Il Calciomercato 1953
Il Commissario della S.S. Lazio Tessarolo, nonostante una situazione finanziaria critica, riuscì abilmente a portare a Roma giocatori di sicure capacità soprattutto con l'obbiettivo di potenziare il settore offensivo della squadra. Gli acquisti effettuati nell'estate 1953 furono infatti quelli di Fontanesi (I), Vivolo e Burini. Il primo fu acquistato dalla Spal per 30 milioni, il secondo dalla Juventus per ben 70 milioni e il terzo, giocatore della Nazionale, dal Milan che, convinto erroneamente che non si sarebbe più ripreso da un grave incidente alla caviglia, lo svendette per pochi milioni alla Lazio. In estate viene anche acquistato il giovane Gardelli dal Salsomaggiore. A novembre viene poi ingaggiato, con contratto rescindibile o perfezionabile entro un mese, l'ex capitano Flamini reduce da una deludente stagione alla Reggiana. Le cessioni furono quelle di Larsen al Genoa, Foligna al Messina, Di Fraia alla Carrarese, Passerini e Stocchi al Chinotto Neri, Betti, Coletta, Ranucci, Brunori, De Cesaris e Ferrarese alla Federconsorzi, Malfetta all'ATAC, Cipettini alla Cosmet, Antoniotti al Torino (ottobre '53), Palestini all'Atalanta (novembre '53), Caprile al Como (novembre '53) oltre al ritorno di Migliorini all'Internazionale per fine prestito.
Questi i giocatori inseriti nelle liste di trasferimento:
Larsen (Genoa), Di Fraia (Rapallo), Foligna (prestito Messina), Malfetta (ATAC), Stocchi (Chinotto Neri), Passerini (Chinotto Neri), Di Muzio (Aquila), Betti (Federconsorzi), Coletta (Federconsorzi), Ranucci (Federconsorzi), Cipettini (Cosmet), Brunori (prestito Federconsorzi), De Cesaris (prestito Federconsorzi), Ferrarese (Federconsorzi), Migliorini (Inter fine prestito)