L'addio a Giorgio Chinaglia - 1: differenze tra le versioni
Creata pagina con 'thumb|center|250px|Pagina in fase di costruzione by GRC <b> PAGINA IN COSTRUZIONE </b>' |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 1: | Riga 1: | ||
[[Immagine:ViaImpedita.jpg|thumb|center|250px|Pagina in fase di costruzione by GRC]] |
[[Immagine:ViaImpedita.jpg|thumb|center|250px|Pagina in fase di costruzione by GRC]] |
||
[[Immagine:Chinaglia_26.jpg|thumb|left|150px|Giorgio Chinaglia]] |
|||
<b> PAGINA IN COSTRUZIONE </b> |
|||
[[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]], attaccante della Lazio che conquistò lo [[Scudetto]] nella stagione [[1973/74]], si è spento nella mattinata di domenica [[1 aprile]] [[2012]] in Florida dopo un infarto che lo ha colpito nella giornata di venerdi [[30 marzo]] [[2012]]. In Italia la notizia della scomparsa del calciatore giunge nel pomeriggio, intorno le ore 17.00. In questa pagina riportiamo gli articoli che la stampa dedica al grande campione biancoceleste scomparso a 65 anni. |
|||
► Dal <html> <a href="http://www.sslazio.it"> sito web ufficiale della S.S. Lazio </a> </html>: |
|||
La S.S. Lazio si unisce al cordoglio della famiglia Chinaglia per la scomparsa di Giorgio, nato a Carrara il [[24 gennaio]] [[1947]] e morto oggi negli Stati Uniti d'America. Fu giocatore del Club biancoceleste dal [[1969]] al [[1976]] ([[Campione d'Italia]] nella stagione [[1973/74|1973-1974]]), dal [[1983]] al [[1985]] fu Presidente della S.S. Lazio. |
|||
► Da [[Il Messaggero]]: |
|||
E' morto [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]]. la bandiera della Lazio aveva 65 anni. L'annuncio del figlio. Si è spento in Florida l'ex centravanti della Lazio e simbolo dello [[scudetto]] del [[1974]]. Fu campione in campo e poi presidente del club. Venerdì aveva avuto un infarto. |
|||
Continua il quotidiano romano: |
|||
Lutto nel mondo del calcio che scuote la Lazio. [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]], centravanti bandiera del club biancoceleste è morto questa mattina in Florida. Aveva 65 anni. ''"Mio padre Giorgio Chinaglia è morto questa mattina"''. A confermare piangendo la notizia della scomparsa del leader del primo [[scudetto]] laziale data da Skysport, è al telefono dall'America il figlio Anthony: ''"Mio padre Giorgio Chinaglia è morto questa mattina intorno alle 9:30. Era stato operato una settimana fa dopo un attacco di cuore. Gli erano stati impiantati 4 stent e l'operazione era andata bene. Era stato rimandato a casa dove sembrava essersi ripreso. Stamattina si era svegliato per prendere una medicina e si era rimesso al letto. Poi sono andato a controllarlo ed ho scoperto che non respirava più. Ho provato a rianimarlo ma non c'è stato niente da fare"''. |
|||
Giorgio Chinaglia è morto così in Florida, tradito dal cuore a soli 65 anni. Dal [[1983]] "Long John" aveva appeso gli scarpini al chiodo ma la sua vita ha continuato ad essere piena di dribbling, tra annunci, fallimenti e truffe. In Italia, nella sua Roma dove negli anni [[1970|'70]] era un eroe, [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]] non poteva più tornarci. Dalla primavera del [[2006]], infatti, era iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di riciclaggio, poi un'ordinanza di custodia cautelare per estorsione ed aggiotaggio, nell'inchiesta sulle irregolarità nella scalata alla SS Lazio. Infine, nel luglio [[2008]], il suo nome è stato accostato al clan dei Casalesi. Per la giustizia italiana, [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] era latitante. Ma l'ex bomber della Lazio, prima di decidere di far parlare di sè anche fuori dal campo, era stato la bandiera dei biancocelesti di [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]], quelli dello [[scudetto]] del [[1974|'74]]. Classico centravanti, forte, potente, impetuoso, entrava in area palla al piede e segnava. Era tanto forte in mezzo al campo, quanto provocatore fuori. A [[Stadio San Siro-Milano|San Siro]], di fronte ai tifosi interisti, scalciò il compagno di squadra [[D'Amico Vincenzo|D'Amico]], reo di non aver rincorso Sandro Mazzola. All'[[Olimpico]], dopo un gol nel [[derby]], andò ad esultare la Sud, curva dei romanisti. Al San Paolo, prima di [[Napoli SSC|Napoli]]-Lazio, salutò il pubblico di casa mostrando le corna. |
|||
Nato a Carrara il [[24 gennaio]] [[1947]], Chinaglia si trasferì con la famiglia a Cardiff all'età di nove anni. La sua carriera ebbe quindi inizio in Galles con lo Swansea City, con cui disputò le stagioni [[1964/65|1964-1965]] e [[1965/66|1965-1966]]. Arriva poi il trasferimento in Italia alla [[Massese]], Serie C, e poi all'[[Internapoli]], sempre in C, per passare infine alla Lazio (neopromossa in [[Serie A]]) nell'annata [[1969/70|1969-1970]]. Un ariete dotato di grande forza fisica e grande temperamento segnò 12 gol nel primo anno e 9 nel secondo, in coincidenza però con un'amara retrocessione in [[Serie B]]. Nella stagione [[1971/72|1971-1972]] vince la classifica cannonieri della [[Serie B|serie cadetta]] e contribuisce con i suoi 21 gol al ritorno in [[Serie A|A]]. Come giocatore di [[Serie B|B]], conquista addirittura la Nazionale azzurra: esordio con gol-lampo in Bulgaria, il [[21 giugno]] del [[1972]]. |
|||
Nella stagione [[1972/73|1972-1973]] la Lazio neopromossa sfiora lo [[scudetto]]. Un gruppo di grandi calciatori come [[Wilson Giuseppe|Pino Wilson]], [[Re Cecconi Luciano|Luciano Re Cecconi]], [[Pulici Felice|Felice Pulici]] e [[Garlaschelli Renzo|Renzo Garlaschelli]], del giovane [[D'Amico Vincenzo|Vincenzo D'Amico]] e di [[Martini Luigi|Luigi Martini]], di [[Frustalupi Mario|Mario Frustalupi]] e [[Oddi Giancarlo|Giancarlo Oddi]], ma principalmente è la Lazio di [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]]. E l'anno successivo, con 24 reti, mette il suggello sulla galoppata che porta allo [[scudetto]]: è suo il gol al [[Foggia]] [[Domenica 12 maggio 1974 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 1-0|che decide]] il [[campionato]]. E' il momento migliore della sua carriera: ai Mondiali tedeschi del [[1974]] parte titolare, ma i problemi con l'allenatore [[Valcareggi Ferruccio|Ferruccio Valcareggi]] lo relegano in secondo piano (dopo una sostituzione [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] lo manda platealmente a quel paese). |
|||
Anche nella Lazio, dopo un quarto posto (ed un bottino personale di 14 reti) e la fascia di capitano, iniziano i problemi. A poche giornate dalla fine del torneo [[1975/76|1975-1976]], decide di lasciare l'Italia per andare a giocare nei [[Cosmos New York|New York Cosmos]]. Sono i Cosmos di Pelé, Franz Beckenbauer, Carlos Alberto e, anche se per sole due partite, di Johan Cruyff. [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]] fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segnò 193 gol in 213 partite. Vinse il premio come miglior marcatore della NASL per ben 5 volte, tra il [[1976]] e il [[1982]]. Giudicato miglior giocatore del torneo nel [[1981]], fu tra i protagonisti delle quattro Soccer Bowl vinte dai Cosmos nel [[1977]], [[1978]], [[1980]] e [[1982]]. Nel [[1983]], ritorna in Italia, questa volta come presidente della Lazio, accolto dai tifosi come un mito. L'avventura però dura poco ed è costretto a cedere il club per problemi economici, a [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Ritorna negli States occupandosi sempre di calcio (è stato coinvolto in vicende societarie di [[Ferencvaros]], [[Foggia]], Lanciano e di nuovo Lazio). Da questo momento in poi si susseguono anche i problemi con la giustizia italiana. |
|||
Nel [[1996]], una condanna a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio riconducibili alla gestione della Fin Lazio ([[1986/87|1986-87]]), la finanziaria proprietaria della società biancoceleste. A metà degli anni [[1990|'90]] si parlò di un suo interessamento ad acquistare la squadra ungherese del [[Ferencvaros]]. [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]], in quel momento, era vicepresidente del Dicobe International Associates ma l'affare sfumò. Quattro anni dopo [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] tornò in Italia con una finanziaria svizzera per acquisire il [[Catania]] (allora in C1) dagli eredi di Angelo Massimino. Non ci fu accordo sulle cifre e la firma saltò. Dal [[Catania]] passò al Marsala: acquistato nel giugno del [[2000]] con una finanziaria ungherese, ne divenne presidente onorario. Per poco, però, perchè nell'ottobre dello stesso anno il finanziere romano Marco Russo acquistò il [[Foggia]] dai Sensi e Long John divenne presidente, fino al marzo del [[2001]]. |
|||
Nel luglio dello stesso anno fu interrogato dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul [[Foggia]] per riciclaggio. Nel luglio [[2004]] acquisì il Lanciano (C1). Poi l'annuncio, nell'ottobre [[2005]]: Long John torna alla Lazio. Ritorna assieme agli ungheresi: la curva nord è contro il presidente [[Lotito Claudio|Lotito]], [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] riabbraccia i suoi vecchi tifosi e va perfino in mezzo a loro a vedere una partita. Ma [[Lotito Claudio|Lotito]] resiste. Fino a quando, nell'aprile del [[2006]], si apre un'inchiesta per aggiotaggio sulla scalata in borsa alla Lazio tramite la mediazione di [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]]. L'ultima bomba, la più pesante, gli arrivò da Napoli nel luglio [[2008]]: c'è anche l'ex capitano e bandiera della Lazio tra i dieci destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip per il tentativo di acquisto della Lazio con denaro della camorra. Poi di lui si erano perse le tracce fino all'annuncio odierno del figlio Anthony della scomparsa di [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]] a seguito di problemi cardiaci. |
|||
{{-}} {{-}} |
|||
<center> |
|||
{| style="border:1px solid navy;" cellpadding=3 |
|||
|- bgcolor=lightcyan |
|||
| <html> <a href = "#top"> Torna ad inizio pagina </a> </html> |
|||
|} |
|||
</center> |
|||
[[Categoria:Cronaca]] |
|||
Versione delle 20:33, 1 apr 2012


Giorgio Chinaglia, attaccante della Lazio che conquistò lo Scudetto nella stagione 1973/74, si è spento nella mattinata di domenica 1 aprile 2012 in Florida dopo un infarto che lo ha colpito nella giornata di venerdi 30 marzo 2012. In Italia la notizia della scomparsa del calciatore giunge nel pomeriggio, intorno le ore 17.00. In questa pagina riportiamo gli articoli che la stampa dedica al grande campione biancoceleste scomparso a 65 anni.
► Dal sito web ufficiale della S.S. Lazio :
La S.S. Lazio si unisce al cordoglio della famiglia Chinaglia per la scomparsa di Giorgio, nato a Carrara il 24 gennaio 1947 e morto oggi negli Stati Uniti d'America. Fu giocatore del Club biancoceleste dal 1969 al 1976 (Campione d'Italia nella stagione 1973-1974), dal 1983 al 1985 fu Presidente della S.S. Lazio.
► Da Il Messaggero:
E' morto Giorgio Chinaglia. la bandiera della Lazio aveva 65 anni. L'annuncio del figlio. Si è spento in Florida l'ex centravanti della Lazio e simbolo dello scudetto del 1974. Fu campione in campo e poi presidente del club. Venerdì aveva avuto un infarto.
Continua il quotidiano romano: Lutto nel mondo del calcio che scuote la Lazio. Giorgio Chinaglia, centravanti bandiera del club biancoceleste è morto questa mattina in Florida. Aveva 65 anni. "Mio padre Giorgio Chinaglia è morto questa mattina". A confermare piangendo la notizia della scomparsa del leader del primo scudetto laziale data da Skysport, è al telefono dall'America il figlio Anthony: "Mio padre Giorgio Chinaglia è morto questa mattina intorno alle 9:30. Era stato operato una settimana fa dopo un attacco di cuore. Gli erano stati impiantati 4 stent e l'operazione era andata bene. Era stato rimandato a casa dove sembrava essersi ripreso. Stamattina si era svegliato per prendere una medicina e si era rimesso al letto. Poi sono andato a controllarlo ed ho scoperto che non respirava più. Ho provato a rianimarlo ma non c'è stato niente da fare".
Giorgio Chinaglia è morto così in Florida, tradito dal cuore a soli 65 anni. Dal 1983 "Long John" aveva appeso gli scarpini al chiodo ma la sua vita ha continuato ad essere piena di dribbling, tra annunci, fallimenti e truffe. In Italia, nella sua Roma dove negli anni '70 era un eroe, Giorgio Chinaglia non poteva più tornarci. Dalla primavera del 2006, infatti, era iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di riciclaggio, poi un'ordinanza di custodia cautelare per estorsione ed aggiotaggio, nell'inchiesta sulle irregolarità nella scalata alla SS Lazio. Infine, nel luglio 2008, il suo nome è stato accostato al clan dei Casalesi. Per la giustizia italiana, Chinaglia era latitante. Ma l'ex bomber della Lazio, prima di decidere di far parlare di sè anche fuori dal campo, era stato la bandiera dei biancocelesti di Maestrelli, quelli dello scudetto del '74. Classico centravanti, forte, potente, impetuoso, entrava in area palla al piede e segnava. Era tanto forte in mezzo al campo, quanto provocatore fuori. A San Siro, di fronte ai tifosi interisti, scalciò il compagno di squadra D'Amico, reo di non aver rincorso Sandro Mazzola. All'Olimpico, dopo un gol nel derby, andò ad esultare la Sud, curva dei romanisti. Al San Paolo, prima di Napoli-Lazio, salutò il pubblico di casa mostrando le corna.
Nato a Carrara il 24 gennaio 1947, Chinaglia si trasferì con la famiglia a Cardiff all'età di nove anni. La sua carriera ebbe quindi inizio in Galles con lo Swansea City, con cui disputò le stagioni 1964-1965 e 1965-1966. Arriva poi il trasferimento in Italia alla Massese, Serie C, e poi all'Internapoli, sempre in C, per passare infine alla Lazio (neopromossa in Serie A) nell'annata 1969-1970. Un ariete dotato di grande forza fisica e grande temperamento segnò 12 gol nel primo anno e 9 nel secondo, in coincidenza però con un'amara retrocessione in Serie B. Nella stagione 1971-1972 vince la classifica cannonieri della serie cadetta e contribuisce con i suoi 21 gol al ritorno in A. Come giocatore di B, conquista addirittura la Nazionale azzurra: esordio con gol-lampo in Bulgaria, il 21 giugno del 1972.
Nella stagione 1972-1973 la Lazio neopromossa sfiora lo scudetto. Un gruppo di grandi calciatori come Pino Wilson, Luciano Re Cecconi, Felice Pulici e Renzo Garlaschelli, del giovane Vincenzo D'Amico e di Luigi Martini, di Mario Frustalupi e Giancarlo Oddi, ma principalmente è la Lazio di Chinaglia. E l'anno successivo, con 24 reti, mette il suggello sulla galoppata che porta allo scudetto: è suo il gol al Foggia che decide il campionato. E' il momento migliore della sua carriera: ai Mondiali tedeschi del 1974 parte titolare, ma i problemi con l'allenatore Ferruccio Valcareggi lo relegano in secondo piano (dopo una sostituzione Chinaglia lo manda platealmente a quel paese).
Anche nella Lazio, dopo un quarto posto (ed un bottino personale di 14 reti) e la fascia di capitano, iniziano i problemi. A poche giornate dalla fine del torneo 1975-1976, decide di lasciare l'Italia per andare a giocare nei New York Cosmos. Sono i Cosmos di Pelé, Franz Beckenbauer, Carlos Alberto e, anche se per sole due partite, di Johan Cruyff. Giorgio Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segnò 193 gol in 213 partite. Vinse il premio come miglior marcatore della NASL per ben 5 volte, tra il 1976 e il 1982. Giudicato miglior giocatore del torneo nel 1981, fu tra i protagonisti delle quattro Soccer Bowl vinte dai Cosmos nel 1977, 1978, 1980 e 1982. Nel 1983, ritorna in Italia, questa volta come presidente della Lazio, accolto dai tifosi come un mito. L'avventura però dura poco ed è costretto a cedere il club per problemi economici, a Franco Chimenti. Ritorna negli States occupandosi sempre di calcio (è stato coinvolto in vicende societarie di Ferencvaros, Foggia, Lanciano e di nuovo Lazio). Da questo momento in poi si susseguono anche i problemi con la giustizia italiana.
Nel 1996, una condanna a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio riconducibili alla gestione della Fin Lazio (1986-87), la finanziaria proprietaria della società biancoceleste. A metà degli anni '90 si parlò di un suo interessamento ad acquistare la squadra ungherese del Ferencvaros. Chinaglia, in quel momento, era vicepresidente del Dicobe International Associates ma l'affare sfumò. Quattro anni dopo Chinaglia tornò in Italia con una finanziaria svizzera per acquisire il Catania (allora in C1) dagli eredi di Angelo Massimino. Non ci fu accordo sulle cifre e la firma saltò. Dal Catania passò al Marsala: acquistato nel giugno del 2000 con una finanziaria ungherese, ne divenne presidente onorario. Per poco, però, perchè nell'ottobre dello stesso anno il finanziere romano Marco Russo acquistò il Foggia dai Sensi e Long John divenne presidente, fino al marzo del 2001.
Nel luglio dello stesso anno fu interrogato dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul Foggia per riciclaggio. Nel luglio 2004 acquisì il Lanciano (C1). Poi l'annuncio, nell'ottobre 2005: Long John torna alla Lazio. Ritorna assieme agli ungheresi: la curva nord è contro il presidente Lotito, Chinaglia riabbraccia i suoi vecchi tifosi e va perfino in mezzo a loro a vedere una partita. Ma Lotito resiste. Fino a quando, nell'aprile del 2006, si apre un'inchiesta per aggiotaggio sulla scalata in borsa alla Lazio tramite la mediazione di Giorgio Chinaglia. L'ultima bomba, la più pesante, gli arrivò da Napoli nel luglio 2008: c'è anche l'ex capitano e bandiera della Lazio tra i dieci destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip per il tentativo di acquisto della Lazio con denaro della camorra. Poi di lui si erano perse le tracce fino all'annuncio odierno del figlio Anthony della scomparsa di Giorgio Chinaglia a seguito di problemi cardiaci.
| Torna ad inizio pagina |