Mancini Roberto: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Roberto Mancini a.jpg|thumb|left|180px|Roberto Mancini]]
[[Immagine:Mancini_Roberto1.jpg|thumb|right|180px|Il saluto alla tifoseria blucerchiata nella sua ultima apparizione con la maglia della Sampdoria]]
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[[Immagine:Mancini_Roberto.jpg|thumb|right|180px|Mancini calciatore della Lazio]]
[[Immagine:Mancini ed Eriksson.jpg|thumb|left|180px|Insieme a Sven Goran Eriksson sulla panchina biancoceleste]]
[[Immagine:Mancini ed Eriksson 2.jpg|thumb|right|180px|Roberto Mancini e Sven Goran Eriksson]]
[[Immagine:Mancini allenatore.jpg|thumb|left|180px|Mancini tecnico biancoceleste]]


== '''Biografia''' ==
== '''Biografia''' ==


Attaccante, nato a Jesi (AN) il [[27 novembre]] [[1964]]. Viene acquistato nel [[1997]] dalla [[Sampdoria]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in [[Campionato]].

Attaccante, nato a Jesi (AN) il [[27 novembre]] [[1964]]. Viene acquistato nel [[1997]] dalla [[Sampdoria]].
Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in [[Campionato]].

[[Immagine:Mancini_Roberto3.jpg|thumb|left|150px|Roberto Mancini]]
[[Immagine:Mancini_Roberto1.jpg|thumb|right|150px|Il saluto ai tifosi doriani]]
[[Immagine:Mancini_Roberto.jpg|thumb|left|150px|Mancini calciatore della Lazio]]




=== '''Una carriera in blucerchiato''' ===
=== '''Una carriera in blucerchiato''' ===


Esordisce giovanissimo in [[serie A]] con il [[Bologna]] [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in [[serie B]]. Il presidente della [[Sampdoria]] Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella [[Serie A|massima serie]]. Resterà in blucerchiato fino al [[1997]], vincendo uno storico [[Scudetto|scudetto]] nel ([[1990/91]]), quattro volte la [[Coppa Italia]], una [[Supercoppa Italiana]], una [[Coppa delle Coppe]] ed i premi ''Guerin d'Oro'' per le stagioni [[1987/88]] e [[1990/91]], ''Calciatore d'Oro ad honorem'' [[1994/95]]. Arriverà ad un passo dalla [[Champions League|Coppa dei Campioni]] perdendo in finale contro il [[Barcellona]].


Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, il Bologna retrocede per la prima volta in serie B.
Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa in serie A.
Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico [[Scudetto|scudetto]] nel ([[1990/91]]), quattro volte la [[Coppa Italia]], una [[Supercoppa Italiana]], una [[Coppa delle Coppe]] ed i premi ''Guerin d'Oro'' per le stagioni [[1987/88]] e [[1990/91]], ''Calciatore d'Oro ad honorem'' [[1994/95]].
Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcellona.


=== '''La chiamata di Cragnotti: dalla Coppa Italia alla Coppa delle Coppe fino allo scudetto 1999/2000''' ===


Battendo la concorrenza dell'[[Internazionale FC|Inter]] di Moratti, viene acquistato nel [[1997]] insieme all'allenatore svedese [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. Disputerà tre stagioni in biancoceleste. Con la Lazio vince subito la [[Coppa Italia]] [[1998]] nella [[Mercoledì 29 aprile 1998 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Milan 3-1|finale di ritorno]] disputata il [[29 aprile]] [[1998]] contro il [[Milan]] e successivamente, il [[29 agosto]] dello stesso anno, [[Sabato 29 agosto 1998 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 1-2|conquista la prima]] [[Supercoppa Italiana]] della storia biancoceleste. Nella sua seconda stagione realizza, tra le altre, [[Domenica 17 gennaio 1999 - Parma, stadio Ennio Tardini - Parma-Lazio 1-3|una bellissima rete di tacco]] nella gara del [[17 gennaio]] [[1999]] contro il [[Parma]] e perde lo [[Scudetto|scudetto]] in volata. Vince l'ultima edizione della [[Coppa delle Coppe]] [[Mercoledì 19 maggio 1999 - Birmingham, Villa Park - RCD Mallorca-Lazio 1-2|nella finale di Birmingham]] contro il [[Real Mallorca]] e la conseguente [[Supercoppa Europea]] [[Venerdì 27 agosto 1999 - Montecarlo, stadio Louis II - Manchester United-Lazio 0-1|disputata a Montecarlo]] il [[27 agosto]] [[1999]] contro il [[Manchester United]]. Nella terza stagione in biancoceleste [[1999/00|(1999-2000)]] vive il trionfo in [[campionato]] [[Domenica 14 maggio 2000 – Roma, stadio Olimpico – Lazio-Reggina 3-0|nella gara contro]] la [[Reggina]] e pochi giorni dopo anche in [[Coppa Italia]] [[Giovedì 18 maggio 2000 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Inter-Lazio 0-0|nella finale di ritorno]] contro l'[[Inter]] centrando così il "Double".
=== '''La chiamata di Cragnotti''' ===




=== '''Un addio tricolore al calcio giocato''' ===
Battendo la concorrenza dell'[[Internazionale FC|Inter]] di Moratti, viene acquistato nel [[1997]] insieme all'allenatore svedese [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]].
Disputerà tre stagioni in biancoceleste.


Disputa la sua ultima partita (541 presenze tutte in serie A) contro la [[Reggina]] proprio nel giorno del secondo [[Scudetto|scudetto]] biancoceleste il [[14 maggio]] [[2000]] [[Domenica 14 maggio 2000 – Roma, stadio Olimpico – Lazio-Reggina 3-0|in una gara da mille emozioni]].

[[Lombardo Attilio|Attilio Lombardo]], già compagno ai tempi della [[Sampdoria]] ed in forza alla Lazio in questa stagione, lo porta a spalla sotto la curva Nord per celebrarne l'addio al calcio giocato.
=== '''Dalla Coppa Italia alla coppa delle Coppe''' ===


Con la Lazio vince subito la [[Coppa Italia]] [[1998]] e la [[Supercoppa Italiana]].
Nella sua seconda stagione perde lo [[Scudetto|scudetto]] in volata, ma vince l'ultima edizione della [[Coppa delle Coppe]] nella finale di Birmingham contro il Real Mallorca e la [[Supercoppa Europea]] contro il Manchester United.
La terza stagione [[1999/00|(1999-2000)]] vede il trionfo in campionato ed in [[Coppa Italia]].


=== '''Un addio tricolore''' ===


Disputa la sua ultima partita (541 presenze tutte in serie A) contro la Reggina proprio nel giorno del secondo [[Scudetto|scudetto]] biancoceleste ([[14 maggio]] [[2000]]).
[[Lombardo Attilio|Attilio Lombardo]], già compagno ai tempi della [[Sampdoria]] ed in forza alla Lazio in questa stagione, lo porta a spalla sotto la curva Nord.
Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 reti in [[Campionato]].




=== '''Allenatore vincente''' ===
=== '''Allenatore vincente''' ===


Inizia la carriera di allenatore come vice di [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] nella stagione [[2000/01]]. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato. Viene così tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco. Nel gennaio del [[2001]], nonostante non abbia ancora conseguito il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla [[Fiorentina]] con la quale conquista subito una [[Coppa Italia]]. Viene confermato per la stagione successiva ma lascia l'incarico nel corso del [[campionato]]. I viola retrocedono in [[serie B]] ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. Il presidente della Lazio [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]], spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione [[2002/03]] al posto di [[Zaccheroni Alberto|Alberto Zaccheroni]]. Resta come allenatore per due stagioni e la squadra ottiene risultati importanti con un gioco ampiamente apprezzato dagli addetti ai lavori e conquista la [[Coppa Italia]] [[2003/04|2003/2004]] il [[12 maggio]] [[2004]] [[Mercoledì 12 maggio 2004 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 2-2|nella finale di ritorno disputata a Torino]] con la [[Juventus]].

Inizia come vice di [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] nella stagione [[2000/01]]. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato.
Viene tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco.
Nel gennaio del [[2001]], nonostante non abbia il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla Fiorentina, con la quale conquista subito una [[Coppa Italia]]. Confermato per la stagione successiva, lascia l'incarico nel corso del campionato.
La Fiorentina retrocede in [[serie B]] ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2.
Il presidente della Lazio [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]], spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione [[2002/03]] al posto di [[Zaccheroni Alberto|Alberto Zaccheroni]].
Resta come allenatore per due stagioni, conquistando la Coppa Italia il [[12 maggio]] [[2004]] nella doppia finale con la Juventus.




=== '''Un divorzio polemico''' ===
=== '''Un divorzio polemico''' ===


Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte del presidente Moratti diventando allenatore dell'[[Inter]]. Con i nerazzurri vince due volte la [[Coppa Italia]], due volte la [[Supercoppa Italiana]], due [[Scudetto|scudetti]] (uno assegnato all'[[Inter]] in seguito alle vicende connesse a "Calciopoli"). Al termine della stagione [[2008]] lascia l'[[Inter]]. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del [[2009]] firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il [[Manchester City]]. Il [[14 maggio]] [[2011]] vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City. Nella stagione [[2011/12]] vince la Premier League inglese.


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Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte di Moratti diventando allenatore dell'[[Internazionale FC|Inter]].
Con i nerazzurri vince due volte la [[Coppa Italia]], due volte la [[Supercoppa Italiana]], due scudetti (uno assegnato all'Inter in seguito a "Calciopoli"). Al termine della stagione [[2008]] lascia l'[[Internazionale FC|Inter]]. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del [[2009]] firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il Manchester City. Il [[14 maggio]] [[2011]] vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City.



== Palmares ==
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Immagine:Mancini_Roberto4.jpg|Roberto Mancini
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Immagine:Mancini_Roberto6.jpg|L'autografo di Roberto Mancini
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[[Categoria:Biografie|Mancini, Roberto]]
[[Categoria:Biografie|Mancini, Roberto]]

Versione delle 12:00, 23 gen 2013


Roberto Mancini
Il saluto alla tifoseria blucerchiata nella sua ultima apparizione con la maglia della Sampdoria
La splendida rete di tacco segnata al Parma il 17 gennaio 1999
Mancini calciatore della Lazio
Insieme a Sven Goran Eriksson sulla panchina biancoceleste
Roberto Mancini e Sven Goran Eriksson
Mancini tecnico biancoceleste

Biografia

Attaccante, nato a Jesi (AN) il 27 novembre 1964. Viene acquistato nel 1997 dalla Sampdoria. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in Campionato.


Una carriera in blucerchiato

Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna 1981/82. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in serie B. Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella massima serie. Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico scudetto nel (1990/91), quattro volte la Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe ed i premi Guerin d'Oro per le stagioni 1987/88 e 1990/91, Calciatore d'Oro ad honorem 1994/95. Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcelona.


La chiamata di Cragnotti: dalla Coppa Italia alla Coppa delle Coppe fino allo scudetto 1999/2000

Battendo la concorrenza dell'Inter di Moratti, viene acquistato nel 1997 insieme all'allenatore svedese Eriksson. Disputerà tre stagioni in biancoceleste. Con la Lazio vince subito la Coppa Italia 1998 nella finale di ritorno disputata il 29 aprile 1998 contro il Milan AC e successivamente, il 29 agosto dello stesso anno, conquista la prima Supercoppa Italiana della storia biancoceleste. Nella sua seconda stagione realizza, tra le altre, una bellissima rete di tacco nella gara del 17 gennaio 1999 contro il Parma e perde lo scudetto in volata. Vince l'ultima edizione della Coppa delle Coppe nella finale di Birmingham contro il Real Mallorca e la conseguente Supercoppa Europea disputata a Montecarlo il 27 agosto 1999 contro il Manchester United. Nella terza stagione in biancoceleste (1999-2000) vive il trionfo in campionato nella gara contro la Reggina e pochi giorni dopo anche in Coppa Italia nella finale di ritorno contro l'Internazionale FC centrando così il "Double".


Un addio tricolore al calcio giocato

Disputa la sua ultima partita (541 presenze tutte in serie A) contro la Reggina proprio nel giorno del secondo scudetto biancoceleste il 14 maggio 2000 in una gara da mille emozioni. Attilio Lombardo, già compagno ai tempi della Sampdoria ed in forza alla Lazio in questa stagione, lo porta a spalla sotto la curva Nord per celebrarne l'addio al calcio giocato.


Allenatore vincente

Inizia la carriera di allenatore come vice di Eriksson nella stagione 2000/01. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato. Viene così tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco. Nel gennaio del 2001, nonostante non abbia ancora conseguito il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla Fiorentina con la quale conquista subito una Coppa Italia. Viene confermato per la stagione successiva ma lascia l'incarico nel corso del campionato. I viola retrocedono in serie B ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. Il presidente della Lazio Sergio Cragnotti, spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione 2002/03 al posto di Alberto Zaccheroni. Resta come allenatore per due stagioni e la squadra ottiene risultati importanti con un gioco ampiamente apprezzato dagli addetti ai lavori e conquista la Coppa Italia 2003/2004 il 12 maggio 2004 nella finale di ritorno disputata a Torino con la Juventus.


Un divorzio polemico

Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte del presidente Moratti diventando allenatore dell'Internazionale FC. Con i nerazzurri vince due volte la Coppa Italia, due volte la Supercoppa Italiana, due scudetti (uno assegnato all'Internazionale FC in seguito alle vicende connesse a "Calciopoli"). Al termine della stagione 2008 lascia l'Internazionale FC. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del 2009 firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il Manchester City. Il 14 maggio 2011 vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City. Nella stagione 2011/12 vince la Premier League inglese.



Palmares







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