Domenica 27 ottobre 1963 - Messina, stadio Giovanni Celeste - Messina-Lazio 1-3 (0-2 per delibera del G.S.): differenze tra le versioni

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'''MESSINA:''' Geotti, [[Dotti Pietro|Dotti]], Stucchi, Landri, Ghelfi, G.Clerici, Brambilla, Derlin, Morelli, Pagani, Morbello. All. [[Mannocci Umberto|Mannocci]] .
 
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'''Arbitro:''' sig. Campanati di Milano.
 
'''Marcatori:''' 16' Rozzoni, 52' Stucchi (aut.), 82' Landri, 90' Morrone
 
'''Note:''' terreno molto duro, cielo leggermente nuvoloso.Ammonito Stucchi.
 
'''Spettatori:''' 1000010.000 circa.
 
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La sconfitta di Modena convince i dirigenti biancocelesti a dare il beneplacito a Lorenzo per l'utilizzo di Rozzoni e Giacomini che erano stati "congelati" per consentire una loro cessione e rimpolpare quindi le magre casse societarie. Gli effetti benefici sono subito evidenti. La Lazio appare trasformata sia nell'atteggiamento in campo che nella disposizione tattica. Lorenzo inventa Galli come libero e Mazzia terzino con licenza di spingersi in avanti. Governato in mediana detta i ritmi del gioco e con Landoni e Giacomini i centrocampisti non fanno mancare i rifornimenti a Rozzoni (un po' in ritardo di condizione) e ad uno scatenato Morrone che sembra giovarsi della presenza dell'ariete lombardo. La partita in se stessa non avrebbe storia, con la Lazio che controlla ogni zona del campo e realizza con Rozzoni al 16'che riceve palla da Morrone e batte Geotti da pochi metri e al 52' grazie ad un autorete di Stucchi che devia in rete una conclusione di Maraschi, se un netto fallo di mano di Pagni in area al 76' non venisse incredibilmente ignorato dal sig. Campanati. Questo episodio origina gravi incidenti con un nutrito lancio di ogni tipo di oggetto in campo e un tentativo di invasione respinto dalle Forze dell'Ordine. Si è avuta la netta impressione che l'arbitro abbia considerata chiusa la partita in quel momento, tanto da assegnare un rigore "riparatore" al Messina all'82' che Landri realizza. Al 90' Morrone approfitta di una mischia in area messinese per battere per la terza volta l'ottimo Geotti.
Lazio nervosa quella che scende in Sicilia dopo le due sconfitte con il Vicenza e il Modena. Ma oltre i risultati negativi ci sono altri motivi di scontento e preoccupazione. Da due mesi il tecnico e i giocatori non precepiscono lo stipendio e diversi titolari sono ''out'' per l'impegno del Celeste. [[Carosi Paolo|Carosi]] è squalificato e [[Garbuglia Gianfranco|Garbuglia]] e [[Gasperi Vincenzo|Gasperi]] sono infortunati.
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* Il Giudice Sportivo decreterà la sconfitta a tavolino del [[Messina]] per 0-2 a causa degli incidenti citati. Per questo motivo non verranno attribuite le reti segnate da Rozzoni e Morrone.

Versione delle 21:13, 18 ott 2014

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

27 ottobre 1963 - Campionato di serie A 1963/64 - VIII giornata

MESSINA: Geotti, Dotti, Stucchi, Landri, Ghelfi, G.Clerici, Brambilla, Derlin, Morelli, Pagani, Morbello. All. Mannocci .

LAZIO: Cei, Zanetti, Mazzia, Governato, Pagni, Giacomini, Maraschi, Landoni, Rozzoni, Galli, Morrone. All. Lorenzo.

Arbitro: sig. Campanati di Milano.

Marcatori: 16' Rozzoni, 52' Stucchi (aut.), 82' Landri, 90' Morrone

Note: terreno molto duro, cielo leggermente nuvoloso.Ammonito Stucchi.

Spettatori: 10.000 circa.

Il goal di Rozzoni

Lazio nervosa quella che scende in Sicilia dopo le due sconfitte con il Vicenza e il Modena. Ma oltre i risultati negativi ci sono altri motivi di scontento e preoccupazione. Da due mesi il tecnico e i giocatori non precepiscono lo stipendio e diversi titolari sono out per l'impegno del Celeste. Carosi è squalificato e Garbuglia e Gasperi sono infortunati. I dirigenti biancocelesti danno così il beneplacito a Lorenzo per l'utilizzo di Rozzoni e Giacomini che erano stati "congelati" per consentire una loro cessione e rimpolpare quindi le magre casse societarie. Gli effetti benefici sono subito evidenti. La Lazio appare trasformata sia nell'atteggiamento in campo che nella disposizione tattica. Lorenzo inventa Galli come libero e Mazzia terzino con licenza di spingersi in avanti. Governato in mediana detta i ritmi del gioco e con Landoni e Giacomini i centrocampisti non fanno mancare i rifornimenti a Rozzoni (un po' in ritardo di condizione) e ad uno scatenato Morrone che sembra giovarsi della presenza dell'ariete lombardo. La partita in se stessa non avrebbe storia, con la Lazio che controlla ogni zona del campo e realizza con Rozzoni al 16'che riceve palla da Morrone e batte Geotti da pochi metri e al 52' grazie ad un autorete di Stucchi che devia in rete una conclusione di Maraschi, se un netto fallo di mano di Pagni in area al 76' non venisse incredibilmente ignorato dal sig. Campanati. Questo episodio origina gravi incidenti con un nutrito lancio di ogni tipo di oggetto in campo e un tentativo di invasione respinto dalle Forze dell'Ordine. Si è avuta la netta impressione che l'arbitro abbia considerata chiusa la partita in quel momento, tanto da assegnare un rigore "riparatore" al Messina all'82' che Landri realizza. Al 90' Morrone approfitta di una mischia in area messinese per battere per la terza volta l'ottimo Geotti.

  • Il Giudice Sportivo decreterà la sconfitta a tavolino del Messina per 0-2 a causa degli incidenti citati. Per questo motivo non verranno attribuite le reti segnate da Rozzoni e Morrone.