Storia della stagione 2024/25

Da LazioWiki.

Una formazione della Lazio
Il Napoli Campione d'Italia
La classifica

La grande freddezza. Con questo stato d’animo collettivo finisce l’avventura di Marco Baroni sulla panchina della Lazio, dopo la rovinosa sconfitta casalinga con il Lecce all’ultima giornata. Il passo falso costa ai biancocelesti la nona qualificazione consecutiva alle competizioni continentali e a nulla vale il settimo posto raggiunto. Dopo i primi mesi della stagione, le aspettative erano ben differenti, sia in campionato che nelle coppe.

Il presidente Claudio Lotito e il direttore Angelo Fabiani decidono di rinnovare a fondo la squadra. Lasciano i biancocelesti alcune colonne delle passate stagioni, tra cui Felipe Anderson, Luis Alberto e il capitano-goleador Ciro Immobile. Per necessità di svecchiare la rosa, e ridurre i costi, la Lazio punta così su calciatori più giovani. Fra questi spiccano gli acquisti di Tijjani Noslin, Boulaye Dia e Nuno Tavares. La squadra è affidata appunto a Baroni, reduce da due spettacolari salvezze alla guida di Lecce e Hellas Verona.

Al netto dello scetticismo iniziale, la strategia della società sembra pagare. Grazie ai colpi di capitan Zaccagni, le sgroppate di Tavares e la buona vena della coppia Dia-Castellanos, la Lazio parte bene e staziona nelle zone nobili della classifica. Dopo la meritata vittoria sul campo del Napoli, futuro campione d’Italia, a inizio dicembre i biancocelesti sono a ridosso delle prime tre posizioni. La battuta d’arresto della settimana precedente contro il Parma (1-3 al Tardini) sembra solo un incidente di percorso. In realtà, è la prima crepa che scalfisce la fiducia della squadra.
Clamorosa allora è la sconfitta interna contro l’Inter (0-6) poco prima di Natale. Deludenti le prestazioni con Atalanta e Roma: nel derby arriva una secca sconfitta (0-2) nonostante i giallorossi siano dietro di ben quindici punti. Da quel momento in poi, il cammino dei ragazzi di Baroni si fa difficoltoso e specie allo Stadio Olimpico. La vittoria di marzo contro il Monza ormai retrocesso resta l'unica in casa di tutto il girone di ritorno. Ben diverso il rendimento in trasferta: la Lazio è quarta per punti raccolti e alimenta così i suoi sogni europei. Il colpo esterno sul campo dell'Atalanta (0-1) sembra rilanciare le ambizioni d'alta classifica. È un'illusione. I capitolini raccolgono infatti solo una vittoria nelle ultime cinque gare e chiudono alle spalle anche della Fiorentina. Contro il Lecce quart'ultimo, in una gara giocata a lungo in superiorità numerica, alla Lazio sarebbe bastato un pareggio per centrare almeno la Conference League.
Pedro Rodriguez e Castellanos sono i migliori marcatori della squadra con dieci reti a testa. Tuttavia è solo il primo, lo spagnolo, il grande protagonista della stagione. Un campione senza tempo.

Il cammino europeo della Lazio è da stropicciarsi gli occhi sino a gennaio. Poi, sulla falsariga del campionato, il livello delle prestazioni diminuisce. La squadra vince la classifica generale dell'Europa League (memorabile il 3-1 sul campo dell'Ajax), garantendosi un ottimo tabellone almeno sino alle semifinali. Si rivela faticosa però l'impresa di superare il modesto Viktoria Plzen agli ottavi. Per larghi tratti, addirittura impari è il confronto con il Bodo-Glimt. Dopo la disastrosa gara in Norvegia (0-2), i biancocelesti perdono ai rigori sette giorni dopo al termine di una sfida drammatica. La competizione sarà vinta poi dal Tottenham, nella finale tutta inglese contro il Manchester United.
Deludente è il cammino della Lazio in Coppa Italia. La vittoria dell'Olimpico sul Napoli (3-1) in ottavi di finale non ha un seguito: Zaccagni e compagni perdono a Milano con l'Inter (0-2) nel turno successivo. Sarà il Bologna a trionfare contro il Milan nell'ultimo atto del torneo.


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