Venerdì 8 ottobre 2010 - Belfast, Windsor Park - Irlanda del Nord-Italia 0-0

Da LazioWiki.

Stagione

8 ottobre 2010 - 3^ partita di qualificazione Europei 2012

IRLANDA DEL NORD: Taylor, Mcauley, Craigan, Hughes, Evans, Brunt (72' Mc Ginn) , Baird, Davis, Mc Cann (80' C. Evans), Healy (66' Lafferty), Feeney. A disp. Tuffey, Cligan, Gorman, Patterson. All. Worthington.

ITALIA: Viviano, Cassani, Bonucci, Chiellini, Criscito, De Rossi, Pirlo, Mauri [7] (79' Marchisio), Pepe (86' Rossi), Borriello (75' Pazzini), Cassano. A disp. Sirigu, Bovo, Zambrotta, Palombo. C.T. Prandelli.

Arbitro: Sig. Chapron (Francia).

Note:

Spettatori: 15.000 circa.

La formazione azzurra
Mauri in azione

Primo pareggio per l'Italia in questo girone di qualificazione agli Europei del 2012. Gli azzurri deludono le aspettative e non vanno oltre uno scialbo 0-0 contro l'Irlanda del Nord. L'impegno c'è, il cuore anche ma le idee scarseggiano e le poche che ci sono partono tutte dai piedi di Cassano, unico dell'Undici azzurro a salvarsi per davvero. L'unica notizia positiva nella ventosa serata di Belfast è che il pareggio ci permette di mantenere il primato nel girone a sette punti, uno sopra l'Estonia, tre sopra Serbia, Irlanda e Slovenia.

L'Italia parte bene, con il giusto piglio. Prandelli sceglie una difesa a quattro con Mauri in mezzo al campo, l'esterno di rientro Pepe e i due, lì in attacco, Cassano e Borriello. Nei primi minuti si gioca sulla fascia destra, sfruttando i muscoli e il dinamismo del duo Cassani-Pepe. Prandelli, vestito con un elegante impermeabile scuro, applaude dalla panchina. Al 3' è subito Italia: grande apertura di Cassano per Pepe che da posizione decentrata scarica un tiro cross che il portiere irlandese Taylor smanaccia a fatica. Il numero dieci azzurro illumina a tratti, cerca la palla e imposta il gioco. Pirlo, l'altra mente della Nazionale, sembra invece un po' affaticato e sbaglia più del solito lanciando gli avversari in sporadici contropiedi. In avanti Borriello fa un gran movimento cercando spazi liberi in mezzo a tantissime maglie verdi. Il possesso palla è saldamente in mano ai Prandelli boys che sembrano non subire troppo il frastuono dei circa 13 mila spettatori affollati sugli spalti. L'Italia spinge ma non trova occasioni da gol nitide. Serve così aspettare il 13' per vedere un cross teso di Criscito dalla sinistra terminare a lato di poco.

L'Irlanda del Nord si limita ad amministrare e non si vede quasi mai dimostrando grande dinamismo ma scarsa tecnica e idee quasi nulle. Davis dal limite prova a dare segnali di vita ma la sua botta al 15' termina distante dalla porta difesa da un attento quanto inoperoso Viviano. I brivi per l'Italia arrivano al 16' quando Chiellini sfiora di mano un pallone in area azzurra scatendano le vane proteste dei padroni di casa. Alla mezz'ora si concentrano le più nitide palle gol della prima frazione. Al 30' è Healy ad avere sulla testa la più clamorosa delle palle gol ma sciupa tutto colpendo a lato in beata solitudine e a non più di tre metri dalla porta azzurra. Passa neanche un minuto e sul capovolgimento di fronte è De Rossi a lanciare Borriello verso il portiere Taylor. L'attaccante della Roma, a tu per tu con l'estremo difensore avversario, si lascia ipnotizzare calciandogli addosso. Sulla ribattuta Cassano tenta un tiro a giro che termina a lato di un soffio. Al 35' c'è una chance anche per Mauri che di testa schiaccia sul portiere un cross di Criscito. L'Italia pressa e cerca il vantaggio con insistenza. In chiusura di tempo è Cassano a pescare De Rossi dal limite dell'area: il tiro del centrocampista è forte e ben indirizzato ma trova la deviazione decisiva della coscia di un avversario.

Nella prima metà della ripresa i ritmi scemano. L'Irlanda continua nella sua fase attendista mentre l'Italia rallenta. Il fiato comincia a farsi corto e le gambe non reagiscono come dovrebbero. Le idee di Pirlo e compagni si annebbiano e il risultato è inevitabile: la pressione azzurra scompare e le iniziative si fanno più sporadiche. Cassano prova a tenere in vita la squadra ma anche per lui i minuti che passano aumentano il fiatone. Nonostante tutto Pirlo prova ad impensierire Taylor con una punizione dai 25 metri che l'estremo difensore irlandese blocca senza difficoltà a terra. Al 16' è Borriello, innescato da Pirlo, a provare la girata vincente dal limite senza successo.

Da metà ripresa, però, le cose cambiano e gli azzurri provano con maggior convinzione la via del gol: Cassano sale in cattedra e regala magie a raffica per i compagni di squadra. Il numero dieci al 23' appoggia in area irlandese una palla al bacio per Pirlo che deve solo inquadrare la porta ma fallisce tirando incredibilmente alle stelle. Non passano nemmeno tre minuti che Antonio innesca Pepe - ormai in apnea - con un assist delizioso: l'esterno della Juve arriva affaticato sulla palla e fallisce il gol del vantaggio effettuando un tiro a metà strada tra una conclusione in porta e un assist in area. Capita l'antifona, Cassano prova al 28' a fare tutto da solo e di testa, su assist di Mauri, cerca di piazzare un pallone insidioso che Taylor alza sopra la traversa.

Prandelli prova a mettere in campo forze fresche inserendo Pazzini al posto di un esausto Borriello. Al 32' è Chiellini ad avere sulla testa la 'spizzata vincente' ma la sua deviazione termina al lato di un palmo. La porta dell'Irlanda del Nord sembra stregata per i colori azzurri. A cinque minuti dalla fine arriva un'altra incredibile occasione per l'Italia con Pazzini, innescato (indovinate un po'?) ancora da Cassano: il colpo di testa dell'attaccante è buono ma la mira no. Match point (l'ennesimo) fallito. Succede così che al 44' è l'Irlanda del Nord ad avere sui piedi del solito Davis la palla della beffa: il tiro dell'attaccante è fiacco e Viviano blocca a terra. Finisce così, con gli azzurri che si devono accontentare del pari senza rete su un campo che stasera poteva e doveva essere espugnato.

Fonte: Corriere dello Sport