Domenica 8 maggio 1983 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Reggiana 3-3

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8 maggio 1983 - 2165 - Campionato di Serie B 1982/83 - XXXIII giornata

LAZIO: Orsi, Podavini, Saltarelli (46' Spinozzi), Vella, Miele, Perrone, Meluso, Manfredonia, Giordano, D'Amico, Badiani. A disp. Moscatelli, Tavola, Surro, Chiodi. All. Clagluna.

REGGIANA: Eberini, Catterina, Lelj, Zuccheri, Imborgia, Galasso, Bruni (75' Mossini), Invernizzi (82' Boito), A.Carnevale, V.Graziani, A.Di Chiara. A disp. Lovari, Mazzarri, A.Carnevale. All. G.B. Fabbri.

Arbitro: Redini (Pisa).

Marcatori: 7' Giordano, 11' Miele (aut), 51' Giordano, 54' V.Graziani, 64' Giordano (rig), 85' Imborgia.

Note: giornata plumbea ed afosa. Terreno in ottime condizioni. In tribuna presente Giovanni Agnelli. Violenti scontri fra tifosi laziali e romanisti nel centro città. Esordio in serie B per Mauro Meluso.

Spettatori: 25.000 circa.

Un Giordano super, autore di una tripletta dopo un lunghissimo digiuno e applaudito in tribuna d'onore da Giovanni Agnelli, non è stato sufficiente alla Lazio per battere la Reggiana. Traditi dalla paura di vincere, da alcuni svarioni della difesa e da un pizzico di sfortuna, i biancoazzurri hanno perduto un'occasione più unica che rara per consolidare il loro secondo posto in classifica alle spalle del Milan.

In casa laziale c'e aria di tempesta e il pari con la Reggiana rischia di costare la panchina a Clagluna, il cui allontanamento ieri veniva dato per molto probabile da alcuni dirigenti che hanno convocato per stasera una riunione. Per battere gli emiliani, l'allenatore, che dovrebbe essere sostituito da Lovati e da Morrone, ha cambiato ancora una volta la formazione. Ha fatto esordire Meluso, un giovane della Primavera, chiamandolo a fare da spalla a Giordano. Ed ha rispolverato il vecchio Badiani. La Lazio parte bene e dopo appena un minuto, D'Amico, con una punizione tagliata dalla sinistra, impegna Eberini a terra. Replica la Reggiana al 5': scambio Carnevale-Di Chiara che porge a Graziani, la mezz'ala libera a rete Zuccheri preceduto di un soffio da Orsi. I biancazzurri passano al 7': lunga sgroppata di D'Amico e tocco smarcante per Giordano al limite dell'area. Il centravanti si libera di Imborgia e lascia partire un gran destro che s'infila all'incrocio dei pali. Il pari degli emiliani arriva, dopo appena tre minuti. Invernizzi batte un angolo dalla sinistra e Miele, saltando di testa infila imparabilmente nella propria rete. Giordano, al 19', calcia una punizione, sulla respinta della barriera riprende Podavini centrando la traversa a portiere, battuto. Ancora il centravanti laziale, al 31', scatta sulla sinistra e appoggia a D'Amico: finta del capitano e sinistro in corsa che lambisce il palo.

Il tempo si chiude con una punizione dal limite per la Reggiana. Graziani tocca per Invernizzi che impegna Orsi in una difficile deviazione. Nella ripresa Clagluna sostituisce Saltarelli con Spinozzi e al 50' proprio il terzino dà il via ad un'azione che Giordano conclude con una rovesciata alta. Un minuto dopo la Lazio raddoppia. Manfredonia smarca Giordano sulla tre-quarti: scatto e gran destro tagliato del cannoniere che s'infila nell'angolino alla destra di Eberini. La Reggiana si riporta all'attacco e al 54' pareggia. Graziani fa tutto da solo e da oltre venti metri batte di sinistro Orsi. Vella, al 64' viene atterrato all'ingresso dell'area da Galasso: rigore che Giordano trasforma con grande sicurezza. Il pari della Reggiana arriva a cinque minuti dalla fine. Imborgia triangola con Graziani e del tutto indisturbato infila Orsi in uscita.

Il direttivo della Lazio, dopo due ore di riunione, ha deciso di esonerare Roberto Clagluna dall'incarico di allenatore. Al suo posto subentra Giancarlo Morrone con la collaborazione tecnica di Bob Lovati; allenatore in seconda rimarrà Guenza. Abbiamo visto tutti la partita - ha detto il presidente della Lazio, Casoni - e abbiamo preso la decisione all'unanimità. Quelli che vengono a sostituire Clagluna - ha continuato Casoni - conoscono molto bene la Lazio ed il campionato di serie B. Con questa sofferta decisione, sofferta soprattutto perché Clagluna è persona estremamente civile, ci proponiamo di dare una scossa alla squadra, di modo che la Lazio possa arrivare in serie A. Naturalmente può sembrare strano che Clagluna sia stato esonerato mentre la Lazio è al secondo posto. Il fatto è che nelle ultime cinque giornate - ha risposto Casoni - abbiamo visto assottigliarsi il vantaggio in modo impressionante. Inoltre abbiamo visto il tipo dei risultati ottenuti con Foggia, Pistoiese, Varese e Reggiana e la consistenza della squadra: un mese fa giocavamo male, ma almeno facevamo punti. Giancarlo Morrone (che ha lasciato la Primavera, da oggi affidata a Felice Pulici) ha detto: La serie A ? Noi ci proviamo, dopo tutto abbiamo due punti di vantaggio. Questa Lazio ha un potenziale tecnico quasi pari a quello del Milan - ha continuato Morrone - quindi cercheremo di prendere punti sin da domenica prossima a Milano. Cambiare gioco ? C'è poco tempo a disposizione, l'importante è fare punti. Io e Lovati faremo quello che potremo in base al materiale umano. Inserire giocatori della Primavera può essere rischioso, semmai cercherò di provare Marini. Poi Lovati ha fatto un breve esame della situazione tecnica: Prendiamo troppi gol, all'andata abbiamo fatto 28 punti, al ritorno 12 su 14 partite. E' tutto l'anno che cerchiamo di risolvere il problema del centrocampo, non so cosa potremo fare in cinque partite, ma cercheremo di svolgere un lavoro soprattutto psicologico. Infine Lovati ha commentato l'esonero di Clagluna affermando che il tecnico è stato più sfortunato che colpevole. Oggi pomeriggio a Tor di Quinto la squadra sarà presentata a Giancarlo Morrone.

Fonte: La Stampa





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