Domenica 26 aprile 1931 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Napoli 0-1

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26 aprile 1931 - 308. Campionato di Serie A 1930/31 - XXV giornata - inizio ore 15,30

LAZIO: Sclavi, Bottacini, Mattei (II), Pardini, Furlani, Cevenini (V), Pastore, Ziroli, Lamon (I), Fantoni (II), Fantoni (I). All. Molnar.

NAPOLI: Cavanna, Vincenzi, Innocenti, De Martino, Colombari, Fontana, Buscaglia C., Vojak (I), Sallustro (I), Mihalic, Rizza. All. Garbutt.

Arbitro: sig. Caironi di Milano.

Marcatori: 28' Sallustro (I).

Note: cielo azzurro. Sole. Terreno perfetto. Annullate due reti laziali nel pt. In tribuna S.E. Capo del Governo Benito Mussolini accompagnato dai suoi figli Bruno e Vittorio. Inoltre erano presenti i ministri Bottai e Acerbo, i sottosegretari Arpinati e Riccardi, l'on. Ferretti, il gen. Valle, l'on. Bocci, l'on. Amicucci e il Prefetto di Roma Montuori.

Spettatori: 20000 con molti sostenitori partenopei.

La formazione laziale: Cella (dir.), Fantoni II, Mattei II, Fantoni I, Pastore, Bottacini, Lamon, Sclavi, Cevenini V, Pardini, Ziroli, Furlani, Cesaroni (mass.)
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Un'altra immagine della formazione

Il tanto atteso incontro di calcio tra la squadra del Napoli e quella della Lazio è stato presenziato dal Duce, al quale ventimila spettatori hanno tributato un'imponente e affettuosa ovazione. L'incontro, disputato con cavalleria, è stato interessantissimo per l'estrema combattività dimostrata dagli atleti in campo. I laziali però hanno avuto avversa la sorte che ha impedito loro di cogliere la più ambita affermazione. Più di una favorevole occasione mancata per un soffio non ha permesso nemmeno di chiudere la gara alla pari come i laziali avrebbero largamente meritato.

Infatti la partita ha veduto permanere all'offensiva l'undici della Lazio ben più lungamente di quello del Napoli. Vero è però che il Napoli è parso prediligere un gioco difensivo più come tattica predisposta per far fronte alla grande combattività avversaria che per una reale inferiorità di mezzi. Nel primo tempo il gioco è stato più tecnico, più scintillante, più armonico che non nella ripresa, nel corso della quale gli atleti hanno accusato un po' la stanchezza pur dimostrandosi sempre attivissimi.

Il primo tempo ha visto un maggiore equilibrio di azioni, anche se la Lazio non ha mancato di mostrare una certa superiorità. Specialmente all'inizio l'attacco romano ha gravato sulla difesa napoletana con una certa insistenza, ma non ha saputo cogliere il frutto del suo lavoro per la mancanza di prontezza e decisione nel tiro finale. Al contrario l'attacco del Napoli nelle sue incursioni dimostrava di possedere delle alte qualità realizzatrici che impegnavano sempre a fondo la difesa romana. Così al 27° minuto i napoletani acquistavano sempre maggiore fiducia nel successo mentre i romani rendevano le loro azioni affannose, confuse e mancanti di mordente.

Non sono tuttavia mancate alcune facili occasioni di segnare, ma esse sono state tutte sciupate dagli avanti romani. Ieri non era presente Tansini, ben sostituito da Rizza e che con l'altra ala, Buscaglia ha mandato al centro numerosi palloni. Il trio centrale è apparso velocissimo, potente e pericoloso, ha brillato per il gioco svolto dal suo terzetto difensivo che ha dato prova di grande attività e sicurezza nei suoi componenti. A Cavanna, Vincenzi e Innocenti va la più gran parte del merito per la vittoria. La seconda linea, che possiede in Colombari e Fontana gli uomini migliori, ha compiuto un proficuo lavoro di arginatura e un intelligente rifornimento ai propri attaccanti. Gli avanti hanno mostrato di grande forma. Nei ranghi laziali era molto attesa la prova dei due italo-americani Fantoni.

L'attesa non è stata delusa e i due hanno disputato una bella partita; il mediano sinistro ha dato prova di essere un atleta completo, con un gioco veloce, preciso e pieno di finezza. La mediana ha avuto qualche debolezza al centro con Furlani, ma nel complesso ha assolto il suo compito. Al portiere Sclavi non è imputabile il goal segnato. I due terzini hanno costituito un forte sbarramento. Nell'attacco va ricercata la causa dell'insuccesso. Debole a sinistra per la inclusione di Lamon I, la linea ha palesato il suo difetto nell'ostinarsi a eseguire un gioco stretto limitato ai componenti del trio centrale.

L'ottima difesa del Napoli ha avuto buon gioco a liberarsi da un simile attacco che indugiava in passaggi senza fine. Il punto per il Napoli è stato segnato al 27° minuto del primo tempo da Sallustro che raccoglieva da pochi metri una respinta di Sclavi gettatosi in tuffo per difendere la sua porta da un possente tiro di Buscaglia. Alla Lazio sono stati annullati due punti nel primo tempo; all'8° per fuori gioco e al 21° per precedente fallo di mano di Ziroli. Arbitro Caironi.

Fonte La Stampa