Mancini Roberto: differenze tra le versioni

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Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, il Bologna retrocede per la prima volta in serie B.
Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, il Bologna retrocede per la prima volta in serie B.
Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa in serie A.
Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa in serie A.
Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico [[Scudetto|scudetto]] nel ([[1990/91]]), quattro volte la [[Coppa Italia]], una [[Supercoppa Italiana]], una [[Coppa delle Coppe]] ed il premio ''Guerin d'Oro'' per le stagioni [[1987/88]] e [[1990/91]].
Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico [[Scudetto|scudetto]] nel ([[1990/91]]), quattro volte la [[Coppa Italia]], una [[Supercoppa Italiana]], una [[Coppa delle Coppe]] ed i premi ''Guerin d'Oro'' per le stagioni [[1987/88]] e [[1990/91]], ''Calciatore d'Oro ad honorem'' [[1994/95]].
Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcellona.
Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcellona.



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Biografia

Attaccante, nato a Jesi (AN) il 27 novembre 1964. Viene acquistato nel 1997 dalla Sampdoria. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in Campionato.

Roberto Mancini
Il saluto ai tifosi doriani
Mancini calciatore della Lazio


Una carriera in blucerchiato

Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna 1981/82. Nonostante i suoi 9 goals, il Bologna retrocede per la prima volta in serie B. Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa in serie A. Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico scudetto nel (1990/91), quattro volte la Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe ed i premi Guerin d'Oro per le stagioni 1987/88 e 1990/91, Calciatore d'Oro ad honorem 1994/95. Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcellona.


La chiamata di Cragnotti

Battendo la concorrenza dell'Inter di Moratti, viene acquistato nel 1997 insieme all'allenatore svedese Eriksson. Disputerà tre stagioni in biancoceleste.


Dalla Coppa Italia alla coppa delle Coppe

Con la Lazio vince subito la Coppa Italia 1998 e la Supercoppa Italiana. Nella sua seconda stagione perde lo scudetto in volata, ma vince l'ultima edizione della Coppa delle Coppe nella finale di Birmingham contro il Real Mallorca e la Supercoppa Europea contro il Manchester United. La terza stagione (1999-2000) vede il trionfo in campionato ed in Coppa Italia.


Un addio tricolore

Disputa la sua ultima partita (541 presenze tutte in serie A) contro la Reggina proprio nel giorno del secondo scudetto biancoceleste (14 maggio 2000). Attilio Lombardo, già compagno ai tempi della Sampdoria ed in forza alla Lazio in questa stagione, lo porta a spalla sotto la curva Nord. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 reti in Campionato.


Allenatore vincente

Inizia come vice di Eriksson nella stagione 2000/01. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato. Viene tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco. Nel gennaio del 2001, nonostante non abbia il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla Fiorentina, con la quale conquista subito una Coppa Italia. Confermato per la stagione successiva, lascia l'incarico nel corso del campionato. La Fiorentina retrocede in serie B ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. Il presidente della Lazio Cragnotti, spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione 2002/03 al posto di Alberto Zaccheroni. Resta come allenatore per due stagioni, conquistando la Coppa Italia il 12 maggio 2004 nella doppia finale con la Juventus.


Un divorzio polemico

Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte di Moratti diventando allenatore dell'Inter. Con i nerazzurri vince due volte la Coppa Italia, due volte la Supercoppa Italiana, due scudetti (uno assegnato all'Inter in seguito a "Calciopoli"). Al termine della stagione 2008 lascia l'Inter. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del 2009 firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il Manchester City. Il 14 maggio 2011 vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City.


Palmares


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