Domenica 5 ottobre 1947 - Napoli, Stadio Vomero - Napoli-Lazio 0-0

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5 ottobre 1947 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1947/48 - IV giornata

NAPOLI: Chellini, Pretto, Pastore, Candalés, Andreolo, Rosi, Krieziu, Di Costanzo, Santamaria, Verrina, Barbieri.

LAZIO: Gradella, Remondini, Antonazzi, Alzani, Gualtieri, Ferri, Puccinelli, Brunetti, Penzo (I), Flamini, Magrini. All. Cargnelli.

Arbitro: sig. Coppolone di Bari.

Note: cielo velato, campo normale.

Spettatori: 24000.

Una Lazio timida e rinunciataria che per timore del Napoli ha fatto giocare indietro Brunetti e perfino Magrini, lasciando davanti solo Penzo (I) e Puccinelli, si è accontentata di un solo punto quando era in grado, considerata la condizione pessima del Napoli, di portarsi via l'intera posta. Il Napoli ha schierato il misterioso Candalés e stentiamo a darne un giudizio perché in una partita di calcio va analizzata la prova di un atleta e invece, in questo caso, è sceso in campo uno strano personaggio che gioca a pallone come un impiegato del catasto o un clown del circo. I partenopei hanno provato a fare qualcosa soltanto all'inizio del match e la difesa romana ha dovuto contenere alcuni tentativi di un certo grado di pericolosità. Antonazzi, Ferri, Gualtieri hanno retto agevolmente l'urto tutt'altro che poderoso e hanno commesso una serie di falli inutili che hanno indispettito il pubblico. Poi la partita è praticamente finita e non si sono registrati spunti di cronaca degni di essere ricordati. Il Napoli ha giocato indietro per tamponare le falle causate da Candales, la Lazio non ha capito il tema della partita e si è ritirata nella sua metà campo, lasciando in balia di tutta la difesa avversaria le due citate punte laziali. In sostanza si è creata una paradossale situazione tattica consistente in due blocchi contrapposti posizionati nelle rispettive metà campo e separati da una fascia libera da uomini. E' stata quindi una partita di ping pong con poderosi e monotoni rinvii da una porta all'altra. Solo qualche giocatore ha provato a riportare, con scarsi risultati, il tema del match su una linea più conforme. Infatti Flamini, Remondini, Gualtieri e in parte Alzani hanno provato a dare un ordine al gioco e a manovrare in modo organico, ma senza la collaborazione dei compagni, il tentativo è presto fallito. Anche nel Napoli qualche elemento si è ribellato allo squallore e ha provato a giocare al calcio. In particolare Pastore, Andreolo e Rosi hanno dato l'anima ma, come già detto, tutto è stato inutile. Se il livello della nostra serie A è quello mostrato oggi da Napoli e Lazio, il pubblico si stancherà presto di assistere a tali infimi spettacoli. Speriamo sia stata solo una domenica di luna storta.