Masini Tito: differenze tra le versioni

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[[File:TitoMasini.jpg|thumb|left|180px|Tito Masini]]
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[[File:mas42.jpg|thumb|left|200px|Ivo Bitetti traccia un divertente profilo di un ormai anziano Tito Masini che assiste ad una partita di pallanuoto della Lazio nel 1942. L'articolo si trova sul giornale ufficiale della S.S. Lazio "Forza Lazio"]]
[[File:masinixx.jpg|thumb|right|180px|Tito Masini di profilo nel 1942]]
[[File:masini41.jpg|thumb|left|200px|Tito Masini nell'autunno del 1941]]
Tito Masini, detto "er Pizzarda", nato a Roma il [[24 marzo]] [[1876]] in Via della Frezza 1, dal fiorentino Girolamo (1840-1885), scultore di chiarissima fama, con studio in Via Flaminia, autore tra le tante della statua di Cola di Rienzo adiacente alla cordonata del Campidoglio e quella di Fabiola conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e dalla veneziana Regina Paccagnella, è deceduto a Roma il [[10 febbraio]] [[1966]] nella sua abitazione di Via Roberto Alessandri n.122. Nel [[1906]] si era unito in matrimonio con Marianna Masini e la nuova famiglia si stabilì in via Leone IV n. 98. Nel [[1913]] perse la sua primogenita Ada di soli 6 anni.
[[File:masinixx.jpg|thumb|left|200px|Tito Masini di profilo nel 1942]]


Tito Masini, detto "er Pizzarda", nato a Roma il [[24 marzo]] [[1876]] in Via della Frezza 1, dal fiorentino Girolamo (1840-1885), scultore di chiarissima fama, con studio in Via Flaminia, autore tra le tante della statua di Cola di Rienzo adiacente alla cordonata del Campidoglio e quella di Fabiola conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e dalla veneziana Regina Paccagnella, è deceduto a Roma il [[10 febbraio]] [[1966]] nella sua abitazione di Via Roberto Alessandri n.122. Nel [[1906]] si era unito in matrimonio con Marianna Masini e la nuova famiglia si stabilì in via Leone IV n. 98. Per Tito fu uno spostamento di pochi metri in quanto fino ad allora abitava nell'adiacente via Andrea Doria. Nel [[1913]] perse la sua primogenita Ada di soli 6 anni. E' stato un impiegato statale e svolgeva l'incarico di segretario della Commissione di 1^ istanza delle imposte dirette.
Nella celebre foto scattata a [[Piazza d'Armi]] nel [[1904]] vi sono quasi tutti i soci fondatori della S.S. Lazio; non c'è [[Bigiarelli Luigi|Bigiarelli]], già partito per Bruxelles, ma sono presenti [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Baccani Guido|Baccani]], [[Valle Giuseppe|Valle]] e, ultimo a destra in piedi, un giovane molto alto che è Tito Masini. Egli è uno dei primi che ha gareggiato con i colori biancocelesti sin dal febbraio [[1900]]. Masini era un podista di valore ma, quando [[Seghettini Bruto|Seghettini]] portò il primo pallone a Roma, si trasformò progressivamente in calciatore e non ci fu formazione che non lo vide schierato in campo. Inoltre questo spilungone (era alto 1,90 cm) aveva l'incarico di scoprire nuovi talenti e, fra i tanti, fece tesserare per la Lazio un sedicenne robusto e orgoglioso di nome [[Bitetti Olindo|Olindo Bitetti]]. La prima partita di calcio (mai fino ad allora giocata a Roma), [[Domenica 15 maggio 1904 - Roma, Piazza d'Armi - Lazio-Virtus 3-0|la famosa partita]] Lazio-[[Virtus]] sul campo di [[Piazza d'Armi]], vide Tito giostrare in campo nel ruolo di difensore. Il primo presidente della Lazio, [[Pedercini Giuseppe|Giuseppe Pedercini]], che nel [[1902]] promosse la prima riunione di consiglio della Società, aveva inserito di diritto tra i componenti Masini insieme ad [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Baccani Guido|Baccani]] e [[Bitetti Olindo|Bitetti]]. Masini, che fu anche Segretario Generale della Lazio nel [[1902]] e nel [[1903]], era uno sportivo a 360° e approfittando della presenza a Roma di alcuni famosi nuotatori inglesi, capitanati dal famoso Billington, apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto e introdusse, tra i primi, questa disciplina a Roma insieme a [[Bitetti Olindo|Bitetti]], [[Tofini Romeo|Tofini]], [[Ottier Guido|Ottier]], [[Forlivesi Remo|Forlivesi]] e [[Mestorino Tullio|Mestorino]] e il campo di allenamento fu quello della piscina delle Acque Albule, proprio sotto Tivoli.


Nella celebre foto scattata a [[Piazza d'Armi]] nel [[1904]] vi sono quasi tutti i soci fondatori della S.S. Lazio; non c'è [[Bigiarelli Luigi|Bigiarelli]], già partito per Bruxelles, ma sono presenti [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Baccani Guido|Baccani]], [[Valle Giuseppe|Valle]] e, ultimo a destra in piedi, un giovane molto alto che è Tito Masini. Egli è uno dei primi che ha gareggiato con i colori biancocelesti sin dal febbraio [[1900]]. Masini era un podista di valore ma, quando [[Seghettini Bruto|Seghettini]] portò il primo pallone a Roma, si trasformò progressivamente in calciatore e non ci fu formazione che non lo vide schierato in campo. Inoltre questo spilungone (era alto 1,90 cm) aveva l'incarico di scoprire nuovi talenti e, fra i tanti, fece tesserare per la Lazio un sedicenne robusto e orgoglioso di nome [[Bitetti Olindo|Olindo Bitetti]]. La prima partita di calcio (mai fino ad allora giocata a Roma), [[Domenica 15 maggio 1904 - Roma, Piazza d'Armi - Lazio-Virtus 3-0|la famosa partita]] Lazio-[[Virtus]] sul campo di [[Piazza d'Armi]], vide Tito giostrare in campo nel ruolo di difensore. Il primo presidente della Lazio, [[Pedercini Giuseppe|Giuseppe Pedercini]], che nel [[1902]] promosse la prima riunione di consiglio della Società, aveva inserito di diritto tra i componenti Masini insieme ad [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Baccani Guido|Baccani]] e [[Bitetti Olindo|Bitetti]]. Masini, che fu anche Segretario Generale della Lazio nel [[1902]] e nel [[1903]], era uno sportivo a 360° e approfittando della presenza a Roma di alcuni famosi nuotatori inglesi, capitanati dal famoso Billington, apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto e introdusse, tra i primi, questa disciplina a Roma insieme a [[Bitetti Olindo|Bitetti]], [[Tofini Romeo|Tofini]], [[Ottier Guido|Ottier]], [[Forlivesi Remo|Forlivesi]] e [[Mestorino Tullio|Mestorino]] e il campo di allenamento fu quello della piscina delle Acque Albule, proprio sotto Tivoli. Praticò anche questo nuovo sport ma ogni volta che giocava provocava la protesta degli avversari che lo accusavano, data l'altezza, di toccare il fondo.
Nel [[1904]] fu eletto vicepresidente della S.P. Lazio. Naturalmente il primo amore di Masini, l'atletica, era sempre nel suo cuore tanto che nel [[1908]] divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA). Da quell'anno Masini, diplomato in Ragioneria, alternò l'impegno agonistico con il ruolo dirigenziale, dimostrando così le sue doti sportive ma anche le sue grandi capacità organizzative. Ed era stato proprio egli che nel [[1904]] aveva convinto l'importante dirigente sportivo [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] ad assumere la presidenza biancoceleste. Nel biennio [[1911/12]] fu anche segretario della Federazione Podistica Italiana. Nel [[1907]] vinse nel football per la seconda volta l'ambita [[Coppa Tosti]] battendo insieme ai suoi compagni l'eterna rivale Virtus per 5-0. Nel [[1908]] vinse invece la prestigiosa [[Coppa Viscogliosi-Baccelli]]. Ancora nel [[1910]] fece parte della formazione calcistica della Lazio che partecipò al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Pian piano l'attività puramente agonistica si diradò ma Tito rimase sempre come dirigente nell'ambito societario. Egli infatti ha attraversato, nelle vesti direttive, molta parte di storia laziale e sempre con immutata fede e amore per i colori biancocelesti. Nel tremendo [[1943]], sotto la presidenza [[Zenobi Remo|Zenobi]], la Società, con la città occupata dai nazisti e vista la situazione di estremo disagio che la Nazione e lo Sport stavano vivendo, decise di sciogliere il Consiglio Direttivo e affidò la propria sopravvivenza ai fondatori e ai pionieri tra cui ovviamente Tito Masini che, di fatto, divenne il rappresentante ufficiale della società con il ruolo di Commissario Straordinario. Costoro riuscirono nell'impresa di gestire la società in quegli anni turbolenti fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono compostamente tra i ranghi. Ogni [[9 gennaio]] Masini partecipava alle celebrazioni organizzate per festeggiare l'anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d'oro per gli enormi meriti acquisiti al servizio della Lazio. Nel [[1963]], per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto dal grande regista Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film "8 e 1/2".

Nel [[1904]] fu eletto vicepresidente della S.P. Lazio. Naturalmente il primo amore di Masini, l'atletica, era sempre nel suo cuore tanto che nel [[1908]] divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA) e Commissario dell'A.P.I. per le Olimpiadi di Londra insieme al consocio [[Bitetti Olindo|Olindo Bitetti]]. Da tale anno Masini, diplomato in Ragioneria, alternò l'impegno agonistico con il ruolo dirigenziale, dimostrando così le sue doti sportive ma anche le sue grandi capacità organizzative. Ed era stato proprio egli che nel [[1904]] aveva convinto l'importante dirigente sportivo [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] ad assumere la presidenza biancoceleste. Nel biennio [[1911/12]] fu anche segretario della Federazione Podistica Italiana. Nel [[1907]] vinse nel football per la seconda volta l'ambita [[Coppa Tosti]] battendo insieme ai suoi compagni l'eterna rivale Virtus per 5-0. Nel [[1908]] vinse invece la prestigiosa [[Coppa Viscogliosi-Baccelli]]. Ancora nel [[1910]] fece parte della formazione calcistica della Lazio che partecipò al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Pian piano l'attività puramente agonistica si diradò ma Tito rimase sempre come dirigente nell'ambito societario. Egli infatti ha attraversato, nelle vesti direttive, molta parte di storia laziale e sempre con immutata fede e amore per i colori biancocelesti. Anche nella vita professionale Masini si distinse per impegno e capacità. Infatti nel [[1936]] fu nominato Cavaliere in qualità di vicedirettore di Ripartizione del Governatorato di Roma. Nel tremendo [[1943]], sotto la presidenza [[Zenobi Remo|Zenobi]], la Società, con la città occupata dai nazisti e vista la situazione di estremo disagio che la Nazione e lo Sport stavano vivendo, decise di sciogliere il Consiglio Direttivo e affidò la propria sopravvivenza ai fondatori e ai pionieri tra cui ovviamente Tito Masini che, di fatto, divenne il rappresentante ufficiale della società con il ruolo di Commissario Straordinario (nomina nel maggio [[1944]]). Costoro riuscirono nell'impresa di gestire la società in quegli anni turbolenti fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono compostamente tra i ranghi. Ogni [[9 gennaio]] Masini partecipava alle celebrazioni organizzate per festeggiare l'anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d'oro per gli enormi meriti acquisiti al servizio della Lazio. Nel [[1963]], per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto dal grande regista Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film "8 e 1/2".


Tito Masini va ricordato con riconoscenza ed ammirazione dagli appassionati biancocelesti come uno dei più importanti artefici della grandezza della Società Sportiva Lazio.
Tito Masini va ricordato con riconoscenza ed ammirazione dagli appassionati biancocelesti come uno dei più importanti artefici della grandezza della Società Sportiva Lazio.
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Immagine:titusso.jpg|Tito Masini in una scena del film "8 1/2"
Immagine:titusso.jpg|Tito Masini in una scena del film "8 1/2"
file:masini_mastroianni.jpg|Tito Masini con Marcello Mastroianni
file:masini_mastroianni.jpg|Tito Masini con Marcello Mastroianni
Immagine:necrologio_masini.jpg|Alcuni necrologi apparsi sul Messaggero alla sua morte
Immagine:necrologio_masini.jpg|Alcuni necrologi apparsi su Il Messaggero alla sua morte
file:masini_morte.jpg|La notizia della morte di Tito Masini sul Corriere dello Sport
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'''Riproduciamo qui di seguito una significativa testimonianza relativa alla breve ma importante attività di attore di Tito Masini nel film di Federico Fellini "8 e mezzo". Il brano è tratto dal libro "La cartomante di Fellini" di Marina Ceratto, edito nel [[2020]] per i tipi di Baldini+Castoldi.'''

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Tito Masini
Ivo Bitetti traccia un divertente profilo di un ormai anziano Tito Masini che assiste ad una partita di pallanuoto della Lazio nel 1942. L'articolo si trova sul giornale ufficiale della S.S. Lazio "Forza Lazio"
Tito Masini nell'autunno del 1941
Tito Masini di profilo nel 1942

Tito Masini, detto "er Pizzarda", nato a Roma il 24 marzo 1876 in Via della Frezza 1, dal fiorentino Girolamo (1840-1885), scultore di chiarissima fama, con studio in Via Flaminia, autore tra le tante della statua di Cola di Rienzo adiacente alla cordonata del Campidoglio e quella di Fabiola conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e dalla veneziana Regina Paccagnella, è deceduto a Roma il 10 febbraio 1966 nella sua abitazione di Via Roberto Alessandri n.122. Nel 1906 si era unito in matrimonio con Marianna Masini e la nuova famiglia si stabilì in via Leone IV n. 98. Per Tito fu uno spostamento di pochi metri in quanto fino ad allora abitava nell'adiacente via Andrea Doria. Nel 1913 perse la sua primogenita Ada di soli 6 anni. E' stato un impiegato statale e svolgeva l'incarico di segretario della Commissione di 1^ istanza delle imposte dirette.

Nella celebre foto scattata a Piazza d'Armi nel 1904 vi sono quasi tutti i soci fondatori della S.S. Lazio; non c'è Bigiarelli, già partito per Bruxelles, ma sono presenti Ancherani, Baccani, Valle e, ultimo a destra in piedi, un giovane molto alto che è Tito Masini. Egli è uno dei primi che ha gareggiato con i colori biancocelesti sin dal febbraio 1900. Masini era un podista di valore ma, quando Seghettini portò il primo pallone a Roma, si trasformò progressivamente in calciatore e non ci fu formazione che non lo vide schierato in campo. Inoltre questo spilungone (era alto 1,90 cm) aveva l'incarico di scoprire nuovi talenti e, fra i tanti, fece tesserare per la Lazio un sedicenne robusto e orgoglioso di nome Olindo Bitetti. La prima partita di calcio (mai fino ad allora giocata a Roma), la famosa partita Lazio-Virtus sul campo di Piazza d'Armi, vide Tito giostrare in campo nel ruolo di difensore. Il primo presidente della Lazio, Giuseppe Pedercini, che nel 1902 promosse la prima riunione di consiglio della Società, aveva inserito di diritto tra i componenti Masini insieme ad Ancherani, Baccani e Bitetti. Masini, che fu anche Segretario Generale della Lazio nel 1902 e nel 1903, era uno sportivo a 360° e approfittando della presenza a Roma di alcuni famosi nuotatori inglesi, capitanati dal famoso Billington, apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto e introdusse, tra i primi, questa disciplina a Roma insieme a Bitetti, Tofini, Ottier, Forlivesi e Mestorino e il campo di allenamento fu quello della piscina delle Acque Albule, proprio sotto Tivoli. Praticò anche questo nuovo sport ma ogni volta che giocava provocava la protesta degli avversari che lo accusavano, data l'altezza, di toccare il fondo.

Nel 1904 fu eletto vicepresidente della S.P. Lazio. Naturalmente il primo amore di Masini, l'atletica, era sempre nel suo cuore tanto che nel 1908 divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA) e Commissario dell'A.P.I. per le Olimpiadi di Londra insieme al consocio Olindo Bitetti. Da tale anno Masini, diplomato in Ragioneria, alternò l'impegno agonistico con il ruolo dirigenziale, dimostrando così le sue doti sportive ma anche le sue grandi capacità organizzative. Ed era stato proprio egli che nel 1904 aveva convinto l'importante dirigente sportivo Fortunato Ballerini ad assumere la presidenza biancoceleste. Nel biennio 1911/12 fu anche segretario della Federazione Podistica Italiana. Nel 1907 vinse nel football per la seconda volta l'ambita Coppa Tosti battendo insieme ai suoi compagni l'eterna rivale Virtus per 5-0. Nel 1908 vinse invece la prestigiosa Coppa Viscogliosi-Baccelli. Ancora nel 1910 fece parte della formazione calcistica della Lazio che partecipò al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Pian piano l'attività puramente agonistica si diradò ma Tito rimase sempre come dirigente nell'ambito societario. Egli infatti ha attraversato, nelle vesti direttive, molta parte di storia laziale e sempre con immutata fede e amore per i colori biancocelesti. Anche nella vita professionale Masini si distinse per impegno e capacità. Infatti nel 1936 fu nominato Cavaliere in qualità di vicedirettore di Ripartizione del Governatorato di Roma. Nel tremendo 1943, sotto la presidenza Zenobi, la Società, con la città occupata dai nazisti e vista la situazione di estremo disagio che la Nazione e lo Sport stavano vivendo, decise di sciogliere il Consiglio Direttivo e affidò la propria sopravvivenza ai fondatori e ai pionieri tra cui ovviamente Tito Masini che, di fatto, divenne il rappresentante ufficiale della società con il ruolo di Commissario Straordinario (nomina nel maggio 1944). Costoro riuscirono nell'impresa di gestire la società in quegli anni turbolenti fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono compostamente tra i ranghi. Ogni 9 gennaio Masini partecipava alle celebrazioni organizzate per festeggiare l'anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d'oro per gli enormi meriti acquisiti al servizio della Lazio. Nel 1963, per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto dal grande regista Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film "8 e 1/2".

Tito Masini va ricordato con riconoscenza ed ammirazione dagli appassionati biancocelesti come uno dei più importanti artefici della grandezza della Società Sportiva Lazio.





Riproduciamo qui di seguito una significativa testimonianza relativa alla breve ma importante attività di attore di Tito Masini nel film di Federico Fellini "8 e mezzo". Il brano è tratto dal libro "La cartomante di Fellini" di Marina Ceratto, edito nel 2020 per i tipi di Baldini+Castoldi.




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