Venerdì 20 agosto 1976 - Montecatini, stadio comunale - Montecatini-Lazio 1-2

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20 agosto 1976 - Amichevole pre-campionato 1976/77

MONTECATINI: Pellicanò, Buffetto, Fregonas, Razzoli (75' Gavagni), Berti, Masi, Lancioni (81' Vettori), Tintorini, Grilli, Brondi, Barbetti. A disp. 12 Vivaldi, 15 Monti.

LAZIO: Garella, Trobiani, Marchetti, Manfredonia, Polentes, Cordova, Rossi, Agostinelli, Lombardozzi, Lopez, Ceccarelli. A disp. 12 Avagliano, 13 Montesi, 14 Ferrari. All. Vinicio.

Arbitro: sig. Materazzi (Firenze).

Marcatori: 4’ Rossi, 30’ Grilli, 71’ Manfredonia.

Note: serata abbastanza umida, terreno in perfette condizioni. Ammoniti al 9' Brondi per proteste, al 41' Trobiani per gioco falloso, al 71' Fragonas per proteste.

Spettatori: 3.000 circa.

Il Corriere dello Sport titola: Liedholm contento, Cordova...partito. Provvisorio il lavoro di Vinicio con una Lazio che perde Re Cecconi (ma anche lui potrà ritornare in campo presto) prima di trovare Cordova; mentre Tommaso Palmentura scrive: Ciccio emozionato nel momento della «vestizione». Forse Cordova ricorderà a lungo questo 20 agosto 1976: una data che ha segnato definitivamente il suo distacco dalla Roma, la squadra che lo ha reso celebre, ma dalla quale hanno volutamente allontanarlo pur essendone ancora il suo uomo-guida, il simbolo intoccabile, e tuttavia messo alla porta. Cordova ha esordito oggi, anche se in una partita amichevole con la maglia della Lazio. Il cambio dei colori non è stato facile, per nove anni ha lottato per quelli giallorossi, pensava addirittura di poter concludere la sua gloriosa carriera con quei colori. Ma il mondo del calcio spesso è crudele, non concede nulla ai sentimenti, la gloria passa in fretta, svanisce come nebbia aggredita dal tepore del sole. Quando l’arbitro ha convocato le squadre per l’appello era molto teso, per fortuna i minuti sono passati in fretta, le squadre schierate a centro campo, il fitto lampeggiare dei flashes, le foto di Cordova, schierato con la nuova squadra e con la nuova maglia: era ormai un fatto compiuto. Dopo il fischio d’inizio Cordova ha assunto ben presto il comando delle operazioni; i suoi compagni, più giovani, più preparati sembrava che avessero le ali ai piedi, ma a lui saranno sufficienti pochi tocchi per coordinare la manovra, per inserirsi in un complesso che conosceva per la prima volta sul campo; venti minuti da giocatore di gran classe, poi una pausa ed una ripresa con la bacchetta da maestro del concerto. Vinicio nei giorni scorsi aveva detto che difficilmente lo avrebbe fatto giocare a Montecatini, sostenendo: «Ha soltanto otto giorni di preparazione e non mi sembra opportuno sottoporlo ad uno sforzo notevole come può essere una partita sia pure amichevole». Invece ci ha ripensato e Cordova non solo ha giocato contro il Montecatini, ma ha addirittura disputato gli interi novanta minuti. Nella ripresa quando ormai l’affiatamento aveva raggiunto livelli di una certa sufficienza, Cordova s’è lanciato anche in proiezioni offensive, ha tirato punizioni, ha effettuato l’ultimo passaggio, ha tentato anche la soluzione di forza, cioè la via della rete, una traversa maligna gli ha negato la gioia del primo gol in maglia biancoceleste; sarebbe stata la conclusione più bella per un giocatore che aveva sognato di concludere la sua carriera con la maglia giallorossa e che invece ne ricomincia un’altra con quella biancoceleste, ma sempre a Roma, nella città che lui ama e dalla quale forse non potrà più allontanarsi.