Domenica 6 marzo 1966 - Vicenza, stadio R. Menti - L.R.Vicenza-Lazio 1-0

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6 marzo 1966 - 24 - Campionato di Serie A 1965/66 - XXIV^ GIORNATA

L.R.VICENZA: Luison, Volpato, Rossetti, Tiberi, Poli, De Marco, Menti, Colausig, Vinicio, Fontana, Maraschi. All. Campatelli.

LAZIO: Cei, Zanetti, Vitali, Governato, Pagni, Dotti, Bellisari, Sacco, D'Amato, Mari, Ciccolo. All. Mannocci.

Arbitro: sig. Campanati (Milano).

Marcatori: 78' Vinicio (rig).

Note: temperatura estiva, campo asciutto. Esordio in serie A per Giancarlo Bellisari classe 1946. Grave incidente al 15' a Mari che in un contrasto con Fontana riporta il distacco del legamento triangolare destro. Ammoniti: Rossetti, Bellisari, Vitali e Governato. Angoli: 10-2 per il L.R. Vicenza.

Spettatori: 10.000 circa con 4.364 paganti per un incasso di £. 4.917.700.

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Il commento della gara

Ancora una volta il Menti risulta stregato per la Lazio. I biancocelesti non vincono a Vicenza da dieci anni e nelle ultime due occasioni sono stati piegati beffardamente negli ultimi minuti di gioco. Anche in questa occasione il copione viene rispettato ed è il solito Vinicio, ad essere protagonista. Il brasiliano, vicecapocannoniere del Campionato, decide l'incontro realizzando un rigore contestatissimo a dodici minuti dal termine. Mannocci, considerando il recupero con il Milan a San Siro del mercoledì seguente, tiene ancora a riposo Carosi e getta nella mischia il giovane e promettente Bellisari. Equilibrio nel primo quarto d'ora, ma la partita cambia allorché Mari, in uno scontro fortuito con Fontana, riporta un grave infortunio che lascia la squadra in dieci per settantacinque minuti. Mannocci è costretto così a ridisegnare lo schieramento con l'arretramento di Ciccolo e lo spostamento ad interno di Bellisari. Il Vicenza approfitta subito del vantaggio numerico e prende d'assedio la porta di Cei. Il portiere esce a valanga su Vinicio, quindi blocca con difficoltà un gran tiro di De Marco dalla distanza. Al 25' Ciccolo si fa vedere con un tiro che sorvola di poco la porta avversaria. Al 33' Dotti è molto bravo a rimediare in angolo su cross insidioso di Maraschi. In chiusura ancora una bomba da lontano di De Marco che si perde sul fondo per questione di centimetri. Malgrado giochi in inferiorità numerica, la Lazio va negli spogliatoi molto fiduciosa. La difesa appare in giornata con Dotti insuperabile sulle palle alte e Pagni francobollatore del temuto Vinicio. Il brasiliano opera la sua prima conclusione a rete ad inizio ripresa, imitato di lì a poco da Tiberi, ma in entrambe le occasioni il portiere biancoceleste fa buona guardia. Al 57' gran tiro al volo dai 25 metri di Fontana e Cei schiaffeggia la palla in calcio d'angolo. Al 70' D'Amato, rinfrancato dopo un primo tempo incolore, ha un guizzo dei suoi e dopo un doppio dribbling su Volpato e Poli è preceduto da un'uscita alla disperata di Luison. La partita sembra incanalata verso il nulla di fatto quando al 78' accade l'episodio decisivo. Maraschi scatta ed entra sul vertice dell'area: Zanetti lo contrasta colpendo il pallone: l'ex sullo slancio vola per terra. Campanati è titubante e dopo molti secondi indica il dischetto. Furenti proteste laziali, ma l'arbitro non può fare marcia indietro. Ciclonica è la conclusione di Vinicio su cui Cei deve inchinarsi. La partita si riscalda tra ripicche di ogni genere tra i giocatori in campo e Campanati, in stato confusionale, distribuisce ammonizioni, anche in modo puerile. Disperato forcing finale dei romani. Ci prova Ciccolo, ma Luison non si lascia sorprendere. All'87' un tiraccio di Zanetti è bloccato in due tempi dal portiere veneto. Allo scadere Cei con un colpo di reni formidabile dice di no a Maraschi. Partita fortemente condizionata dall'infortunio di Mari all'avvio e decisa da un rigore che lo stesso Maraschi onestamente negli spogliatoi ricostruisce nella dinamica giusta. Discreta comunque la prestazione della squadra nel suo complesso. Per il giovane Bellisari, costretto ad adattarsi a un ruolo non suo dagli eventi, una prova dignitosa.