Domenica 7 maggio 2000 - Lo scandalo della rete annullata a Cannavaro

Da LazioWiki.

Stagione 1999/00 - XXXIII giornata di Campionato

La partita della Lazio a Bologna

Torino, 7 maggio 2000 - Stadio delle Alpi - Juventus-Parma 1-0

JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero, Iuliano (68' Tudor), Conte, Tacchinardi (84' Zambrotta), Davids, Pessotto, Zidane, F.Inzaghi (87' Kovacevic), Del Piero. A disposizione: Rampulla, Oliseh, Birindelli, Esnaider. Allenatore: Ancelotti.

PARMA: Buffon, Sartor, Thuram, Cannavaro, Fuser (46' Stanic), Bolaño, D.Baggio, Benarrivo (67' Di Vaio), Vanoli, Crespo, Amoroso. A disposizione: Guardalben, Dabo, Lassissi, Maini, Walem. Allenatore: Malesani.

Arbitro: Sig. De Santis (Tivoli) - Guardalinee Sigg. Mazzei e Di Mauro.

Marcatori: 60' Del Piero.

Note: ammoniti Bolano, Tudor e Vanoli. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 55.000 circa.

L'arbitro De Santis, protagonista in negativo, della partita
Il pallone, colpito da Cannavaro fuori quadro, si insacca nell'angolo alla sinistra di Van der Sar
Un altro fotogramma della rete annullata al Parma
L'arbitro De Santis ha appena annullato la rete gialloblù
Un'altra foto del momento incriminato
L'incredulità di Cannavaro
Il fallo da rigore su Diego Fuser
Il titolo del Corriere dello Sport dell'8 maggio 2000

Nel primo tempo, con il risultato fermo sullo 0-0, non viene assegnato un rigore al Parma quando Tacchinardi entra da dietro su Fuser sulla linea dell'area di rigore. Sull'1-0 per la Juventus, il Parma attacca ed al 44' della ripresa, su corner di Amoroso, l'arbitro De Santis fischia un fallo che NON ESISTE decretando l'annullamento della rete di testa di Cannavaro. In realtà sono due giocatori juventini a commettere fallo in area: Tudor trattiene Stanic e Montero spinge Crespo. Nell'inopportuna dichiarazione post-gara all'Ansa, De Santis peggiora la propria situazione: dice di aver fischiato prima del colpo di testa di Cannavaro, ma immagini e suoni lo smentiscono. Infatti quando Cannavaro colpisce il pallone di testa, l'arbitro ha le mani in basso, poi alza il braccio destro e porta il fischietto alla bocca. La Juventus mantiene così inalterate le distanze sulla Lazio, quando un pareggio avrebbe portato bianconeri e biancocelesti appaiati in classifica. Ripercorriamo la cronaca di questa giornata anche grazie agli articoli sotto riportati.


La Gazzetta dello Sport titola: "Quella di Del Piero esalta i bianconeri, su quella di Cannavaro si scatena la rabbia degli emiliani e della Lazio. Del Piero torna al gol su azione, ma sul successo dei bianconeri pesa l'ombra dell'annullamento di un gol di Cannavaro, apparso regolare, al 44' della ripresa. L'errore di De Santis penalizza il Parma, ma sul piano del gioco la Juve ha meritato la vittoria".

Continua la "rosea": Come le grandi vedette, Del Piero entra in scena per ultimo con il suo gol su azione che è anche il suo primo e unico gol su azione del campionato e che era atteso dal popolo bianconero alla stregua di una terra promessa della quale non si scorgevano mai i contorni fino a ieri. Un gol di fondamentale importanza (per 3' è stato anche il gol scudetto) perché permette alla Juve di conservare i due punti di vantaggio sulla Lazio e di presentarsi a Perugia con la garanzia di non dover dipendere dal risultato della rivale. Ma obiettivamente va detto subito che oltre a quello di Del Piero c'è un altro colpo di testa che monopolizza le cronache dal "Delle Alpi" ed è quello di Cannavaro che al 44' della ripresa ha spedito la palla nella rete di Van der Sar, ma che non sarà registrato nei tabellini della gara, perché De Santis ha fischiato un fallo commesso dal Parma quando il pallone era ancora in aria. Senza il fischio dell'arbitro quasi sicuramente tra Juve e Parma sarebbe finita in parità con la stessa beffarda (per i bianconeri) soluzione dell'andata. Un pareggio che avrebbe aperto scenari notevolmente diversi nella lotta per lo scudetto. Dalla tribuna francamente non si è capito cosa sia successo nella mischia apertasi in area della Juve sul calcio d'angolo di Amoroso. Cannavaro ha dato l'idea di non essersi aiutato illecitamente per colpire di testa, ma non si può escludere che De Santis abbia visto altre situazioni irregolari. Di certo si è avvertito il suo intervento molto deciso prima che la palla finisse in rete. L'impressione è di una decisione presa quando è stato battuto il corner: a prescindere, avrebbe detto Totò. Come sempre accade in questi casi così controversi e importanti, tutta la partita viene fagocitata da un episodio e ciò non rende merito alla Juve che nell'arco dei 90' è stata decisamente superiore al Parma.

Ha sofferto soltanto all'inizio la squadra di Ancelotti, quando si è vista aggredire da un avversario deciso a saggiare la sua condizione fisica con un pressing asfissiante e con un ritmo decisamente alto che, come si è provato, difficilmente avrebbe potuto sostenere a lungo. Malesani ha varato una formazione ad hoc con Benarrivo messo a centrocampo accanto a Vanoli che agiva sulla fascia. La stessa fascia di Amoroso. Da quella parte la Juve presentava oltre a Conte, Tacchinardi e Ferrara, i bianconeri meno agili e veloci del complesso. Nel frattempo Dino Baggio opponeva stazza atletica e movimento a Zidane, mentre il giovane Bolaño veniva dirottato su Davids per bilanciare dinamismo con dinamismo. Finché il fiato ha retto il Parma ha tenuto in scacco la Juve e in un'occasione con una combinazione Crespo-Amoroso ha creato qualche problema a Montero. Poi pian piano la Juve ha preso il comando delle operazioni, è venuta in avanti in massa pur senza trovare grandi spazi per il tiro a rete, perché la barriera difensiva dei gialloblù si era infittita con ben sette uomini dentro e davanti l'area di rigore. In tal modo Crespo e Amoroso son rimasti a lungo privi di collegamento e Van der Sar è rimasto inoperoso fino al 16' della ripresa quando ha bloccato un colpo di testa dell'argentino e sarà quella la sua unica parata, anche quando il Parma in svantaggio ha utilizzato la terza punta Di Vaio. L'azione più pericolosa della Juve l'ha realizzata in questo modo Montero su calcio d'angolo, ma il suo colpo di testa è stato respinto da Fuser sulla linea con Buffon battuto. Nella ripresa si è capito che la Juve era in grado di cambiar marcia: Conte si è inserito alla sua maniera in area del Parma e c'è voluto un tempestivo Thuram per salvare e poi al 15' è arrivato il gol di Del Piero.

Sartor in scellerata galoppata in avanti si fa stoppare da Iuliano, palla che passa velocissima da Tacchinardi a Davids da questi a Pessotto che approfitta del buco lasciato da Sartor e pennella un bel cross per Del Piero che di testa "buca" Buffon. A questo punto c'è stata una reazione del Parma che scoprendosi ha permesso alla Juve di essere più pericolosa, ma Zidane e Inzaghi hanno fatto a gara nello sbagliare gol fatti e Davids è stato sfortunato colpendo la traversa. Una Juve quindi rinfrancata rispetto a Verona e alla precedente partita con la Fiorentina. Più fresca, più riposata, forte di un Montero che ha dominato in difesa e si è reso pericoloso anche in attacco. I bianconeri non hanno certo incantato, ma hanno dimostrato di essere ancora in piedi. Verona sembra essere alle spalle. Comunque una cosa è la legittimità di una vittoria in termini tecnici e un'altra in termini di applicazione del regolamento. Nel primo caso non ci sono dubbi, nel secondo non riusciamo a capire per quale motivo De Santis abbia fischiato sul colpo di testa di Cannavaro. Il Parma non ha torto a sentirsi defraudato. E non solo il Parma.


In un altro articolo del quotidiano sportivo è riportato:

"Gol di Cannavaro: fallo di confusione. De Santis decide come quegli arbitri che negli ultimi minuti si levano d'impaccio ritenendo che in una mischia qualcosa di irregolare succede sempre. Ma la tv lo smentisce due volte: non ci sono falli di nessun giocatore del Parma. E non è vero che fischia (come dichiara) prima del colpo di testa di Cannavaro. Altro errore: non c'è il corner che genera l'azione".

La nostra moviola: non c'erano motivi per annullare il gol del Parma con la Juve. Gol di Cannavaro: fallo di confusione. La serie A attraverso la moviola della Gazzetta.

Bologna-Lazio 2-3. Sullo 0-0 Marchegiani esce su Binotto: arriva un secondo prima e prende la palla poi c'è l'impatto e Messina fa bene a non dare rigore. Giusto lo 0-1 di Conceiçao: Binotto tiene in posizione regolare Mancini lanciato da Simeone. Dopo l'1-1 vile intervento di Ravanelli su Pagliuca: in ritardo, non si ferma per evitare lo scontro, procura un fortissimo dolore al portiere e il giallo di Messina è davvero opportuno. Regolare l'1-2: Falcone tiene in gioco Simeone su punizione di Veron. Dopo il 3-1 annullato giustamente (in generale sono bravi gli assistenti Ivaldi e Marano) un gol a Salas in fuorigioco su cross di Negro.

Juventus-Parma 1-0. Bravo l'assistente Mazzei a fermare Amoroso lanciato a rete da Crespo per un fuorigioco millimetrico. Inzaghi va a terra a contatto con Sartor, ma la tv lascia dubbi non riuscendo a inquadrare la trattenuta per la maglia che pure c'è. Non assegnato un rigore al Parma: Tacchinardi entra da dietro su Fuser sulla linea d'area. L'arbitro e l'assistente Di Mauro fanno bene a far proseguire su un tocco di braccio di Dino Baggio su tiro di Zidane: involontario. Giusto convalidare il gol a Del Piero: non commette alcun fallo su Vanoli che cade da solo sulla finta. Nel finale Vanoli tocca per ultimo dopo un contrasto con Zambrotta, ma il Parma ottiene il corner che non c'è. Sulla battuta di Amoroso, De Santis fischia un fallo al Parma che non esiste portando all'annullamento del gol di Cannavaro. In area ci sono gran parte dei calciatori, quando Cannavaro colpisce di testa ecco il fischio di De Santis che appartiene alla regola 18 sul fallo di confusione per tirarsi d'impaccio, tanto nelle mischie qualcosa succede. Qui no: Kovacevic che viene da dietro rispetto a Cannavaro cade da solo, magari inciampando sull'avversario, semmai sono Tudor a trattenere Stanic e Montero a spingere Crespo. Nell'inopportuna dichiarazione post-gara all'Ansa, De Santis peggiora: dice di aver fischiato prima del colpo di testa di Cannavaro, ma immagini e suoni lo smentiscono: quando Cannavaro colpisce, l'arbitro ha le mani in basso, poi alza il braccio destro e porta il fischietto alla bocca. Pairetto è in tribuna, poi in serata dopo tante immagini lui e il collega Bergamo capiscono che il sorteggio è stato indirizzato verso un arbitro non all'altezza. Il fallo fischiato è una bocciatura per tutti. E la Juve ne patisce per le polemiche.


Altri articoli, tratti dal web, raccontano quanto accaduto al Delle Alpi di Torino:

Dal sito web di Rai Sport:

Si chiama Massimo De Santis, di professione fa l'assicuratore e abita a Tivoli, ridente cittadina termale a nord-est di Roma. Questo signore di 38 anni rischia di diventare la pietra dello scandalo - e paragone - delle discussioni tifose della settimana. La sua colpa, alle 16,47 di oggi, è di suscitare le ire di tutti i non-juventini d'Italia annullando il gol del pareggio del Parma a Torino, gol che avrebbe permesso alla Lazio, vittoriosa a Bologna, di agganciare i bianconeri in testa alla classifica. Il colpo di testa di Cannavaro pare a tutti regolare, ma l'arbitro, intravedendo il fallo di un giocatore emiliano, fischia, ancora prima che la palla entri in rete. Una decisione pesante, nell'economia di un campionato incerto e fitto di veleni e polemiche, in una giornata che, nel primo tempo, per 13 minuti segna il primo aggancio laziale alla Juve-1-0 a Bologna di Conceição prima del pareggio dello scatenato ex Signori. Per poi vivere, al quarto d'ora della ripresa, un momento lungo due minuti di scudetto virtualmente sulle maglie bianconere: che coincide con il ritorno al gol su azione dopo un anno e mezzo, di Del Piero, lesto nel suo colpetto di testa. Fino alle altre prodezze del Dall'ara - ancora due sigilli laziali, del solito, indispensabile Simeone e del redivivo Salas, più il 3-2 di Signori - chiuse, in questa domenica di appassionante volata, dall'iniziativa certo più delicata, quella dell'arbitro De Santis.


Il Corriere della Sera riporta:

Un gol annullato al Parma a un minuto dalla fine scatena le polemiche. La Juve si avvicina allo scudetto con un gol di Del Piero, poi De Santis, che aveva già negato un rigore agli emiliani per un fallo in area su Fuser, dice no al pari di Cannavaro. Lazio furiosa. Il presidente Cragnotti ha attaccato duramente gli arbitri: "Allora è meglio lasciare questo campionato e farne uno europeo con arbitri professionisti". La Juve replica con Moggi: "Non c'era però neppure l'angolo da cui è nata la rete annullata". Inter travolta. Pesante sconfitta dei nerazzurri. La più pesante in casa da quando c'è il girone unico. Quattro reti della Fiorentina e un nuovo caso Baggio, che dopo la sostituzione è sparito. Milan europeo e Toro in B. Il pari non esaltante dei rossoneri contro la Roma li avvicina alla Champions League. La Roma ha contestato il rigore del pari. Il Torino retrocede in B.

Gli arbitri, ultimi sponsor della telefonia mobile. Ma solo prima della partita. Dopo, Massimo De Santis, uno dei fischietti con la pettinatura più ferma e il futuro più in movimento, non ha parlato con la persona giusta altrimenti non sarebbe così tranquillo. Le olimpiche rimostranze del clan del Parma, direttamente danneggiato, non resteranno isolate: la Lazio bolle come il pentolone di una tribù di cannibali. C'è baruffa nell'aria, e non la placheranno le serene precisazioni (fornite all'Ansa) dell'uomo che decide. "Ho fischiato prima dell'intervento di Cannavaro. Quando il Parma ha battuto l'angolo, c'erano due giocatori che spingevano gli juventini. Il gioco era fermo e, psicologicamente, per me, l'azione era terminata. Non ho visto la Tv, ma ho chiara in testa la scena: al momento della deviazione, i giocatori, tranne Cannavaro e l'avversario che lo contrasta, erano fermi". Le moviole, i grandi fratelli del pallone, però, forniscono altre versioni. Proprio per questo, in serata il Parma si è sentito in dovere di una risposta: "Non accettiamo di venire beffati e ridicolizzati da affermazioni smentite in modo palese dalle immagini televisive". Povero De Santis, finirà iscritto al "club Ceccarini-Tombolini-Messina-Cesari-Collina eccetera" e ancora non lo sa. Ancelotti e la sua (allegra, dopo la vittoria) brigata accreditano la versione arbitrale, ma Cannavaro, faccia da cherubino e i suoi occhioni azzurri, mette macigni sullo scudetto che (forse) verrà.

"Ci saranno ombre sul titolo della Juve. Peccato, perché se lo sono meritato, ma contano anche gli episodi: il mio gol regolare annullato, il rigore di Tacchinardi su Fuser e perfino un fallo che vizia l'azione del gol di Del Piero. Se fossi un giocatore della Lazio penserei che la Juve è sempre aiutata. De Santis ha detto che c'era stato un fallo, ma io ero in mezzo a tre juventini e, anzi, Ferrara mi ha spinto. Non abbiamo protestato, tanto non serve a niente. L'arbitro ha visto le cose a modo suo e ha commesso degli errori. Consideriamoli in buona fede, ma ci sono. La verità è che ha fischiato un classico fallo di confusione". "Siamo abituati ormai a queste domeniche di sospetti, ma anche se non ho visto l'azione, ho visto l'arbitro vicinissimo. Avrà visto bene" sostiene Carlo Ancelotti. "Sono morto, è stata una settimana lunghissima". Quella che comincia, di più. Perché la Juve reagisce. Con la flemma di Del Piero: "Capita domenicalmente che ci sia spazio per recriminazioni di ogni tipo, se la prendono anche le squadre più piccole, ma non ci fa caso nessuno". Ma c'è anche chi contrattacca. Antonio Conte: "Non cercate sempre di trovare qualcosa per sporcare la nostra stagione. La verità è che a noi non ci ha regalato niente nessuno e se vinceremo questo scudetto sarà solo merito nostro. Piuttosto: non mi sembra che la Lazio abbia fatto una grande fatica per vincere a Bologna".

LA TELEFONATA: "Ciao papà, ho arbitrato bene" - TIVOLI - "Mio figlio m'ha telefonato: tutto bene, il commissario s'è congratulato con me". Non ha dubbi Francesco De Santis, padre di Massimo, l'arbitro di Juve-Parma. La famiglia De Santis abita a Tivoli, alle porte di Roma, roccaforte del tifo laziale. "Con me nessuno ha protestato" dice papà De Santis. Ma in tarda serata, nei bar del paese, qualche tifoso ha alzato la voce: "Ha compromesso il nostro scudetto".