Domenica 24 marzo 1974 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cagliari 2-0

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24 marzo 1974 - 1.809 - Campionato di Serie A 1973/74 - XXII giornata

LAZIO: Pulici, Petrelli (88' Polentes), L.Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D'Amico. A disposizione: 12 Moriggi, 14 Franzoni. Allenatore: Maestrelli.

CAGLIARI: Albertosi, Poletti (46' Brugnera), Mancin, Poli, Valeri, Roffi, Marchesi, Quagliozzi, Gori, Butti, Nobili. A disposizione: 12 Copparoni, 13 Dessì. Allenatore: Chiappella.

Arbitro: Sig. Torelli (Milano).

Marcatori: 24' Chinaglia, 80' Chinaglia (rig).

Note: cielo sereno, temperatura mite, terreno di gioco in perfette condizioni. Ammoniti Wilson, Roffi, e Poletti per gioco falloso. Sorteggio antidoping per Wilson, Garlaschelli, Frustalupi, Marchesi, Poletti e Valeri. Angoli 7-1 per la Lazio. In tribuna è presente S.A.S. il principe Ranieri di Monaco accompagnato da suo figlio, il principe Alberto.

Spettatori: 50.000 circa di cui 18.315 abbonati. Incasso £. 91.410.100.

Il biglietto in "Monte Mario"
Il biglietto in "Tevere Num"
Tifosi laziali
Albertosi in uscita su tiro di Re Cecconi
(Gent.conc. Marco Lorenzoni - Foto M.Geppetti)
Ancora Albertosi in uscita su tiro di Re Cecconi
(Gent.conc. Marco Lorenzoni)
La prima rete di Giorgio Chinaglia
La rete di Chinaglia in una rara foto a colori
(Gent. conc. Francesco Di Salvo)
Chinaglia insacca
Chinaglia esulta sotto la curva Nord
(Foto M.Geppetti)
La gioia del bomber biancoceleste sotto la curva
Chinaglia a fine gara
Da Il Messaggero: la cronaca della gara
Da Il Messaggero: la cronaca della gara

Sette giorni dopo la sconfitta di Milano, la Lazio si ripresenta davanti al proprio pubblico per giocare una gara non facile contro il Cagliari. I sardi scendono in campo senza Riva, ma sono ugualmente temibili. Maestrelli schiera la formazione tipo confermando Re Cecconi a centrocampo, benché non sia ancora al meglio della condizione. La partita inizia con la Lazio in attacco; pochi minuti e Chinaglia, ben servito da D'Amico, si fa anticipare da Niccolai a 5 metri dalla porta. Al 15' una grossa ingenuità di Re Cecconi, che perde palla sulla trequarti biancoceleste, serve Marchesi che a tu per tu con Pulici spara alto a porta vuota. E' poi Chinaglia, ben servito da un cross di Frustalupi, a colpire la base del palo a portiere battuto. Pochi instanti dopo è invece Nanni a scheggiare la parte alta della traversa con un tiro dalla linea dell'area. Al 24' la svolta: Chinaglia, ben servito da Frustalupi, irrompe in area e segna malgrado l'intervento di Albertosi. Il giocatore festeggia la rete sotto la curva nord. La partita nel primo tempo si chiude qui, senza altre occasioni da segnalare. La ripresa si apre con un'incursione di Roffi che, dribblato Wilson, si presenta davanti a Pulici, ma il portiere laziale uscito a valanga para col corpo per poi bloccare successivamente la palla. Al 60' è ancora Roffi a smarcarsi e a colpire l'estreno del palo. Pochi minuti dopo Albertosi esce su Re Cecconi involato a rete e sventa una rete sicura. Al 79' Chinaglia smarca Nanni in area ma Brugnera lo afferra per un braccio fermandolo. L'arbitro Torelli non ha dubbi e decreta il rigore. Come sempre se ne incarica Chinaglia che batte centralmente il portiere cagliaritano. La partita finisce qui e la Lazio con questa vittoria si porta di nuovo a 3 lunghezze dalla Juventus e a 4 dal Napoli. Dopo la domenica nera di San Siro, la squadra biancoceleste torna a sorridere.


l'Unità titola: "Per gli uomini di Maestrelli la partita più difficile e sofferta della stagione (2-0). La "linea verde" del Cagliari dà spettacolo ma i gol li fa Chinaglia. Sotto pressione Pulici che si conferma grande portiere. Il centravanti laziale va a segno nel primo tempo poi nella ripresa raddoppia su rigore. Brugnera in luce fra i sardi. Avvertita l'assenza di Riva".

L'articolo così prosegue: La Lazio è riuscita a far sua una partita delicata, forse la più difficile e la più sofferta della sua stagione - come ha tenuto a sottolineare lo stesso allenatore del Cagliari, Beppe Chiappella. I due gol sono stati siglati da Chinaglia che, nel corso della settimana aveva messo a rumore l'ambiente biancazzurro, con il suo "sfogo" all'indirizzo del gioco praticato a San Siro e con velati rimbrotti nei confronti di qualche suo compagno di squadra. Maestrelli era subito corso ai ripari tentando di rimettere in sesto il "giocattolo" da lui creato nel giro di due anni, ma è ovvio che le ripercussioni psicologiche non potevano mancare e lo si è visto chiaramente oggi all'"Olimpico", quando per una buona mezz'ora della ripresa i biancazzurri sono stati in balìa dei cagliaritani che, con l'innesto di Brugnera, avevano dato maggiore incisività alle loro manovre. All'improvviso è stato come se qualcuno avesse tolto la corrente e per ben quattro volte Pulici ha rischiato di capitolare: al 3', all'8', al 19' con Poli che ha ricalcato un po' il gioco praticato dall'interista Oriali, la domenica prima a San Siro. E qui è balzato evidente il grosso affare che ha fatto la Lazio nell'acquistare questo portiere al quale, all'inizio, non era stato dato molto credito. Il mediano per due volte si è trovato a tu per tu con il guardiano biancazzurro: la prima il suo tiro gli è stato parato in due tempi; la seconda si è visto chiudere lo specchio della porta, e ha mandato malamente il pallone a picchiare sull'esterno della rete. La terza occasione ha visto Poli spedire il pallone alto sulla traversa.

Ma c'è di più: al 20' Gori ha fallito un facile aggancio, a pochi passi da Pulici e si è ripetuto 10' dopo, calciando alto sulla traversa. Insomma, in parole povere, il centrocampo della Lazio era "saltato" e non riusciva più a filtrare le azioni avversarie e il Cagliari dimostrava, oltre ogni previsione, di avere nella sua "linea verde" (Quagliozzi, Butti, Marchesi, Nobili, Roffi) un potenziale di tutto rispetto e se fosse venuto il pareggio nessuno avrebbe avuto di che recriminare. Questa Lazio, genio e sregolatezza, che per buona parte del primo tempo aveva se non dominato, per lo meno messo in angustia il Cagliari, nella ripresa aveva come smarrito il filo di un discorso imparato a memoria e che le aveva fruttato esaltanti successi, legittimati dall'aver condotto buona parte della stagione in vetta alla classifica, accompagnata dagli elogi della critica più severa. Forse che lo stress psicologico della settimana stava producendo i suoi deleteri effetti? Forse che il calo fisico di alcuni suoi giocatori (vedi Petrelli, D'Amico e Re Cecconi) pesava anche sul piatto della bilancia? L'uno e l'altro, non vi sono dubbi. Eppure nei primi 45' Chinaglia aveva colpito anche un palo, raccogliendo di testa un cross di Frustalupi e al 23' aveva siglato la rete su bello scambio Re Cecconi-Frustalupi. Al 37' poi Frustalupi si era visto parare un tiro da Albertosi, dopo uno scambio volante Re Cecconi-Chinaglia. Le manovre non portavano l'impronta della irresistibilità, ma la forza di reazione c'era, la determinazione pure e nella ripresa era legittimo aspettarsi la decalcomania di quel dignitoso primo tempo. Ma, come abbiamo detto, la medaglia si è rovesciata. E se era comprensibile che il Cagliari pigiasse sull'acceleratore, per riacciuffare il risultato ma accusasse vistosamente la mancanza di un uomo-gol come Riva, in fase risolutiva, non altrettanto comprensibile era l'affanno che accusavano i laziali e non soltanto per quanto riguarda il centrocampo ma persino in difesa che aveva preso a ballare paurosamente, lasciando ampi spazi alle manovre degli ospiti.

I fischi, a questo punto, non sono mancati e fortuna che al 38' è venuto il fallo, proprio da parte del migliore in campo, Brugnera, nei confronti di Nanni, e che ha decretato il rigore della sicurezza, trasformato da Chinaglia, altrimenti non sappiamo proprio come sarebbe andata a finire. Forse la Lazio avrebbe vinto ugualmente e forse... chissà? Anche in questa occasione la zampata vincente l'ha piazzata quel vecchio marpione di Frustalupi che ha porto a Chinaglia il quale ha crossato per Nanni dentro l'area di rigore. II mediano stava per "sparare" a colpo sicuro, ma Brugnera non ha saputo far di meglio che strattonarlo spedendolo a terra. La Lazio è così ancora in testa alla classifica, per di più avendo guadagnato terreno nei confronti delle sue più pericolose rivali (Juve e Napoli) che sono incappate in due pareggi, ma il cammino si sta facendo veramente duro per gli uomini di Maestrelli, attesi, poi, a breve scadenza, da due derbies: contro la Roma e contro il Napoli. Sarà proprio con queste due trasferte che la Lazio si giocherà le sue reali possibilità di scudetto.


In un altro articolo è riportato:


Maestrelli: "Mezz'ora sbandamento laziale. Non è stata una gran bella partita da parte della Lazio". Così esordisce, molto obiettivamente, l'allenatore biancazzurro negli spogliatoi dell'Olimpico. "Nel secondo tempo — prosegue Maestrelliabbiamo accusato una buona mezz'ora di sbandamento che poteva compromettere l'esito della gara. Buon per noi che gli attaccanti isolani abbiano sbagliato due o tre occasioni favorevoli. Non vorrei però — precisa il tecnico della squadra capolista — che qualcuno pensasse ad un nostro calo fisico. In realtà i ragazzi hanno soltanto pagato lo scotto delle polemiche sorte in settimana, all'indomani della sconfitta subita a San Siro contro l'Inter. D'altra parte, che si trattasse di nervosismo lo dimostra efficacemente il fatto che, realizzato il calcio di rigore e superata la paura dei risultato, la compagine è tornata a giocare come è solita fare. Per ciò che riguarda Chinaglia — conclude Maestrelli, sollecitato dai cronisti — più di quello che ha fatto oggi non potevo chiedergli. Due reti ed un palo sono un bel bottino".

Sull'altro fronte, Chiappella recrimina qualcosa sul risultato: "I rossoblù sono andati abbastanza bene, specialmente nella prima mezz'ora del secondo tempo. L'ingresso in campo di Brugnera ha vivacizzato un poco il gioco della squadra e, francamente, dovevamo raccogliere qualcosina di più. Certo, si ha un bel dire che gli assenti hanno sempre torto, ma con Riva in campo almeno una delle quattro occasioni capitate agli avanti cagliaritani sarebbe stata trasformata. Peccato davvero — conclude l'allenatore isolano — poteva essere una partita emozionante fino al termine, invece il calcio di rigore ha stroncato le nostre speranze con un quarto d'ora di anticipo". Sull'episodio del "penalty" interviene Albertosi: "Nanni ha commesso per primo fallo su Brugnera, poi ammetto che il laziale è stato un po' trattenuto per il braccio, ma rimane il fatto che il suo intervento irregolare non è stato punito".

Re Cecconi - infine - puntualizza i termini della sua prestazione: "E' vero che potevo forse fare qualcosa di più, ma il lungo periodo di assenza dai campi di gioco non mi permette per ora di esprimermi al meglio delle possibilità. Per quel che riguarda il gioco collettivo, voglio precisare che il brillante secondo tempo dei cagliaritani si spiega con la loro assoluta mancanza di preoccupazioni. Scendere in campo con l'assillo della classifica a volte può giocare brutti scherzi e questa è stata una di quelle occasioni. Meno male che è finita egualmente bene".

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Dall'unità: la recensione sul programma serale "A tavola alle 7"
Dalla foto si vede l'attrice con la scritta W LA LAZIO sul grembiule


La sera di venerdì 22 marzo sul secondo canale della Rai Tv andò in onda la prima puntata della nuova serie "A tavola alle 7". Il programma condotto dalla nota attrice Ave Ninchi, prevedeva degli ospiti famosi che si cimentavano ai fornelli preparando delle ricette a tema. Nella prima puntata erano ospiti Felice Chiusano (Quartetto Cetra) e l'attrice Francesca Romana Coluzzi. Quest'ultima si presentò in studio con un grembiule da cucina bianco con la scritta sul petto W LA LAZIO che tenne per tutta la durata della puntata.