Giovedì 29 giugno 1944 - Roma, Stadio Nazionale - Lazio-Roma 3-2

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29 giugno 1944 - Amichevole

LAZIO: Rega, Valenti, Ferrarese, Gualtieri, Andreolo, Manfrè (I), Mancini, Longhi (I), Lombardini, Manola, Koenig.

ROMA: Ippoliti, Pastori, Andreoli, Matteini, Salvioli, Jacobini, Krieziu, Fusco (II), Amadei, Cozzolini, Schiavetti.

Arbitro: sig. Tonnetti di Roma.

Marcatori: 35' Andreoli, 40' Manfrè (I), 46' Amadei (rig.), 60' Longhi (I), 88' Koenig.

Note: spettatori numerosissimi. Incasso di 100.000 lire in gran parte devoluto alle famiglie dei Caduti delle Fosse Ardeatine.


Michele Andreolo, protagonista della partita
Il portiere Amedeo Rega
Il centrocampista Guido Manfrè, autore del gol dell'1 a 1
Armandino Longhi, è lui a realizzare per il 2 a 2
Koenig, goal decisivo all'88'

Si gioca allo Stadio l’incontro di rivincita fra la Roma e la Lazio. Pubblico numerosissimo ed incasso aggirantesi sulle 100.000 lire (una parte rilevate va a favore delle famiglie dei Caduti delle Fosse Ardeatine).

La Lazio vince per 3-2. E’ senz’altro la più bella partita giocata in questo campionato romano. Ambedue le squadre si presentano nella migliore formazione. Il giuoco di eccellente fattura avvince il pubblico che si accalca nelle gradinate. E’ tutto un susseguirsi di azioni brillanti e chi imposta il gioco della propria squadra è da una parte Andreolo e dall’altro Cozzolini in giornata davvero spettacolosa. Anche gli altri giocatori non sono da meno e solamente qualcuno appare stanco ed un poco indietro come rendimento.

Si comincia con la Lazio all’attacco, ma la Roma risponde ed impegna seriamene Rega, che non si rivela molto pronto (questo agli inizi). Il primo gol diene solamente al 35’ del primo tempo. Lo realizza il terzino Andreoli con una punizione di poco fuori dall’area, una punizione che è una autentica fucilata in quanto entra in rete e rientra in campo senza che portiere e difensore abbiano la possibilità di fare la ben che minima mossa.

Si riprende la Lazio e cerca la via del pareggio, che coglie dopo 5’. Al 40’ infatti una punizione viene tirata da Manfrè da circa una cinquantina di metri. Tiro a parabola verso la porta, uscita di Ippoliti ingannato dal sole e palla in rete dietro le spalle.

La Roma inizia la ripresa con Fusco II all’ala e Schiavetti alla mezz’ala. Al 1’, su azione della Roma, un difensore commette un fallo e l’arbitro, forse con troppa leggerezza, accorda il rigore che viene tramutato da Amadei. I giallorossi insistono all’attacco e al 3’ colgono un palo con Fusco II.

Ma la Lazio non si dà per vinta e, spinta da Andreolo, ritorna sotto porta avversaria e al 15’ segna il pareggio ad opera di Longhi, partito in fuori gioco non rilevato dall’arbitro che poi, al 22’, non vede un nuovo netto fuori gioco di Longhi (il laziale però sentendosi in colpa si era fermato e quindi l’azione è sfumata).

La Roma non vuole terminare l’incontro in pareggio e insiste all’attacco. Al 27’ Rega è impegnato in una brillante parata e un minuto dopo tira Amadei su passaggio di Cozzolini: il palo respinge, riprende Kriezu che fulmina, ma Rega para ancora brillantemente. Quasi allo scadere del tempo (43’), mentre i giallorossi sono all’attacco, una azione di contropiede permette a Mancini di fuggire lungo i bordi del campo: rapida centrata, ripresa da Koenig e gol della vittoria da parte dei biancoazzurri che esultanti salutano la folla di lì a due minuti.

Bellissima partita. La Lazio ha vinto per la maggiore precisione dei suoi avanti nel tiro a rete, ma la Roma non meritava certamente di perdere. Un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto e più logico. Oltre Andreolo e Cozzolini, hanno giocato bene: Manfrè (che ha bloccato Kriezu per la maggior parte dell’incontro), Manola (che ha svolto un lavoro di spola veramente pregevole), la difesa della Roma, Salvioli (ha gareggiato in abilità con Andreolo), Fusco II e Schiavetti. Men che mediocre l’arbitraggio di Tonnetti.