Domenica 7 ottobre 1928 - Roma, stadio Nazionale - Lazio-Brescia 0-1

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7 ottobre 1928 - 221. Campionato della Divisione Nazionale 1928/29 girone B - II giornata

LAZIO: Sclavi, Canestri, Bottacini, Caimmi, Furlani, Pardini, Cevenini (V), Rier, Spivach, Lamon (I), Griggio. All. Sedlaceck.

BRESCIA: Trivellini, Gataldi, Pasolini, Morselli, Frisoni I, Acerboni, Moretti, Bonometti, Cidri, Prosperi, Giuliani.

Arbitro: sig. Carraro di Padova.

Marcatore: pt 1' Caimmi (aut.)

Note:

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La solita cronaca surreale di Quirinetto, alias Cesare Mariani, de "Il Guerin Sportivo

Gli sportivi romani hanno assistito ad una partita di divisione inferiore con pochissimi accenni al gioco tecnico ed intelligente: la partita dei terzini; grandi calci di rinvio, il più delle volte senza direzione. Il Brescia comunque ha meritato la vittoria, non fosse altro perché ha fatto vedere una struttura di gioco organico ed ha svolto qualche piacevole gioco d’attacco, peraltro non riuscito per l’assoluta mancanza di precisione nei tiri. La Lazio, ancora incompleta, ha dato l’impressione, pur avendo eccellenti possibilità, di essere ancora a corto di preparazione; infatti le manca l’amalgama tra le linee e l’affiatamento tra i componenti dello stesso settore. Nonostante lo sfortunato autogoal dopo appena 30 secondi di gioco il reparto meno peggio è stato la difesa. L’arbitro, forse impressionato dai dettami impartiti nel raduno di Piacenza, ha fischiato il meno possibile lasciando correre su falli gravi, consentendo ai giocatori d’impiantare un gioco pesante e talvolta pericoloso. Il Brescia è riuscito avvantaggiato dal fatto che i suoi giocano nella quasi identica formazione dalla scorsa stagione, la Lazio invece ha diversi giovani, sicuramente promettenti, ma che per il momento hanno bisogno di amalgama.

Dopo questa sconfitta, l'allenatore Sedlaceck viene esonerato e la squadra viene affidata a Fernando Saraceni (I).