatta, la dice lunga sul nervosismo che ormai è una seconda pelle per i biancocelesti. Mancavano ancora 31 minuti alla fine ma la Lazio non è riuscita a creare vere occasioni per pareggiare. Le chances le aveva avute prima con Lopez: un frettoloso destro al volo al 47' e un colpo di testa su assist di Poborsky a porta spalancata. Due errori gravissimi. Inutile anche la doppia mossa tattica di Zaccheroni: prima dentro Mihajlovic per Pancaro e difesa a tre; poi ingresso del baby Evacuo a cercare, troppo tardi, maggior peso in attacco. Per Camolese è stata una prova molto rassicurante: il Torino non ha smarrito la concentrazione neppure per un istante. Nella lotta per salvarsi questa attitudine vale almeno quanto i 26 punti in classifica, cinque in più del Parma quartultimo. Per Zaccheroni è stata l'ennesima delusione: ha avuto ragione nel non fidarsi troppo del 5-0 al Perugia. Mercoledì, a Verona, contro il Chievo, passa uno degli ultimi autobus per salvare quel che resta di questa stagione. Non ci saranno Liverani e Poborsky, diffidati e ieri ammoniti, mentre è sicuro il recupero di Peruzzi, uscito alla fine del primo tempo per un forte mal di stomaco. Giannichedda sarà sottoposto oggi a una radiografia per una botta al piede destro. Zaccheroni spera di recuperarlo, così come Simone Inzaghi. Questa Lazio ha bisogno di tutto.

Fonte: Corriere della Sera