Domenica 8 gennaio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 2-1

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8 gennaio 1967 - 15 - Campionato di Serie A 1966/67 - XV^ Giornata

LAZIO: Cei, Zanetti, Dotti, Carosi, Pagni, Anzuini, D'Amato, Marchesi, Morrone, Dolso, Bagatti. All. Neri.

BOLOGNA: Vavassori, Furlanis, Ardizzon, Turra, Muccini, Fogli, Perani, Bulgarelli, Pace, Haller, Vastola. All. Carniglia.

Arbitro: Sig. Angonese (Mestre).

Marcatori: 2' Dolso, 6' Morrone, 79' Haller.

Note: cielo coperto, freddo intenso; terreno in discrete condizioni. Leggeri infortuni per Pagni, Bagatti e D'Amato. Calci d'angolo: 10-2 (2-2) a favore del Bologna.

Spettatori: 15.000 circa con 9.300 paganti per un incasso di £. 10.100.000.

La formazione laziale: Cei, Morrone, Anzuini, Marchesi, Pagni, Carosi; Bagatti, Zanetti, D'Amato, Dolso, Dotti
Una fase della partita
La rete di Dolso
Carosi e Haller al termine del match (Archivio fotografico l'Unità)

Una bella partita che avrebbe meritato una cornice di pubblico più numerosa dei quindicimila fedelissimi accorsi all'Olimpico. Neri rinuncia a Bartu, con il quale ha avuto un acceso diverbio in settimana, ritrova Carosi, graziato dalla Disciplinare, e dà fiducia a centrocampo a Marchesi e Dolso. Fuori per infortunio Burlando e Adorni. Il Bologna, assai criticato nelle ultime settimane, registra tre assenze pesanti: Nielsen, Janich e Pascutti. Pochi secondi dopo il fischio d'inizio e Morrone subito in evidenza con una bella azione personale. Al 2' combinazione tra Morrone e Dolso che centra il palo con il pallone che ritorna tra i piedi del mancino che stavolta mette dentro. Prima rete in serie A per il giovane friulano. Bologna che potrebbe subito pareggiare con un colpo di testa di Haller che sorvola di poco la traversa. Al 6' il raddoppio laziale. Calcio d'angolo raccolto dalla testa di D'Amato che Furlanis respinge corto e Morrone in agguato scaraventa al volo in rete di prepotenza: 2-0 per la Lazio in appena sei minuti ! Poco dopo Morrone potrebbe triplicare, ma il suo tiro sfiora "il sette" di un impietrito Vavassori. I rossoblu reagiscono e Pace al 10', Haller al 14' e Turra al 20' si rendono pericolosi con un Cei comunque sempre attento. Grande lotta a centrocampo con Dolso e Marchesi che hanno la meglio su Fogli e Bulgarelli, mentre Haller sale in cattedra confermandosi uno dei calciatori più forti al mondo. Carosi le prova tutte per fermare il tedesco ma con scarsi risultati. Al 40' e al 41' doppia occasione per Pace prima che uno scatenato Morrone fornisca un gran pallone a Bagatti che impegna Vavassori in un ottimo intervento. Si va negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico. La ripresa vede il Bologna ancora proiettato in avanti con un immenso Haller che costringe Cei a una superba risposta. Break della Lazio in contropiede. Spunto di Morrone e gran pallone filtrante per Bagatti che supera Vavassori in uscita e defilato appoggia al centro per il solitario D'Amato che dovrebbe solo accompagnare il pallone in rete, ma il numero sette spara una cannonata che si stampa sulla traversa: davvero un errore imperdonabile. Al 55' rovesciata di Bulgarelli e prodezza di Cei che toglie il pallone da sotto la traversa. Sei minuti dopo il portiere si ripete su colpo di testa di Vastola. La serie magica prosegue al 73' ad opporsi a un bolide di Turra e poi con un gran volo su tiro cross del fluidificante Ardizzon. Al 79' però il Bologna corona i suoi sforzi. E' Haller a indovinare un rasoterra secco e di grande precisione. Lazio che s'impaurisce e si ritira indietro a difesa del vantaggio. Solo Morrone riparte a volte in contropiede, ma i suoi suggerimenti per gli attaccanti non vengono concretizzati. Minuti finali da batticuore. Grossolano errore di Carosi e Bulgarelli calcia deciso a rete: Zanetti s'interpone e il pallone picchia sulla traversa con Carosi che alla fine riesce a spazzar via. A sessanta secondi dal termine Perani calcia deciso e la testa provvidenziale di Dotti salva la vittoria. Finisce con un sospiro di sollievo, ma con tanta gioia del pubblico e dei giocatori biancocelesti. Nella Lazio un Morrone irresistibile, sempre nel vivo di ogni azione, e un Cei stratosferico, protagonista di una partita da incorniciare.