Couto Fernando (Couto Silva Fernando Manuel): differenze tra le versioni

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[[Immagine:Couto.jpg|thumb|left|150px|Fernando Couto]]
[[File:F.Couto tt.jpg|thumb|left|200px|Fernando Couto <br> Foto Getty Images]]
[[Immagine:CoutoPorto.jpg|thumb|right|150px|Nel Porto]]
[[Immagine:Couto1992-93.jpg|thumb|left|150px|1992/93]]
[[Immagine:CoutoBarcellona1996-97.jpg|thumb|right|150px|1996/97 nel Barcellona]]
[[Immagine:Couto1998-99.jpg|thumb|left|150px|Nel 1998 è acquistato dalla Lazio]]
[[Immagine:Couto2000CoppaItalia.jpg|thumb|right|150px|2000: vince la Coppa Italia]]
[[Immagine:CoutoChampions2000-01.jpg|thumb|left|150px|2000/01: in Champions League]]
[[Immagine:Fernandocouto2004-05.jpg|thumb|right|150px|2004/05: ultima stagione nella Lazio]]
[[Immagine:Couto2004-05.jpg|thumb|right|150px|2004/05: promosso capitano]]
[[Immagine:FernandoCoutoNazionale.jpg|thumb|left|150px|Capitano della Nazionale portoghese]]

Difensore, nato a Espinho (Portogallo) il [[2 agosto]] [[1969]].
Difensore, nato a Espinho (Portogallo) il [[2 agosto]] [[1969]].


Muove i primi passi nel mondo del calcio militando nelle formazioni giovanili dello Sporting de Espinho e nel Lusitânia de Lourosa. Successivamente si trasferisce nelle giovanili del Porto. Il [[26 novembre]] 1986 fa il suo esordio nella nazionale under 18 contro la Francia. L'esordio nel campionato portoghese avviene, a 19 anni, nel corso della stagione [[1987/88]] (1 presenza, 0 reti). Per il Porto è una stagione d'oro che si conclude con la vittoria del [[campionato]] e della coppa portoghese. Nei due anni seguenti è ceduto in prestito; prima al Futebol Clube de Famalicão poi al Associação Académica de Coimbra. Nel [[1989]], quando milita nel Famalicão, partecipa ai Campionati mondiali Under 20 in Arabia dove il Portogallo diventa Campione del mondo. Nel [[1990/91]] rientra al Porto da titolare, disputando 25 presenze con 3 gol. A differenza della prima esperienza, contribuisce attivamente alla conquista della Coppa di Portogallo e della Supercoppa portoghese, tanto da meritare la prima convocazione nella Nazionale. L'anno successivo (32 presenze, 2 gol) può festeggiare lo scudetto, subito bissato nel [[1992/93]] insieme alla Supercoppa portoghese. Couto colleziona 26 presenze e segna 4 reti, non poche per un difensore che fa della grinta e del temperamento il suo cavallo di battaglia. L'ultima stagione nel Porto ([[1993/94]]) è caratterizzata dalla conquista della Coppa di Portogallo. In campionato disputa 23 incontri (1 gol).
Muove i primi passi nel mondo del calcio militando nelle formazioni giovanili dello Sporting de Espinho e nel Lusitânia de Lourosa. Successivamente si trasferisce nelle giovanili del Porto. Il [[26 novembre]] 1986 fa il suo esordio nella nazionale under 18 contro la Francia.
Nell'estate del [[1994]] viene acquistato dal [[Parma]]. L'esordio nel campionato italiano avviene il [[4 settembre]] 1994 nella partita Parma-Cremonese terminata 2-0. Il gol che sblocca l'incontro è realizzato proprio da Couto. Il pubblico italiano apprezza le sue proiezioni offensive e nella prima stagione "italiana" Couto segna 4 gol disputando 27 partite. Tipica la sua esultanza dopo ogni rete realizzata: un salto mortale in avanti da fermo con le mani sulla nuca. Al primo anno con i ducali conquista il primo titolo internazionale, la [[Coppa UEFA]]. Dopo un anno non particolarmente fortunato ([[1995/96]] 12 presenze), è acquistato dal Barcellona. Con i catalani resta 2 stagioni. Nel [[1996/97]] colleziona 26 presenze in campionato e 4 (1 gol) in [[Coppa delle Coppe]]. Vince Coppa e Supercoppa di Spagna, e la [[Coppa delle Coppe]]. Il [[1997/98]] segna il suo debutto nella [[Champions League]] (5 presenze), ma, nonostante la conquista dello [[Scudetto]] (18 presenze) e della Coppa di Spagna, non è autore di una stagione convincente.


Nel [[1998]] la Lazio lo acquista, insieme a [[De La Peña Lopez Ivan|De La Peña]]. Il debutto con i biancocelesti avviene il [[29 agosto]] nella vittoriosa partita di [[Sabato 29 agosto 1998 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 1-2|Supercoppa italiana contro la Juventus]], mentre l'esordio in campionato è del [[13 settembre]] nella [[Domenica 13 settembre 1998 - Piacenza, stadio Leonardo Garilli - Piacenza-Lazio 1-1|trasferta di Piacenza pareggiata 1-1]]. In Campionato disputa 22 partite segnando 2 gol nelle primissime giornate (nella [[Domenica 27 settembre 1998 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 2-2|III° giornata a Perugia]] e nella [[Domenica 4 ottobre 1998 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cagliari 2-0|IV° in casa contro il Cagliari]]). Il [[19 maggio]] [[1999]] gioca uno scampolo di partita nella vittoriosa [[Mercoledì 19 maggio 1999 - Birmingham, Villa Park - RCD Mallorca-Lazio 1-2| finale di Coppa delle Coppe]].
L'esordio nel campionato portoghese avviene, a 19 anni, nel corso della stagione [[1987/88]] (1 presenza, 0 reti). Per il Porto è una stagione d'oro che si conclude con la vittoria del campionato e della coppa portoghese.
Nel [[1999/00]] vince lo [[Scudetto]] (14 presenze) e la [[Coppa Italia]] (5 presenze). Inoltre colleziona 7 presenze in [[Champions League]]. La stagione successiva disputa 18 partite in [[Serie A]] e 8 in [[Champions League]]. La stagione è macchiata da un episodio. Il [[4 aprile]] 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita [[Domenica 28 gennaio 2001 - Firenze - Fiorentina-Lazio 1-4|Fiorentina-Lazio del 28 gennaio]], Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il [[20 luglio]] gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire. Il [[2001/02]] inizia con una buona notizia. Il [[6 settembre]] 2001 la commissione di appello federale riduce la squalifica da 10 a 4 mesi (a decorrere dal 27 aprile 2001), dunque Fernando Couto può scendere in campo nella [[Sabato 8 settembre 2001 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 0-0|II giornata di campionato a Perugia]]. Disputa 29 presenze (1 gol) in Campionato, 4 presenze (1 gol) in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia. Nel [[2002/03]], gioca 15 partite di campionato, 4 in Coppa Italia e tutte le 12 partite di Coppa UEFA, dove ha modo di segnare 1 gol negli [[Mercoledì 5 marzo 2003 - Cracovia, stadio GTS Wisla - Wisła Kraków-Lazio 1-2|ottavi di finale]].
Il [[2003/04]] è la stagione dell'ultimo trofeo della sua carriera, la [[Coppa Italia]]. Complessivamente disputa 23 partite di campionato (3 gol), 3 di [[Champions League]] ed infine 4 in Coppa Italia arricchite da un gol preziosissimo, nella [[Giovedì 5 febbraio 2004 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Milan-Lazio 1-2|semifinale d'andata contro il Milan]] che consente alla Lazio di sbancare Milano dopo 14 anni di astinenza. Termina la stagione in scadenza di contratto e quindi libero di accordarsi con chiunque. Dopo molti anni trascorsi in biancoceleste vincendo moltissime competizioni, la società è adesso in una profonda crisi economica. Couto accetta una notevole riduzione dell'ingaggio e si accorda per un contratto di un anno ([[2004/05]]). Dopo pochissimi giorni è già in campo [[Sabato 21 agosto 2004 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Milan-Lazio 3-0|nella finale per la Supercoppa italiana contro il Milan]]. In seguito alla cessione di [[Favalli Giuseppe|Favalli]] gli viene assegnata la fascia di capitano dall'allenatore [[Caso Domenico|Mimmo Caso]]. Chiude la sua carriera alla Lazio disputando 24 partite di campionato e 3 di Coppa UEFA. Anche nella sua ultima stagione lascia lo zampino, segnando tre gol in campionato. Nella sua carriera ha giocato 110 partite nella squadra nazionale del suo Paese.
Il [[5 dicembre]] 2004 in un'intervista il presidente [[Lotito Claudio|Lotito]] dice: ''Chi si é dimostrato un vero uomo è stato Couto: é passato da 4 miliardi netti a 450mila euro''. Il [[10 aprile]] 2005 in occasione della vittoria sul Livorno Couto dice: ''Dedichiamo il successo sul Livorno a [[Lotito Claudio|Lotito]], che sta lavorando duramente per salvare la società.'' Con la Lazio colleziona 145 presenze e 9 reti in [[Campionato]]. Dal [[2005/06]] al [[2007/08]] è ritornato al [[Parma]], dove ha giocato 63 partite e segnato 2 gol prima di dare l'addio al calcio giocato.


Dirigente della Federazione portoghese, diventa direttore sportivo dello Sporting Braga. Nel giugno [[2012]] diventa vice-allenatore dello Sporting Braga. In seguito, pur mutando il suo ruolo, resta nel settore tecnico della squadra lusitana.
Nei due anni seguenti è ceduto in prestito; prima al Futebol Clube de Famalicão poi al Associação Académica de Coimbra. Nel [[1989]], quando milta nel Famalicão, partecipa ai Campionati mondiali Under 20 in Arabia dove il Portogallo diventa Campione del mondo.


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Nel [[1990/91]] rientra al Porto da titolare, disputando 25 presenze con 3 gol. A differenza della prima esperienza, contribuisce attivamente alla conquista della Coppa di Portogallo e della Supercoppa portoghese, tanto da meritare la prima convocazione nella Nazionale.

L'anno successivo (32 presenze, 2 gol) può festeggiare lo scudetto, subito bissato nel [[1992/93]] insieme alla Supercoppa portoghese. Couto colleziona 26 presenze e segna 4 reti, non poche per un difensore che fa della grinta e del temperamento il suo cavallo di battaglia.

L'ultima stagione nel Porto ([[1993/94]]) è caratterizzata dalla conquista della Coppa di Portogallo. In campionato disputa 23 incontri (1 gol).

Nell'estate del [[1994]] viene acquistato dal [[Parma]]. L'esordio nel campionato italiano avviene il [[4 settembre]] 1994 nella partita Parma-Cremonese terminata 2-0. Il gol che sblocca l'incontro è realizzato proprio da Couto. Il pubblico italiano apprezza le sue proiezioni offensive e nella prima stagione "italiana" Couto segna 4 gol disputando 27 partite. Tipica la sua esultanza dopo ogni rete realizzata: un salto mortale in avanti da fermo con le mani sulla nuca. Al primo anno con i ducali conquista il primo titolo internazionale, la [[Coppa UEFA]].

Dopo un anno non particolarmente fortunato ([[1995/96]] 12 presenze), è acquistato dal Barcellona. Con i catalani resta 2 stagioni.

Nel [[1996/97]] colleziona 26 presenze in campionato e 4 (1 gol) in [[Coppa delle Coppe]]. Vince Coppa e Supercoppa di Spagna, e la [[Coppa delle Coppe]].

Il [[1997/98]] segna il suo debutto nella [[Champions League]] (5 presenze), ma, nonostante la conquista dello Scudetto (18 presenze) e della Coppa di Spagna, non è autore di una stagione convincente.

Nel [[1998]] la Lazio lo acquista, insieme a [[De La Peña Lopez Ivan|De La Pena]]. Il debutto con i biancocelesti avviene il [[29 agosto]] nella vittoriosa partita di [[Sabato 29 agosto 1998 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 1-2|Supercoppa italiana contro la Juventus]], mentre l'esordio in campionato è del [[13 settembre]] nella [[Domenica 13 settembre 1998 - Piacenza, stadio Leonardo Garilli - Piacenza-Lazio 1-1|trasferta di Piacenza pareggiata 1-1]]. In Campionato disputa 22 partite segnando 2 gol nelle primissime giornate (nella [[Domenica 27 settembre 1998 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 2-2|III° giornata a Perugia]] e nella [[Domenica 4 ottobre 1998 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cagliari 2-0|IV° in casa contro il Cagliari]]). Il [[19 maggio]] [[1999]] gioca uno scampolo di partita nella vittoriosa [[Mercoledì 19 maggio 1999 - Birmingham, Villa Park - RCD Mallorca-Lazio 1-2| finale di Coppa delle Coppe]].

Nel [[1999/00]] vince lo [[Scudetto]] (14 presenze) e la [[Coppa Italia]] (5 presenze). Inoltre colleziona 7 presenze in [[Champions League]].

La stagione successiva disputa 18 partite in [[Serie A]] e 8 in [[Champions League]]. La stagione è macchiata da un episodio. Il [[4 aprile]] 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita [[Domenica 28 gennaio 2001 - Firenze - Fiorentina-Lazio 1-4|Fiorentina-Lazio del 28 gennaio]], Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il [[20 luglio]] gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire.

Il [[2001/02]] inizia con una buona notizia. Il [[6 settembre]] 2001 la commissione di appello federale riduce la squalifica da 10 a 4 mesi (a decorrere dal 27 aprile 2001), dunque Fernando Couto può scendere in campo nella [[Sabato 8 settembre 2001 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 0-0|II° giornata di campionato a Perugia]]. Disputa 29 presenze (1 gol) in Campionato, 4 presenze (1 gol) in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia.

Nel [[2002/03]], gioca 15 partite di campionato, 4 in Coppa Italia e tutte le 12 partite di Coppa UEFA, dove ha modo di segnare 1 gol negli [[Mercoledì 5 marzo 2003 - Cracovia, stadio GTS Wisla - Wisła Kraków-Lazio 1-2|ottavi di finale]].

Il [[2003/04]] è la stagione dell'ultimo trofeo della sua carriera, la [[Coppa Italia]]. Complessivamente disputa 23 partite di campionato (3 gol), 3 di [[Champions League]] ed infine 4 in Coppa Italia arricchite da un gol preziosissimo, nella [[Giovedì 5 febbraio 2004 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Milan-Lazio 1-2|semifinale d'andata contro il Milan]] che consente alla Lazio di sbancare Milano dopo 14 anni di astinenza.
Termina la stagione in scadenza di contratto e quindi libero di accordarsi con chiunque. Dopo molti anni trascorsi in biancoceleste vincendo moltissime competizioni, la società è adesso in una profonda crisi economica. Couto accetta una notevole riduzione dell'ingaggio e si accorda per un contratto di un anno ([[2004/05]]). Dopo pochissimi giorni è già in campo [[Sabato 21 agosto 2004 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Milan-Lazio 3-0|nella finale per la Supercoppa italiana contro il Milan]]. In seguito alla cessione di [[Favalli Giuseppe|Favalli]] gli viene assegnata la fascia di capitano dall'allenatore [[Caso Domenico|Mimmo Caso]]. Chiude la sua carriera alla Lazio disputando 24 partite di campionato e 3 di Coppa UEFA. Anche nella sua ultima stagione lascia lo zampino, segnando tre gol in campionato.

Il [[5 dicembre]] 2004 in un'intervista il presidente [[Lotito Claudio|Lotito]] dice: ''Chi si é dimostrato un vero uomo é stato Couto: é passato da 4 miliardi netti a 450mila euro''. Il [[10 aprile]] 2005 in occasione della vittoria sul Livorno Couto dice: ''Dedichiamo il successo sul Livorno a [[Lotito Claudio|Lotito]], che sta lavorando duramente per salvare la società.''

Con la Lazio colleziona 145 presenze e 9 goals in [[Campionato]].

Dal [[2005/06]] al [[2007/08]] è ritornato al [[Parma]], dove ha giocato 63 partite e segnato 2 gol prima di dare l'addio al calcio giocato.
Dirigente della Federazione portoghese, diventa direttore sportivo dello Sporting Braga.
Nel giugno [[2011]] diventa l'allenatore dello Sporting Braga.


== '''Palmares''' ==
== '''Palmares''' ==
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* 1 [[File:Coppa.png|15px]] [[Trofeo di Amsterdam]] [[1999]]
* 1 [[File:Coppa.png|15px]] [[Trofeo di Amsterdam]] [[1999]]


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[[Categoria:Calciatori|Fernando Couto, (Couto Silva Fernando Manuel)]]
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File:F.Couto ee.jpg|thumb|right|300px|Ruvido e deciso: efficace <br> Foto Getty Images
Immagine:Couto2000CoppaItalia.jpg|Vince Coppa Italia e Scudetto
File:F.Couto vv.jpg|Couto le prende... <br> Foto Getty Images
File:F.Couto uu.jpg|... ma soprattutto le dà! <br> Foto Getty Images
Immagine:Couto.jpg|Estate 2000
Immagine:CoutoChampions2000-01.jpg|In Champions League
Immagine:Fernandocouto2004-05.jpg|Ultima stagione nella Lazio
Immagine:Couto2004-05.jpg|Capitano dopo l'esclusione di Negro
File:cou.jpg|Fernando Couto nel 2019
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Fernando Couto
Foto Getty Images

Difensore, nato a Espinho (Portogallo) il 2 agosto 1969.

Muove i primi passi nel mondo del calcio militando nelle formazioni giovanili dello Sporting de Espinho e nel Lusitânia de Lourosa. Successivamente si trasferisce nelle giovanili del Porto. Il 26 novembre 1986 fa il suo esordio nella nazionale under 18 contro la Francia. L'esordio nel campionato portoghese avviene, a 19 anni, nel corso della stagione 1987/88 (1 presenza, 0 reti). Per il Porto è una stagione d'oro che si conclude con la vittoria del campionato e della coppa portoghese. Nei due anni seguenti è ceduto in prestito; prima al Futebol Clube de Famalicão poi al Associação Académica de Coimbra. Nel 1989, quando milita nel Famalicão, partecipa ai Campionati mondiali Under 20 in Arabia dove il Portogallo diventa Campione del mondo. Nel 1990/91 rientra al Porto da titolare, disputando 25 presenze con 3 gol. A differenza della prima esperienza, contribuisce attivamente alla conquista della Coppa di Portogallo e della Supercoppa portoghese, tanto da meritare la prima convocazione nella Nazionale. L'anno successivo (32 presenze, 2 gol) può festeggiare lo scudetto, subito bissato nel 1992/93 insieme alla Supercoppa portoghese. Couto colleziona 26 presenze e segna 4 reti, non poche per un difensore che fa della grinta e del temperamento il suo cavallo di battaglia. L'ultima stagione nel Porto (1993/94) è caratterizzata dalla conquista della Coppa di Portogallo. In campionato disputa 23 incontri (1 gol). Nell'estate del 1994 viene acquistato dal Parma. L'esordio nel campionato italiano avviene il 4 settembre 1994 nella partita Parma-Cremonese terminata 2-0. Il gol che sblocca l'incontro è realizzato proprio da Couto. Il pubblico italiano apprezza le sue proiezioni offensive e nella prima stagione "italiana" Couto segna 4 gol disputando 27 partite. Tipica la sua esultanza dopo ogni rete realizzata: un salto mortale in avanti da fermo con le mani sulla nuca. Al primo anno con i ducali conquista il primo titolo internazionale, la Coppa UEFA. Dopo un anno non particolarmente fortunato (1995/96 12 presenze), è acquistato dal Barcellona. Con i catalani resta 2 stagioni. Nel 1996/97 colleziona 26 presenze in campionato e 4 (1 gol) in Coppa delle Coppe. Vince Coppa e Supercoppa di Spagna, e la Coppa delle Coppe. Il 1997/98 segna il suo debutto nella Coppa dei Campioni - Champions League (5 presenze), ma, nonostante la conquista dello Scudetto (18 presenze) e della Coppa di Spagna, non è autore di una stagione convincente.

Nel 1998 la Lazio lo acquista, insieme a De La Peña. Il debutto con i biancocelesti avviene il 29 agosto nella vittoriosa partita di Supercoppa italiana contro la Juventus, mentre l'esordio in campionato è del 13 settembre nella trasferta di Piacenza pareggiata 1-1. In Campionato disputa 22 partite segnando 2 gol nelle primissime giornate (nella III° giornata a Perugia e nella IV° in casa contro il Cagliari). Il 19 maggio 1999 gioca uno scampolo di partita nella vittoriosa finale di Coppa delle Coppe. Nel 1999/00 vince lo Scudetto (14 presenze) e la Coppa Italia (5 presenze). Inoltre colleziona 7 presenze in Coppa dei Campioni - Champions League. La stagione successiva disputa 18 partite in Serie A e 8 in Coppa dei Campioni - Champions League. La stagione è macchiata da un episodio. Il 4 aprile 2001 viene reso noto che in occasione dei controlli antidoping relativi alla partita Fiorentina-Lazio del 28 gennaio, Couto è stato trovato positivo al nandrolone. Il 21 aprile le controanalisi confermano la presenza di norandrosterone e noreticolanolone per il portoghese. La commissione disciplinare procede alla sospensione cautelare del calciatore e il 20 luglio gli infligge una squalifica di 10 mesi più un'ammenda di 100 milioni di lire. Il 2001/02 inizia con una buona notizia. Il 6 settembre 2001 la commissione di appello federale riduce la squalifica da 10 a 4 mesi (a decorrere dal 27 aprile 2001), dunque Fernando Couto può scendere in campo nella II giornata di campionato a Perugia. Disputa 29 presenze (1 gol) in Campionato, 4 presenze (1 gol) in Champions League e 2 presenze in Coppa Italia. Nel 2002/03, gioca 15 partite di campionato, 4 in Coppa Italia e tutte le 12 partite di Coppa UEFA, dove ha modo di segnare 1 gol negli ottavi di finale. Il 2003/04 è la stagione dell'ultimo trofeo della sua carriera, la Coppa Italia. Complessivamente disputa 23 partite di campionato (3 gol), 3 di Coppa dei Campioni - Champions League ed infine 4 in Coppa Italia arricchite da un gol preziosissimo, nella semifinale d'andata contro il Milan che consente alla Lazio di sbancare Milano dopo 14 anni di astinenza. Termina la stagione in scadenza di contratto e quindi libero di accordarsi con chiunque. Dopo molti anni trascorsi in biancoceleste vincendo moltissime competizioni, la società è adesso in una profonda crisi economica. Couto accetta una notevole riduzione dell'ingaggio e si accorda per un contratto di un anno (2004/05). Dopo pochissimi giorni è già in campo nella finale per la Supercoppa italiana contro il Milan. In seguito alla cessione di Favalli gli viene assegnata la fascia di capitano dall'allenatore Mimmo Caso. Chiude la sua carriera alla Lazio disputando 24 partite di campionato e 3 di Coppa UEFA. Anche nella sua ultima stagione lascia lo zampino, segnando tre gol in campionato. Nella sua carriera ha giocato 110 partite nella squadra nazionale del suo Paese. Il 5 dicembre 2004 in un'intervista il presidente Lotito dice: Chi si é dimostrato un vero uomo è stato Couto: é passato da 4 miliardi netti a 450mila euro. Il 10 aprile 2005 in occasione della vittoria sul Livorno Couto dice: Dedichiamo il successo sul Livorno a Lotito, che sta lavorando duramente per salvare la società. Con la Lazio colleziona 145 presenze e 9 reti in Campionato. Dal 2005/06 al 2007/08 è ritornato al Parma, dove ha giocato 63 partite e segnato 2 gol prima di dare l'addio al calcio giocato.

Dirigente della Federazione portoghese, diventa direttore sportivo dello Sporting Braga. Nel giugno 2012 diventa vice-allenatore dello Sporting Braga. In seguito, pur mutando il suo ruolo, resta nel settore tecnico della squadra lusitana.



Palmares

  • 1 World Youth Championship (in Riyadh, Saudi Arabia, in 1989)
  • 3 Portuguese First Division Championships (for FC Porto in 87/88, 91/92 and 92/93)
  • 3 Portuguese Cups (for FC Porto in 87/88, 90/91 and 93/94)
  • 2 Cândido de Oliveira Supercups (for FC Porto in 90/91 and 92/93)
  • 1 Liga (Barcelona nel 1997/98)
  • 2 Coppa di Spagna (Barcelona nel 1996/97 e nel 1997/98)
  • 1 Supercoppa spagnola (Barcelona nel 1996/97)
  • 1 Scudetto (Lazio nel 1999/00)
  • 2 Coppa Italia (Lazio nel 1999/00 e nel 2003/04)
  • 1 Supercoppa Italiana (Lazio nel 1999/00)
  • 2 Coppa delle Coppe (Barcellona nel 1996/97, Lazio nel 1998/99)
  • 1 Coppa Uefa (Parma nel 1994/95)
  • 1 Trofeo di Amsterdam 1999





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