Lunedì 25 febbraio 1974 - Viareggio, stadio dei Pini - Lazio-Fiorentina 1-2 (d.t.s.)

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25 febbraio 1974 - 6 - Torneo di Viareggio 1973/74 - Finale. Ore 15:30

LAZIO: Avagliano (110' Rezzonico), Sambucco, Labrocca, Amato, Di Chiara, Rosati, Tripodi (62' Tinaburri), Borgo, Coletta (72' Chirra), Ceccarelli, Castellucci. A disp. 13° Troiani, 14° Giordano. All. Carosi.

FIORENTINA: Mattolini, Rossi, Scannerini (31' Mancini), Gritti, Berni (63' Valesi), Prestanti, Restelli, Desolati, Bresciani, Rosi, Zottoli. A disp. 12° Saccardi. All. Cervato.

Arbitro: sig. Toselli (Cormons).

Marcatori: 40' Coletta, 83' Rosi, 118' Desolati.

Note: pomeriggio sereno, temperatura mite, terreno in discrete condizioni. Angoli 10-5 (1-2) per la Fiorentina. Espulso al 15' Castellucci per fallo su Prestanti. Ammonito Coletta per gioco scorretto. Presenti in tribuna i presidenti delle due società Ugolini e Lenzini e gli allenatori Maestrelli e Radice, oltre che ad esponenti della Lega e della FIGC.

Spettatori: 15.000 circa per un incasso di £. 10.000.000.

La Lazio esce immeritatamente sconfitta nella finale del Torneo di Viareggio, dopo una drammatica, ma entusiasmante gara contro i viola. La gara degli uomini di Carosi, inizia subito in salita a causa della giusta espulsione di Castellucci, reo di un fallo inutile su Prestanti. Anche in inferiorità numerica, la Lazio domina il campo con un gioco molto bello frutto di un collettivo di classe superiore. La superiorità di gioco viene premiata da una splendida rete di Coletta al 40', che porta i biancocelesti in vantaggio nel primo tempo. La ripresa inizia con i toscani in avanti in cerca del pareggio, ma i laziali controllano bene le offensive avversarie.

All'83', però, un tiro tagliato di Rosi da fuori area batte il pur bravo Avagliano, e la partita si porta in parità. Anche nei supplementari, la Lazio tiene bene la gara. S'infortuna Avagliano ed è sostituito da Rezzonico. A tre minuti dalla fine, quando si prospettava ormai la finale di ripetizione, su un calcio d'angolo battuto da Rosi, Desolati saltava più in alto di tutti ed insaccava in rete. Scene di giubilo fra i viola, mentre i biancazzurri si disperavano in campo. La Fiorentina vince la Coppa, ma i biancazzurri sono i vincitori morali per il bel gioco espresso. Borgo è stato eletto miglior giocatore del torneo.


La Stampa titola: "Drammatica finale a Viareggio. Alla Fiorentina dopo 118' la sfida con la Lazio (2-1)".

L'articolo così prosegue: La prima sfida, quella fra i giovani, è andata alla Fiorentina, dopo un match drammatico: Maestrelli, venuto da Roma per seguire i giovani laziali allenati da Carosi (il "duro" biancoazzurro degli Anni Sessanta, la "bestia nera" di Slvori), c'è rimasto male, ed alla fine è stato estremamente scortese con chi gli chiedeva un commento. Forse, il tecnico ha visto nel risultato odierno un cattivo presagio per il match di domenica prossima a Firenze... Desolati, l'atleta che dopo 118 minuti di gioco ha deciso la finale, schiacciando in rete di testa un corner, con ogni probabilità sarà avversario anche della Lazio di Wilson e Chinaglia a fine settimana. L'occasione per una vendetta arriverà quindi presto. Il malumore del laziali, comunque, non è una semplice reazione alla sconfitta. E' maturata durante una delle più drammatiche partite della storia del torneo. Pensate: i romani rimangono in dieci dopo quattordici minuti per l'espulsione di Castellucci (una gomitata in viso a Prestanti, in reazione, con palla lontana). Va quindi in vantaggio la Lazio al 40' con Coletta (colpo di testa su tocco di Tripodi). Perde lo stesso Tripodi (uno degli elementi più tecnici e freddi) per infortunio.

Regge con tenacia al forcing continuo, anche se impreciso dei viola, ma subisce il pareggio a tre minuti dalla fine, quando una botta tagliata di Rosi (l'unico veramente valido fra i toscani) sorprende il bravo portiere Avigliano. Sempre in dieci, ovviamente, i laziali sono così costretti ai supplementari: reggono bene nel primo, sfiorando il gol, nel secondo, perdono il portiere titolare, colpito duro da Rosi, quindi incassano la rete della sconfitta a due minuti dalla fine, appunto ad opera di Desolati. Un vero dramma per la Lazio, ed anche per gli organizzatori della Giovani Calciatori Viareggio, che già sognavano gli altri quindici milioni di incasso che garantiva la ripetizione della finale, giovedì. Desolati ha "rovinato" tutto; la Lazio meritava il successo ("Io non metterei mai, in queste gare giovanili, un elemento che abbia giocato in serie A", ci ha detto a fine partita il presidente Lenzini, mentre il collega fiorentino Ugolini e il trainer viola Radice non sapevano come ribattere), o per lo meno di ripetere il match ad armi pari.

Fra i protagonisti - tutti ammirevoli per lo sforzo fisico sostenuto avendo già sulle spalle cinque partite in dieci giorni - ricordiamo Borgo. Un "motorino" senza pause, lucidissimo, corretto. La Lazio lo ha acquistato dalla Pro Patria, l'estate scorsa, un altro Re Cecconi (gli assomiglia anche nella taglia atletica e nei capelli biondi), con un po' di Lodetti, che le società del Nord si sono lasciate sfuggire.

(Si ringrazia Fabio Rezzonico per il prezioso materiale fornitoci)