Fascetti Eugenio: differenze tra le versioni

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[[File:fn.jpg|thumb|right|180px|Una rara foto: Fascetti, a destra, all'esordio assoluto da titolare con la maglia del Bologna. E' un'amichevole dell'estate 1956 tra Bologna e Sambenedettese]]
[[File:fn.jpg|thumb|left|180px|Una rara foto: Fascetti, a destra, all'esordio assoluto da titolare con la maglia del Bologna. E' un'amichevole dell'estate 1956 tra Bologna e Sambenedettese]]
[[File:f1.jpg|thumb|right|180px|Fascetti allenatore della Lazio. Da l'Archivio de "L'Unità"]]
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[[Immagine:fascetti1.jpg|thumb|180px|left|Eugenio Fascetti allenatore]]


==Biografia==
==Biografia==


Centrocampista, nato a Viareggio (LU) il [[23 ottobre]] [[1938]].
Centrocampista ed allenatore, nato a Viareggio (LU) il [[23 ottobre]] [[1938]].


===Calciatore===
===Calciatore===


Cresciuto nel [[Pisa]], viene provato dalla Lazio nel corso dell'allenamento [[Giovedì 7 giugno 1956 - Roma, Stadio Torino - Lazio Rossi-Lazio Bianchi 2-3|Lazio Rossi-Lazio Bianchi 2-3]] del [[7 giugno]] [[1956]]. Non viene acquistato e passa al Bologna. Dopo quattro stagioni in maglia rossoblu il passaggio alla [[Juventus FC|Juventus]] dove rimane però un solo anno prima di essere ceduto al [[Messina]] nel [[1961/62]]. La Lazio lo preleva dai siciliani nell'estate [[1964]]. Disputa una stagione in maglia biancoceleste per poi ritornare nella squadra peloritana. Con la Lazio colleziona 12 presenze in [[Campionato]]. In seguito gioca con Savona, Lecco e Viareggio.
Cresciuto nel [[Pisa]], viene provato dalla Lazio nel corso dell'allenamento [[Giovedì 7 giugno 1956 - Roma, Stadio Torino - Lazio Rossi-Lazio Bianchi 2-3|Lazio Rossi-Lazio Bianchi 2-3]] del [[7 giugno]] [[1956]]. Non viene acquistato e passa al [[Bologna]]. Dopo quattro stagioni in maglia rossoblu il passaggio alla [[Juventus]] dove rimane però un solo anno prima di essere ceduto al [[Messina]] nel [[1961/62]]. La Lazio lo preleva dai siciliani nell'estate [[1964]]. Disputa una stagione in maglia biancoceleste per poi ritornare nella squadra peloritana. Con la Lazio colleziona 12 presenze in [[Campionato]]. In seguito gioca con Savona, [[Lecco]] e Viareggio.


===Allenatore===
===Allenatore===


Inizia la carriera di allenatore nella Fulgorcavi di Latina. Dopo aver frequentato il supercorso di Coverciano, diventa allenatore del Varese in [[Serie B]] nel [[1978/79]]. Resterà quattro stagioni alla guida dei varesini che sfiorano la promozione in [[Serie A|A]] nel [[1981/82]], sfumata proprio nella [[Domenica 6 giugno 1982 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Varese 3-2|partita persa contro la Lazio]] per 3-2 con tripletta di [[D'Amico Vincenzo|Vincenzo D'Amico]]. Nel [[1983/84]] viene assunto dal [[Lecce]]. Al secondo anno ottiene la promozione in [[Serie A]], ma l'anno successivo retrocede non prima di aver fatto perdere lo [[Scudetto]] alla [[Roma AS|Roma]] vincendo all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] per 3 a 2.
Inizia la carriera di allenatore nella Fulgorcavi di Latina. Dopo aver frequentato il supercorso di Coverciano, diventa allenatore del [[Varese]] in [[Serie B]] nel [[1978/79]]. Resterà quattro stagioni alla guida dei varesini che sfiorano la promozione in [[Serie A|A]] nel [[1981/82]], sfumata proprio nella [[Domenica 6 giugno 1982 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Varese 3-2|partita persa contro la Lazio]] per 3-2 con tripletta di [[D'Amico Vincenzo|Vincenzo D'Amico]]. Nel [[1983/84]] viene assunto dal [[Lecce]]. Al secondo anno ottiene la promozione in [[Serie A]], ma l'anno successivo retrocede non prima di aver fatto perdere lo [[Scudetto]] alla [[Roma]] vincendo all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] per 3 a 2.


Nel [[1986]] il presidente [[Calleri Gian Marco|Gian Marco Calleri]] lo porta alla Lazio. Nonostante i 9 punti di penalizzazione, la squadra arriverà in alcuni momenti a lottare per la promozione, ma si salverà dalla retrocessione solo agli spareggi di Napoli. La promozione verrà però centrata nella stagione successiva ([[1987/88]]). A causa di incomprensioni profonde con [[Calleri Gian Marco|Calleri]] (la cessione dell'attaccante [[Monelli Paolo|Paolo Monelli]] su tutte), non viene riconfermato per il [[Campionato|campionato]] di [[Serie A]] e al suo posto viene chiamato [[Materazzi Giuseppe|Materazzi]].
Nel [[1986]] il presidente [[Calleri Gian Marco|Gian Marco Calleri]] lo porta alla Lazio. Nonostante i 9 punti di penalizzazione, la squadra arriverà in alcuni momenti a lottare per la promozione, ma si salverà dalla retrocessione solo agli spareggi di Napoli. La promozione verrà però centrata nella stagione successiva ([[1987/88]]). A causa di incomprensioni profonde con [[Calleri Gian Marco|Calleri]] (la cessione dell'attaccante [[Monelli Paolo|Paolo Monelli]] su tutte), non viene riconfermato per il [[Campionato|campionato]] di [[Serie A]] e al suo posto viene chiamato [[Materazzi Giuseppe|Giuseppe Materazzi]].
Viene successivamente chiamato prima dall'Avellino e poi dal [[Torino AC|Torino]] in [[Serie B]] con il quale ottiene la promozione. Passa poi al Verona con il quale ottiene la seconda promozione in [[Serie A]] consecutiva (premio ''Guerin d'oro'' per la serie B nella stagione [[1990/91]]). Dopo la stagione nella [[Serie A|massima serie]] con i veneti, allena per due anni la Lucchese, quindi sei anni il Bari (con una promozione in [[Serie A|A]]). Dopo un'esperienza con il [[Vicenza]] e due stagioni (la prima nella [[Serie A|massima serie]]) con il Como, decide di lasciare l'attività di allenatore. Risiede a Viareggio.
Viene successivamente chiamato prima dall'[[Avellino]] e poi dal [[Torino]] in [[Serie B]] con il quale ottiene la promozione. Passa poi al [[Verona]] con il quale ottiene la seconda promozione in [[Serie A]] consecutiva (premio ''Guerin d'oro'' per la [[serie B]] nella stagione [[1990/91]]). Dopo la stagione nella [[Serie A|massima serie]] con i veneti, allena per due anni la [[Lucchese]], quindi sei anni il [[Bari]] (con una promozione in [[Serie A|A]]). Dopo un'esperienza con il [[Vicenza]] e due stagioni (la prima nella [[Serie A|massima serie]]) con il [[Como]], decide di lasciare l'attività di allenatore. Risiede a Viareggio.


E' stato opinionista nella trasmissione "90° minuto" (dedicato alla [[Serie B]]) della RAI, insieme a [[D'Amico Vincenzo|Vincenzo D'Amico]].
E' stato opinionista nella trasmissione "90° minuto" (dedicato alla [[Serie B]]) della RAI, insieme a [[D'Amico Vincenzo|Vincenzo D'Amico]].
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Versione delle 10:25, 5 gen 2014

Eugenio Fascetti calciatore
Eugenio Fascetti allenatore
Una rara foto: Fascetti, a destra, all'esordio assoluto da titolare con la maglia del Bologna. E' un'amichevole dell'estate 1956 tra Bologna e Sambenedettese
Fascetti allenatore della Lazio. Da l'Archivio de "L'Unità"

Biografia

Centrocampista ed allenatore, nato a Viareggio (LU) il 23 ottobre 1938.

Calciatore

Cresciuto nel Pisa, viene provato dalla Lazio nel corso dell'allenamento Lazio Rossi-Lazio Bianchi 2-3 del 7 giugno 1956. Non viene acquistato e passa al Bologna. Dopo quattro stagioni in maglia rossoblu il passaggio alla Juventus dove rimane però un solo anno prima di essere ceduto al Messina nel 1961/62. La Lazio lo preleva dai siciliani nell'estate 1964. Disputa una stagione in maglia biancoceleste per poi ritornare nella squadra peloritana. Con la Lazio colleziona 12 presenze in Campionato. In seguito gioca con Savona, Lecco e Viareggio.

Allenatore

Inizia la carriera di allenatore nella Fulgorcavi di Latina. Dopo aver frequentato il supercorso di Coverciano, diventa allenatore del Varese in Serie B nel 1978/79. Resterà quattro stagioni alla guida dei varesini che sfiorano la promozione in A nel 1981/82, sfumata proprio nella partita persa contro la Lazio per 3-2 con tripletta di Vincenzo D'Amico. Nel 1983/84 viene assunto dal Lecce. Al secondo anno ottiene la promozione in Serie A, ma l'anno successivo retrocede non prima di aver fatto perdere lo Scudetto alla Roma AS vincendo all'Olimpico per 3 a 2.

Nel 1986 il presidente Gian Marco Calleri lo porta alla Lazio. Nonostante i 9 punti di penalizzazione, la squadra arriverà in alcuni momenti a lottare per la promozione, ma si salverà dalla retrocessione solo agli spareggi di Napoli. La promozione verrà però centrata nella stagione successiva (1987/88). A causa di incomprensioni profonde con Calleri (la cessione dell'attaccante Paolo Monelli su tutte), non viene riconfermato per il campionato di Serie A e al suo posto viene chiamato Giuseppe Materazzi.

Viene successivamente chiamato prima dall'Avellino e poi dal Torino AC in Serie B con il quale ottiene la promozione. Passa poi al Verona con il quale ottiene la seconda promozione in Serie A consecutiva (premio Guerin d'oro per la serie B nella stagione 1990/91). Dopo la stagione nella massima serie con i veneti, allena per due anni la Lucchese, quindi sei anni il Bari (con una promozione in A). Dopo un'esperienza con il Vicenza e due stagioni (la prima nella massima serie) con il Como, decide di lasciare l'attività di allenatore. Risiede a Viareggio.

E' stato opinionista nella trasmissione "90° minuto" (dedicato alla Serie B) della RAI, insieme a Vincenzo D'Amico.





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