Domenica 22 novembre 1981 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cavese 1-0

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22 novembre 1981 - 2100 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - XI giornata

LAZIO: Pulici, Chiarenza, Spinozzi, Mastropasqua, Pighin, De Nadai, Vagheggi, Sanguin, D'Amico, Ferretti, Speggiorin. A disp. Di Benedetto, Mirra, Amadio, Surro, Garlaschelli. All. Castagner.

CAVESE: Paleari, Sasso, Pidone, Polenta, Chinellato, Biagini (48' Cupini), Pavone, Biancardi (58' Barozzi), G.Sartori, Repetto, Viscido. A disp. Pigino, Guerini, Mari. All. Santin.

Arbitro: Sig. Bianciardi (Siena).

Marcatori: 52' De Nadai.

Note: ammoniti Polenta, Mastropasqua e Sartori. Espulso Barozzi (esordiente in B) al 74' per fallo di reazione su Chiarenza.

Spettatori: 29.000 circa.

Serve ancora un colpo di testa di De Nadai e sempre da calcio di punizione, stavolta di Ferretti, per sbloccare la Lazio e stavolta farle vincere una partita tutt'altro che agevole contro la sorprendente Cavese. I campani, infatti, sono scesi all'Olimpico senza timori reverenziali nonostante il loro portiere, Paleari, non brillasse affatto per sicurezza e si producesse in interventi a tratti convulsi e a tratti decisamente comici. Lazio comunque in seria difficoltà nel primo tempo, fors'anche per le contemporanee assenze di Bigon e Viola. Solo Ferretti e D'Amico producevano qualche pericolo, nella completa latitanza di Vagheggi e con uno Speggiorin davvero inutile, in grado sì e no di arrangiare di testa qualche pallone per i compagni. Era Pulici anzi a dover salvare la patria al 44' della prima frazione, fermando d'istinto sedendosi di fatto sul pallone su una conclusione del solitario Sartori. Solo un vibrante inizio di ripresa consentiva alla Lazio di sbloccarsi e poi di tentare il raddoppio senza successo. Fino al ritorno degli ospiti che reclamavano un rigore con il giovane Barozzi, nuovo entrato ed esordiente assoluto: la sua reazione sull'intervento sospetto di Chiarenza costringeva l'arbitro Bianciardi addirittura a cacciarlo dal campo. Boccata d'ossigeno per una Lazio che gioca malissimo ma proprio per questo incamera punti preziosi, nella speranza di manovre e finalizzazioni in futuro più accattivanti. A fine gara non a caso Castagner se ne esce con un eloquente "Accontentiamoci". Ma lascia capire che il trio d'attacco Vagheggi-Speggiorin-D'Amico sbilancia troppo la squadra. Mugugna la Cavese: "Con un arbitro casalingo non poteva che finire così". Replica Chiarenza: "Un rigore c'era ma era su di me".