Domenica 29 dicembre 1968 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 2-2

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29 dicembre 1968 - Campionato di Serie B 1968/69 - XIII giornata

LAZIO: Di Vincenzo, Zanetti, Facco, Governato (60' Lorenzetti), Soldo, Marchesi, Massa, Mazzola (II), Fortunato, Ghio, Cucchi. A disp. Fioravanti. D.T. Lorenzo. All. Lovati.

FOGGIA: Moschioni, Fumagalli, Valadè, Pirazzini, Teneggi, Dalle Vedove, Saltutti (80' Rolla), Garzelli, Nuti, Camozzi, Maioli. A disp. Trentini. All. Maestrelli.

Arbitro: Sig. Motta di Monza.

Marcatori: 55' Dalle Vedove, 64' Saltutti, 82' Ghio, 88' Massa.

Note: cielo sereno, temperatura freddissima; terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Teneggi, Fortunato, Rolla. Calci d'angolo: 8-1 a favore della Lazio. Alla fine della partita il pullman del Foggia è stato fatto oggetto di una sassaiola da parte di sostenitori laziali e un vetro infranto ha ferito Rolla alla testa.

Spettatori: 30.000 circa con 18.413 paganti e 6.170 abbonati per un incasso di £.27.663.900.

Con un furente finale la Lazio recupera una partita che sembrava chiusa per il doppio vantaggio di un Foggia davvero forte. Gioco a buon ritmo all'inizio ed equilibrio in campo per le marcature rigide applicate da entrambe le parti. La prima occasione è per gli ospiti al 18' quando Saltutti fa fuori tutti con un dribbling vertiginoso e crossa teso e basso per il solitario Nuti che da otto metri fallisce in modo clamoroso. Al 36' Fortunato spara un gran tiro da fuori area e il pallone viene intercettato da un braccio largo di Fumagalli. Motta prima indica il dischetto ma poi ritrae subito l'indice della mano vedendo Ghio in condizioni di concludere a rete. Il numero dieci fallisce e i laziali comunque protestano con la giacchetta nera. A due dal termine Soldo entra in area superando il libero Pirazzini il quale, vistosi perduto, abbatte da tergo lo stopper biancoceleste: rigore colossale, ma Motta invita a continuare. Il pubblico si scatena e decine di mortaretti (Capodanno è dietro l'angolo) vengono lanciati sulla pista d'atletica dello stadio. Alla ripresa Governato riceve da Massa e sull'uscita di Moschioni manca il più facile dei goal. La Lazio spinge ma il Foggia non cede neanche un millimetro e punge in contropiede. Al 55' Saltutti, davvero in stato di grazia, crossa dalla sinistra, difesa laziale immobile e per Dalle Vedove è un gioco da ragazzi mettere in rete. Quattro minuti più tardi ancora una scandalosa decisione di Motta ai danni dei romani. Governato spara una botta di destro che la mano di Teneggi respinge nel cuore dell'area dei "satanelli": niente da fare, il gioco prosegue. Al 60' Lorenzo getta nella mischia Lorenzetti al posto di Governato sin lì impeccabile. Una decisione che sorprende, ma l'ingresso del giovane ha portato fortuna la domenica precedente con il Catania e il tecnico si sa non è insensibile a queste cose. Al 64' tutti i sogni sembrano svanire quando Dalle Vedove ricambia la cortesia di dieci minuti prima a Saltutti che non sbaglia da pochi metri. Mancano 25 minuti al termine e la Lazio prova con tutte le sue forze a scardinare il bunker rossonero. All' 82' con tutto il pubblico in piedi urlante, Marchesi chiude un triangolo con Soldo e calcia violento un pallone che Moschioni non trattiene: Ghio si avventa e insacca. A due minuti dalla chiusura arriva il meritato pareggio. Palla da Mazzola a Cucchi e da questi a Fortunato che serve lateralmente a Massa che anticipa il portiere in uscita e deposita in rete. Scene di incredibile entusiasmo, sia in campo che sugli spalti, al termine di un incontro recuperato con un immenso cuore.





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