Mancini Roberto: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Mancini_Roberto1.jpg|thumb|right|180px|Il saluto alla tifoseria blucerchiata nella sua ultima apparizione con la maglia della Sampdoria]] |
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[[Immagine:17gen1999a.jpg|thumb|left|180px|La splendida rete di tacco segnata al Parma il 17 gennaio 1999]] |
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| ⚫ | Esordisce giovanissimo in [[serie A]] con il [[Bologna]] [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in [[serie B]]. Il presidente della [[Sampdoria]] Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella [[Serie A|massima serie]]. Resterà in blucerchiato fino al [[1997]], vincendo uno storico [[Scudetto|scudetto]] nel ([[1990/91]]), quattro volte la [[Coppa Italia]], una [[Supercoppa Italiana]], una [[Coppa delle Coppe]] ed i premi ''Guerin d'Oro'' per le stagioni [[1987/88]] e [[1990/91]], ''Calciatore d'Oro ad honorem'' [[1994/95]]. Arriverà ad un passo dalla [[Champions League|Coppa dei Campioni]] perdendo in finale contro il [[Barcellona]]. |
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Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, il Bologna retrocede per la prima volta in serie B. |
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Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa in serie A. |
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Battendo la concorrenza dell'[[Internazionale FC|Inter]] di Moratti, viene acquistato nel [[1997]] insieme all'allenatore svedese [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. Disputerà tre stagioni in biancoceleste. Con la Lazio vince subito la [[Coppa Italia]] [[1998]] nella [[Mercoledì 29 aprile 1998 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Milan 3-1|finale di ritorno]] disputata il [[29 aprile]] [[1998]] contro il [[Milan]] e successivamente, il [[29 agosto]] dello stesso anno, [[Sabato 29 agosto 1998 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 1-2|conquista la prima]] [[Supercoppa Italiana]] della storia biancoceleste. Nella sua seconda stagione realizza, tra le altre, [[Domenica 17 gennaio 1999 - Parma, stadio Ennio Tardini - Parma-Lazio 1-3|una bellissima rete di tacco]] nella gara del [[17 gennaio]] [[1999]] contro il [[Parma]] e perde lo [[Scudetto|scudetto]] in volata. Vince l'ultima edizione della [[Coppa delle Coppe]] [[Mercoledì 19 maggio 1999 - Birmingham, Villa Park - RCD Mallorca-Lazio 1-2|nella finale di Birmingham]] contro il [[Real Mallorca]] e la conseguente [[Supercoppa Europea]] [[Venerdì 27 agosto 1999 - Montecarlo, stadio Louis II - Manchester United-Lazio 0-1|disputata a Montecarlo]] il [[27 agosto]] [[1999]] contro il [[Manchester United]]. Nella terza stagione in biancoceleste [[1999/00|(1999-2000)]] vive il trionfo in [[campionato]] [[Domenica 14 maggio 2000 – Roma, stadio Olimpico – Lazio-Reggina 3-0|nella gara contro]] la [[Reggina]] e pochi giorni dopo anche in [[Coppa Italia]] [[Giovedì 18 maggio 2000 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Inter-Lazio 0-0|nella finale di ritorno]] contro l'[[Inter]] centrando così il "Double". |
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Battendo la concorrenza dell'[[Internazionale FC|Inter]] di Moratti, viene acquistato nel [[1997]] insieme all'allenatore svedese [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. |
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=== '''Allenatore vincente''' === |
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Inizia la carriera di allenatore come vice di [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] nella stagione [[2000/01]]. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato. Viene così tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco. Nel gennaio del [[2001]], nonostante non abbia ancora conseguito il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla [[Fiorentina]] con la quale conquista subito una [[Coppa Italia]]. Viene confermato per la stagione successiva ma lascia l'incarico nel corso del [[campionato]]. I viola retrocedono in [[serie B]] ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. Il presidente della Lazio [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]], spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione [[2002/03]] al posto di [[Zaccheroni Alberto|Alberto Zaccheroni]]. Resta come allenatore per due stagioni e la squadra ottiene risultati importanti con un gioco ampiamente apprezzato dagli addetti ai lavori e conquista la [[Coppa Italia]] [[2003/04|2003/2004]] il [[12 maggio]] [[2004]] [[Mercoledì 12 maggio 2004 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 2-2|nella finale di ritorno disputata a Torino]] con la [[Juventus]]. |
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La Fiorentina retrocede in [[serie B]] ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. |
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=== '''Un divorzio polemico''' === |
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Immagine:Mancini_Roberto4.jpg|Roberto Mancini |
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Immagine:Mancini_Roberto6.jpg|L'autografo di Roberto Mancini |
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[[Categoria:Biografie|Mancini, Roberto]] |
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Versione delle 12:00, 23 gen 2013







Biografia
Attaccante, nato a Jesi (AN) il 27 novembre 1964. Viene acquistato nel 1997 dalla Sampdoria. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in Campionato.
Una carriera in blucerchiato
Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna 1981/82. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in serie B. Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella massima serie. Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico scudetto nel (1990/91), quattro volte la Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe ed i premi Guerin d'Oro per le stagioni 1987/88 e 1990/91, Calciatore d'Oro ad honorem 1994/95. Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcelona.
La chiamata di Cragnotti: dalla Coppa Italia alla Coppa delle Coppe fino allo scudetto 1999/2000
Battendo la concorrenza dell'Inter di Moratti, viene acquistato nel 1997 insieme all'allenatore svedese Eriksson. Disputerà tre stagioni in biancoceleste. Con la Lazio vince subito la Coppa Italia 1998 nella finale di ritorno disputata il 29 aprile 1998 contro il Milan AC e successivamente, il 29 agosto dello stesso anno, conquista la prima Supercoppa Italiana della storia biancoceleste. Nella sua seconda stagione realizza, tra le altre, una bellissima rete di tacco nella gara del 17 gennaio 1999 contro il Parma e perde lo scudetto in volata. Vince l'ultima edizione della Coppa delle Coppe nella finale di Birmingham contro il Real Mallorca e la conseguente Supercoppa Europea disputata a Montecarlo il 27 agosto 1999 contro il Manchester United. Nella terza stagione in biancoceleste (1999-2000) vive il trionfo in campionato nella gara contro la Reggina e pochi giorni dopo anche in Coppa Italia nella finale di ritorno contro l'Internazionale FC centrando così il "Double".
Un addio tricolore al calcio giocato
Disputa la sua ultima partita (541 presenze tutte in serie A) contro la Reggina proprio nel giorno del secondo scudetto biancoceleste il 14 maggio 2000 in una gara da mille emozioni. Attilio Lombardo, già compagno ai tempi della Sampdoria ed in forza alla Lazio in questa stagione, lo porta a spalla sotto la curva Nord per celebrarne l'addio al calcio giocato.
Allenatore vincente
Inizia la carriera di allenatore come vice di Eriksson nella stagione 2000/01. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato. Viene così tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco. Nel gennaio del 2001, nonostante non abbia ancora conseguito il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla Fiorentina con la quale conquista subito una Coppa Italia. Viene confermato per la stagione successiva ma lascia l'incarico nel corso del campionato. I viola retrocedono in serie B ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. Il presidente della Lazio Sergio Cragnotti, spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione 2002/03 al posto di Alberto Zaccheroni. Resta come allenatore per due stagioni e la squadra ottiene risultati importanti con un gioco ampiamente apprezzato dagli addetti ai lavori e conquista la Coppa Italia 2003/2004 il 12 maggio 2004 nella finale di ritorno disputata a Torino con la Juventus.
Un divorzio polemico
Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte del presidente Moratti diventando allenatore dell'Internazionale FC. Con i nerazzurri vince due volte la Coppa Italia, due volte la Supercoppa Italiana, due scudetti (uno assegnato all'Internazionale FC in seguito alle vicende connesse a "Calciopoli"). Al termine della stagione 2008 lascia l'Internazionale FC. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del 2009 firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il Manchester City. Il 14 maggio 2011 vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City. Nella stagione 2011/12 vince la Premier League inglese.
Palmares
- 1
Scudetto nel 1999/00 - 1
Coppa Italia nel 1997/98 - 1
Coppa Italia nel 1999/00 - 1
Coppa Italia nel 2003/04 - 1
Supercoppa Italiana nel 1998 - 1
Supercoppa Italiana nel 2000 - 1
Coppa delle Coppe nel 1998/99 - 1
Supercoppa Europea nel 1999 - 1
Trofeo Città di Saragozza 1997
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