Sabato 17 agosto 1968 - Cerveteri, stadio Comunale - Lazio-Selezione Civitavecchiese 7-0

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17 agosto 1968 - Amichevole pre-campionato 1968/69

LAZIO: Di Vincenzo, Zanetti (80’ Masiello), Rinero, Governato (78’ Cucchi), Facco (60’ Fontana), Soldo (60’ Facco), Gioia, Mazzola (II), Di Giovanni (36’ Fortunato), Ghio (46’ Lorenzetti), Dolso. All. Lorenzo.

SELEZIONE CIVITAVECCHIESE: Arcori I (46’ Concetti); Tramentini, Celestini (46’ Petronilli); Marini, Iazzi, Boncori; Anconi II, Fontana, Tirante, De Paolis, Rosati.

Arbitro: Delfrati.

Marcatori: 13’ Dolso, 30’ Governato, 36’ Mazzola (II), 48’ Fortunato, 60’ Mazzola (II), 83’ Rinero, 84’ Fortunato.

Note: pomeriggio di sole con leggero vento; terreno in buone condizioni. La selezione Civitavecchiese è formata da giocatori del Mancini Civitavecchia e dell'Allumiere. Il calcio d'inizio è stato battuto dall'attore Alberto Lupo.

Spettatori: circa 1.000.

Ezio Luzzi sul Corriere dello Sport scrive: "Sette gol al Civitavecchia ma stasera a Grosseto la Lazio si svela. Per Facco) e Fontana la prova verità. Le amichevoli fin qui disputate contro formazioni di relativa consistenza sono state giocate in scioltezza e sono servite unicamente a fare fiato. Contro il Grosseto invece si comincerà a collaudare la robustezza dello schieramento visto che anche la squadra toscana si è rinforzata rispetto alla passata stagione tanto che viene annoverata fra le migliori della sere D e quindi costituirà un valido banco di prova, anche perché giocato sotto i riflettori ricalcherà in parte le condizioni ambientali dell’imminente «derby». Alcuni degli elementi schierati con il Cerveteri resteranno a riposo a Grosseto infatti Lorenzo si preoccupa di mescolare le carte per timore degli emissari giallorossi. L’amichevole con il Civitavecchia si è trattato di un galoppo discreto ma fra i biancoazzurri sono apparse più ombre che luci. Si può parlare di individualità perché il gioco d’assieme è ancora allo stato embrionale. Le azioni si svolgono con schemi piuttosto semplici, ma comunque ancora scarsamente efficaci perché gli uomini non hanno ancora raggiunto una condizione atletica soddisfacente. Quanto alle individualità Mazzola (II) e Dolso hanno spopolato, mettendo in evidenza un gioco spumeggiante; al primo sono andati i maggiori consensi, ha segnato due reti bellissime ed è stato molto attivo nell’arco dei novanta minuti, raramente ha sbagliato il passaggio negli scambi con i compagni. In attacco si è comportato molto bene anche Fortunato, specialmente quando si è spostato all’ala, anche lui ha messo a segno due reti, in ombra invece Di Giovanni e lo stesso Ghio che hanno ricevuto pochi palloni, però va considerato che avevano avuto da Lorenzo l’ordine di non forzare in vista dell’incontro di Grosseto. A centro campo encomiabile Governato e molto bravo il possente Gioia, positiva la prova di Rinero che ha corso come un motorino ed ha operato con decisione nel lavoro di raccordo, a lui si addice sia il ruolo di terzino fluidificante che quello di mediano; Soldo libero ha confermato la sua ampia visione di gioco, mentre Facco da stopper ha denotato difficoltà nel ricoprire un ruolo inusitato, mentre per quelli entrati nei minuti finali è impossibile dare un giudizio. A dare il calcio d’inizio c’era Alberto Lupo e le sue vallette sembra che sorteggiassero premi tra gli spettatori paganti. La Lazio aveva un buon inizio dopo una triangolazione Dolso-Mazzola (II)-Gioia con tiro finale del’ex varesino deviato a stento dal portiere, ma applausi scroscianti per Governato che poco dopo si inseriva fra Mazzola (II) e Ghio e falliva il bersaglio per un’inezia; Dolso colpiva un palo e sul rovesciamento di fronte Di Vincenzo usciva tempestivamente per interrompere un’azione del lanciatissimo De Paoli; al 13’ la prima rete: Ghio partiva da centro campo, metteva in azione Mazzola (II) che centrava pescando la testa di Dolso che insaccava; al 20’ su lancio di Ghio, altra palla-gol per Dolso, ma il rasoterra del funambolico mancino faceva la barba al palo; al 30’ su lancio di Mazzola (II), Governato precedeva l’uscita di Arcari I° e faceva partire una sventola che s’insaccava tra il portiere ed il terzino; al 36’ «Uccio» faceva tutto da solo, partiva da tre quarti di campo, si liberava in dribbling di tre avversari e depositava il pallone nell’angolino basso, decisamente un gol da applausi a scena aperta; prima dell’intervallo altra prodezza di Governato che raccoglieva un traversone di Dolso e di testa, in tuffo, l’indirizzava nell’angolo in basso, ma Arcari I° con un tuffo altrettanto sorprendente arrivava a deviarlo. Nella ripresa Lorenzetti subentrava a Ghio, ma in pratica era Fortunato a passare centravanti ed al 48’ realizzava il 4-0 con un colpo secco e potente; subito dopo una sventola di Mazzolino veniva parata in tuffo da Arcari; al 60’ Fontana entrava e si schierava stopper,Facco passava a fare il libero e Soldo il mediano; al 65’ un palo di Fortunato concludeva un’azione iniziata da Governato e proseguita da Mazzola (II); poco dopo Mazzola (II) creava lo scompiglio nell’area avversaria e forniva un assist che Lorenzetti insaccava, ma che Del Frati annullava per fuori gioco di quest’ultimo; al 83’ Rinero realizzava il 6-0 con una sventola dopo un batti e ribatti in area, mentre l’ultimo gol lo realizzava Fortunato di testa al volo su cross di Mazzolino". Piero Guida su Il Messaggero titola il suo articolo: "Sette a zero nell’amichevole con la rappresentativa di Civitavecchia (composta da elementi del Mancini e dell’Allumiere). Alla Lazio manca una punta, Lorenzo non lo nasconde. L’uomo più in forma appare Ghio, ottimo il lavoro di Governato, stasera a Grosseto collaudo per Morrone che sarà inserito in una formazione di non eccessivo peso".