Lichtsteiner Stephan: differenze tra le versioni

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Difensore, nato a Adligenswil (Svizzera), nel Cantone di Lucerna, il [[16 gennaio]] [[1984]].
Difensore, nato a Adligenswil nel Cantone di Lucerna il [[16 gennaio]] [[1984]].


Nel [[1985]] il papà di Stephan partecipa alla fondazione dell'FC Adligenswil, sperando forse che i gol del figlio avrebbero un giorno contribuito ai successi della squadra locale.
Alto m. 1,81, ha un peso forma di kg 72. Acquistato dalla Lazio nella stagione [[2008/09]] per 1,8 milioni di euro con un contratto che scadrà nel 2013. Ha iniziato la carriera nel Grasshoppers di Zurigo nel [[2001]] e nella stagione [[2002/03]] ha vinto il [[Campionato|campionato]].
L'amore di Lichtsteiner per il calcio del resto emerge subito: nel [[1996]], a dodici anni, il ragazzo è già nel settore giovanile del Lucerna. Il [[12 ottobre]] [[1999]] esordisce con la nazionale U15 contro la Francia a Bry-sur-Marne. Il piccolo calciatore capisce di poter diventare professionista. Il passaggio al Grasshoppers, società rinomata per l'ottimo lavoro con i giovani, contribuisce alla formazione del difensore. I genitori acconsentono al trasferimento a Zurigo a patto che il figlio continui a studiare. Per un periodo, Lichtsteiner si divide infatti tra il campo da gioco e l'apprendistato commerciale presso gli uffici di una nota società finanziaria. Stephan tiene duro senza lamentarsi: ''"La vita non si esaurisce nello sport d'élite, non voglio precludermi nessuna possibilità. Basta un attimo e un infortunio ti distrugge tutti i sogni". '' "Licht" inizia a fare sul serio col Grasshoppers, esordendo nel massimo campionato elvetico nel [[2001]]. Nella stagione [[2002/03]] vince il titolo nazionale. Due anni dopo è ceduto al Lille in Francia e alla prima stagione contribuisce al raggiungimento del terzo posto finale. Al termine del torneo disputato con il Lille, il giovane terzino destro è inserito dalla stampa sportiva nell'undici ideale del [[Campionato|campionato]]. La Lazio lo acquista per 1,8 milioni di euro nell'estate del [[2008]], facendo siglare al ragazzo un contratto sino al [[2013]]. Lichtsteiner segna la sua prima rete in Italia nel [[Derby|derby]] di ritorno della stagione [[2008/09]], [[Sabato 11 aprile 2009 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 4-2|vinto dalla Lazio]] per 4-2. Solleva subito una Coppa Italia, in finale contro la Sampdoria, e si aggiudica anche la successiva Supercoppa Italiana. Lo "svizzerotto" entra presto nel cuore dei tifosi laziali, sedotti dallo spirito combattivo e generoso del ragazzo. A Roma Stephan è ribattezzato "Forrest Gump" - l'eroe instancabile interpretato da Tom Hanks nel film premio Oscar - per l'inesauribile propensione alla corsa. Dopo tre ottime stagioni in maglia biancoceleste, Lichtsteiner passa quindi alla [[Juventus]]. Saluta la Lazio dopo 100 presenze e 3 reti in campionato. A Torino diviene presto un pupillo del tecnico Antonio Conte: vince subito lo Scudetto da protagonista. Nel corso della sua esperienza bianconera, Stephan conquisterà altri sei titoli oltre a svariate coppe nazionali. Anche il nuovo allenatore della Juve, Massimiliano Allegri, fa dello svizzero un punto fermo della sua formazione. Lichtsteiner lascia l'Italia nel [[2018]] per chiudere la carriera in Germania con l'Augsburg nel [[2020]], dopo una breve e sfortunata esperienza in Premier League con la maglia dell'[[Arsenal]].


Lichtsteiner (m. 1,81, per kg 72) esordisce con la Svizzera contro il Brasile il [[15 novembre]] [[2006]]: si conferma pilastro degli elvetici per oltre un decennio, partecipando da protagonista ai maggiori tornei internazionali. Esterno di difesa dalle spiccate doti offensive, ma abile anche in fase di copertura grazie ai dettami tattici acquisiti in Italia, Stephan è stato per anni uno dei migliori calciatori della Serie A. Dopo l'addio alla Lazio, alcune sue dichiarazioni polemiche (e qualche esultanza eccessiva da avversario...) lo hanno reso inviso a gran parte della tifoseria. Nel corso del tempo, il ragazzo ha comunque rivisto le proprie posizioni, manifestando affetto e gratitudine nei confronti della piazza che lo ha lanciato ai massimi livelli. Molto attivo nel sociale, "Licht" lega spesso il proprio nome ad attività umanitarie.
Nel [[2005]] viene ceduto al Lilla. Alla prima stagione con i francesi contribuisce al raggiungimento del terzo posto finale in [[Campionato|campionato]]. E' attualmente nazionale svizzero dove ha fatto tutta la trafila nelle giovanili. E' stato inoltre convocato nei Campionati Europei [[2008]] svolti in Svizzera ed Austria. Alla fine della stagione disputata con il Lilla è stato inserito dalla stampa sportiva nell'undici ideale del [[Campionato|campionato]] francese. Segna la sua prima rete in [[Campionato|campionato]] nel [[Derby|derby]] di ritorno della stagione [[2008/09]], [[Sabato 11 aprile 2009 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 4-2|vinto dalla Lazio]] per 4-2.
Nell'estate [[2010]] partecipa ai [[XIX^ Coppa del Mondo Sudafrica 2010|mondiali in Sud Africa]] con la Svizzera collezionando 3 presenze ad ottimo livello.


In nazionale, come nella Lazio, è il numero 2, ma non nel cuore dei tifosi, conquistati dallo spirito combattivo e generoso di questo ragazzo della Svizzera centrale. A Roma l'hanno adottato con il nome di "Forrest Gump", l'eroe instancabile interpretato da Tom Hanks nel film premio Oscar.

In questi ultimi anni, Stephan Lichtsteiner si è conquistato un posto fra le stelle del calcio. Ma è riuscito a rimanere se stesso, modesto e disponibile, con gli stessi gusti semplici come il tè freddo o le lasagne. Mentre la casa dei suoi sogni, con tutto quello che serve per abitare con la famiglia, se la immagina sul Lago dei Quattro Cantoni.

In quest'area centrale della Svizzera ha iniziato a tracciare il percorso della sua carriera, un cerchio che ha intenzione di completare e chiudere di nuovo qui. Nel [[1985]], il papà di Stephan fu uno dei fondatori dell'FC Adligenswil, e forse sperava che i gol del figlio avrebbero un giorno contribuito al successo della squadra, chissà, magari fino alla promozione in Terza lega. L'amore di Stephan per il calcio fu subito evidente: nel 1996, a dodici anni, il ragazzo faceva già parte del Lucerna. Un amore apertamente dichiarato il 12 ottobre 1999, data del suo esordio nella nazionale U15 contro la Francia a Bry-sur-Marne. Lichtsteiner voleva diventare calciatore professionista. Una speranza rafforzata dalle prime vittorie con la nazionale, ottenute in pratica a casa sua, a Meggen e Willisau ad aprile 2000 contro l'Ungheria.
Il passaggio al Grasshoppers, in una delle migliori sezioni giovanili d'Europa, contribuirono notevolmente alla formazione calcistica del difensore. I genitori acconsentirono al trasferimento a Zurigo solo con la certezza che la formazione extracalcistica del figlio non ne avrebbe risentito. E questo grazie all'apprendistato commerciale presso il Credit Suisse, che gli permetteva di frequentare anche i sei o sette allenamenti settimanali con la squadra di calcio, a condizione che non ne soffrissero i risultati in ufficio. Stephan Lichtsteiner teneva duro senza lamentarsi, e già a febbraio 2002 aveva dichiarato: "La vita non si esaurisce nello sport d'élite, non voglio precludermi nessuna possibilità. Basta un attimo e un infortunio ti distrugge tutti i sogni".

Lichtsteiner è forza della natura e possiede una ferrea volontà di sfruttare a fondo il proprio potenziale, di sfidare i propri limiti. Un agnellino che in campo diventa una tigre, il suo animale preferito, con il pericolo che l'aggressività non sufficientemente controllata prenda il sopravvento, come qualche volta gli è accaduto. Ma Stephan ha avuto la costanza di correggere i propri difetti con determinazione e di imparare a dominare l'impulsività senza perdere la carica agonistica. A ciò hanno contribuito una serie di sedute con l'aiuto di uno psicologo e di un motivatore personale.
Stephan ha esordito nella Nazionale maggiore elvetica contro il Brasile il [[15 novembre]] [[2006]] e ne è diventato un punto fermo. Con il Grasshoppers ha vinto il campionato nel [[2003]]. Nel 2007/08, dopo il passaggio al Lille in Francia, è stato eletto miglior difensore della Ligue.


Ambasciatore di SolidarMed
"Sud" per Stephan significa anche pensare agli aspetti meno fortunati della vita. Come ambasciatore dell'organizzazione umanitaria SolidarMed, la scorsa estate ha visitato Chiure, in Mozambico, giocando a pallone sulla sabbia del villaggio per portare un po' di coraggio in mezzo a miseria e malattie.
Finora ha disputato due stagioni in maglia biancoceleste e ha
collezionato 66 presenze e 3 reti in [[Campionato]] (aggiornato a maggio [[2010]]).

[http://www.stephan-lichtsteiner.com/ Sito Internet]


== Palmares ==
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== Rassegna stampa ==
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File:Licht Svizz.jpg|Stephan Lichtsteiner capitano della Svizzera
Immagine:Lichtsteiner Stephan.jpg|thumb|left|150px|Sempre con la nazionale
File:Licht Lazio2.jpg|Prima...
File:Licht Lazio.jpg|... e ultima stagione alla Lazio
File:Licht Juve.jpg|Campione d'Italia con la Juventus
File:Arsenal Licht.jpg|A fine carriera con l'Arsenal
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Immagine:09set2009CdsLichtsteiner.jpg|Il Corriere dello Sport del 9 settembre 2009
Immagine:09set2009CdsLichtsteiner.jpg|Il Corriere dello Sport del 9 settembre 2009
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Versione attuale delle 00:37, 16 gen 2024

Stephan Lichtsteiner

Difensore, nato a Adligenswil nel Cantone di Lucerna il 16 gennaio 1984.

Nel 1985 il papà di Stephan partecipa alla fondazione dell'FC Adligenswil, sperando forse che i gol del figlio avrebbero un giorno contribuito ai successi della squadra locale. L'amore di Lichtsteiner per il calcio del resto emerge subito: nel 1996, a dodici anni, il ragazzo è già nel settore giovanile del Lucerna. Il 12 ottobre 1999 esordisce con la nazionale U15 contro la Francia a Bry-sur-Marne. Il piccolo calciatore capisce di poter diventare professionista. Il passaggio al Grasshoppers, società rinomata per l'ottimo lavoro con i giovani, contribuisce alla formazione del difensore. I genitori acconsentono al trasferimento a Zurigo a patto che il figlio continui a studiare. Per un periodo, Lichtsteiner si divide infatti tra il campo da gioco e l'apprendistato commerciale presso gli uffici di una nota società finanziaria. Stephan tiene duro senza lamentarsi: "La vita non si esaurisce nello sport d'élite, non voglio precludermi nessuna possibilità. Basta un attimo e un infortunio ti distrugge tutti i sogni". "Licht" inizia a fare sul serio col Grasshoppers, esordendo nel massimo campionato elvetico nel 2001. Nella stagione 2002/03 vince il titolo nazionale. Due anni dopo è ceduto al Lille in Francia e alla prima stagione contribuisce al raggiungimento del terzo posto finale. Al termine del torneo disputato con il Lille, il giovane terzino destro è inserito dalla stampa sportiva nell'undici ideale del campionato. La Lazio lo acquista per 1,8 milioni di euro nell'estate del 2008, facendo siglare al ragazzo un contratto sino al 2013. Lichtsteiner segna la sua prima rete in Italia nel derby di ritorno della stagione 2008/09, vinto dalla Lazio per 4-2. Solleva subito una Coppa Italia, in finale contro la Sampdoria, e si aggiudica anche la successiva Supercoppa Italiana. Lo "svizzerotto" entra presto nel cuore dei tifosi laziali, sedotti dallo spirito combattivo e generoso del ragazzo. A Roma Stephan è ribattezzato "Forrest Gump" - l'eroe instancabile interpretato da Tom Hanks nel film premio Oscar - per l'inesauribile propensione alla corsa. Dopo tre ottime stagioni in maglia biancoceleste, Lichtsteiner passa quindi alla Juventus. Saluta la Lazio dopo 100 presenze e 3 reti in campionato. A Torino diviene presto un pupillo del tecnico Antonio Conte: vince subito lo Scudetto da protagonista. Nel corso della sua esperienza bianconera, Stephan conquisterà altri sei titoli oltre a svariate coppe nazionali. Anche il nuovo allenatore della Juve, Massimiliano Allegri, fa dello svizzero un punto fermo della sua formazione. Lichtsteiner lascia l'Italia nel 2018 per chiudere la carriera in Germania con l'Augsburg nel 2020, dopo una breve e sfortunata esperienza in Premier League con la maglia dell'Arsenal.

Lichtsteiner (m. 1,81, per kg 72) esordisce con la Svizzera contro il Brasile il 15 novembre 2006: si conferma pilastro degli elvetici per oltre un decennio, partecipando da protagonista ai maggiori tornei internazionali. Esterno di difesa dalle spiccate doti offensive, ma abile anche in fase di copertura grazie ai dettami tattici acquisiti in Italia, Stephan è stato per anni uno dei migliori calciatori della Serie A. Dopo l'addio alla Lazio, alcune sue dichiarazioni polemiche (e qualche esultanza eccessiva da avversario...) lo hanno reso inviso a gran parte della tifoseria. Nel corso del tempo, il ragazzo ha comunque rivisto le proprie posizioni, manifestando affetto e gratitudine nei confronti della piazza che lo ha lanciato ai massimi livelli. Molto attivo nel sociale, "Licht" lega spesso il proprio nome ad attività umanitarie.


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