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[[image:bompiani.jpg|thumb|left|200px|Guglielmo Bompiani]]

==<font color=green> '''16 novembre''' </font>==

===Guglielmo Bompiani===

Portiere, nato a Roma il [[16 novembre]] [[1890]] da Giorgio e Anna Chiari. Muore nel [[1970]] a Verona.

Fece parte della leggendaria squadra che, guidata da [[Ancherani Sante|Sante Ancherani]], vinse tre partite in un giorno nella finale del campionato interregionalle nel giugno del [[1908]] in Toscana. Figlio di un generale, Giorgio, e fratello di Valentino che fonderà la Casa Editrice omonima e di Giorgio, Caduto nella 1^ guerra mondiale.

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[[File:benuz.jpg|thumb|left|200px|Felice Benuzzi in maglia biancoceleste]]

===Felice Benuzzi===

Nuotatore, nato a Vienna il [[16 novembre]] [[1910]] e deceduto a Roma il [[4 luglio]] [[1988]].

Di padre italiano e madre austriaca cresce a Trieste. Sin da giovanissimo si dedica all'alpinismo nelle Alpi Giulie avendo come istruttore una rinomata guida come Emilio Comici. Nel [[1930]] inizia il servizio militare raggiungendo Palermo e quindi Roma dove conclude il periodo di ferma come Tenente del I° Reggimento dei Granatieri di Sardegna. Decide di rimanenere nella Capitale e si iscrive all'Università, alla Facoltà di Giurisprudenza. A Roma già risiede il fratello minore [[Benuzzi Piero|Piero]] studente e nuotatore della Romana Nuoto. Per pagarsi gli studi dà lezioni di Tedesco, Latino e Greco all'Istituto Meschini in piazza SS. Apostoli. Entra nel [[1933]] alla Lazio Nuoto del tutto casualmente. Un pomeriggio mentre nuota nella piscina dello Stadio Nazionale viene avvicinato da [[Horikoshi Juro|Juro Horikoshi]], un tecnico giapponese che sta tenendo una serie di corsi e conferenze per la S.S.Lazio. In men che non si dica diviene un atleta della società biancoceleste che il Presidente [[Bitetti Olindo|Olindo Bitetti]] sta velocemente portando ai vertici del nuoto italiano.

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[[File:BelliniAldo.jpg|thumb|left|200px|Aldo Bellini]]

===Aldo Bellini===

Architetto, nato a Roma il [[14 luglio]] [[1915]] ivi deceduto il [[16 novembre]] [[1997]].

Grande tifoso della Lazio fin dall'infanzia, ne ricopre la carica di consigliere dal [[1951]] al [[1961]].

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[[Immagine:Sergio Conceicao a.jpg|thumb|left|200px|Sergio Conceicao]]
[[Immagine:Sergio Conceicao a.jpg|thumb|left|200px|Sergio Conceicao]]


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► [[Lorenzo Juan Carlos|Clicca qui per continuare la lettura]]
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[[Immagine:Sandri Gabriele.jpg|thumb|left|200px|Gabriele Sandri]]
[[File:gsandri.jpg|thumb|left|200px|La "scheggia" di marmo scoperta l'11 novembre 2011 nella stazione di servizio di Badia al Pino. La madre di Gabriele depone un mazzo di fiori biancocelesti. Vi è incisa la frase "Nel ricordo di Gabriele Sandri - Cittadino italiano - Mai più". (Immagine tratta da: You reporter.it)]]

==<font color=green> '''11 novembre''' </font>==

===Gabriele Sandri===

► [[Domenica 11 Novembre 2007 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio (Rinviata)|La gara Inter-Lazio rinviata a causa del decesso di Gabriele ed ulteriori articoli]]

La tragedia che scuote l'Italia, che provoca un'ondata di indignazione in tutte le tifoserie, che riaccende il dibattito sia sulle violenze degli ultras sia sugli errori che a volte commettono gli uomini delle forze dell'ordine, comincia poco dopo le nove di mattino, nell'autogrill di Badia al Pino, lungo l'autostrada A1 in direzione Firenze. E' l'[[11 novembre]] [[2007]] e la Lazio è di scena a Milano contro l'[[Internazionale FC|Inter]].

Un accenno di rissa tra sostenitori juventini e laziali, la Polizia Stradale che subito dopo interviene, un agente che spara uno, forse due colpi di pistola a grande distanza: muore così un giovane ragazzo. [[Sandri Gabriele|Gabriele Sandri]], 26 anni, supporter biancazzurro, noto dj dei locali romani e titolare di un negozio di abbigliamento, viene colpito al collo mente si trova all'interno di un'auto, una Renault Megane. Una morte assurda, "''un tragico errore''", come alcune ore dopo il fatto ammette il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe. Diversa l'opinione di Luigi Conti, legale della famiglia della vittima, che accusa: "''E' omicidio volontario''". Così come il fratello di Gabriele, Cristiano Sandri, che urla tutto il suo dolore: "''Me lo hanno ammazzato''".

Adesso, naturalmente, spetta agli inquirenti fare piena luce sull'accaduto sia ascoltando i testimoni - a partire dall'agente che ha sparato, a quanto sembra un trentenne con diversi anni di esperienza alle spalle - sia attraverso altri tipi di riscontri. Come con i filmati delle telecamere di sicurezza dell'autogrill sequestrati dalla Polizia scientifica. In attesa di conoscere l'esito delle indagini quel che sembra certo è che, poco prima delle nove del mattino, un'auto di tifosi juventini, nel piazzale di sosta, viene avvicinata da alcuni supporter laziali, armati di spranghe. C'è tensione, ma i bianconeri riescono a sottrarsi all'aggressione. L'incidente però, ormai concluso, richiama l'attenzione di una pattuglia della Polstrada che, dalla corsia opposta, tenta di intervenire.

► [[Sandri Gabriele|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Fuser.jpg|thumb|left|200px|Diego Fuser]]

===Diego Fuser===

Centrocampista, nato a Venaria (TO) l'[[11 novembre]] [[1968]].

Uscito dalle giovanili del [[Torino]] allenate da Sergio Vatta, fa il suo esordio in [[Serie A]] nella stagione [[1986/87]] contro la [[Juventus]]. Inizialmente è schierato come centrale di centrocampo ma progressivamente si trasforma in esterno destro. Dotato di un forte tiro dalla distanza, di buona tecnica e di una gran corsa, si mette in luce in molte squadre importanti. Milita nel [[Torino]] dal [[1986]] al [[1989]] per poi passare un anno nel [[Milan]] e quello successivo, in prestito, nella [[Fiorentina]]. Nella stagione [[1991/92]] è di nuovo a Milano con i rossoneri. Nell'estate [[1992]] viene acquistato dalla Lazio e rimane in biancoceleste fino al [[1998]] per poi passare al [[Parma]] dove rimane fino al [[2001]].

Dall'estate [[2001]] al [[2003]] torna nella Capitale per vestire la maglia della [[Roma]]. L'ultima stagione professionistica la trascorre con il [[Torino]] nel [[2003]], in [[Serie B]]. Nel [[2004]] milita nei dilettanti del Canelli. Passa poi alla Nicese, sempre tra i dilettanti, dove per un periodo riveste il ruolo di giocatore-allenatore.

► [[Fuser Diego|Clicca qui per continuare la lettura]]


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Versione delle 09:15, 16 nov 2014

Guglielmo Bompiani

16 novembre

Guglielmo Bompiani

Portiere, nato a Roma il 16 novembre 1890 da Giorgio e Anna Chiari. Muore nel 1970 a Verona.

Fece parte della leggendaria squadra che, guidata da Sante Ancherani, vinse tre partite in un giorno nella finale del campionato interregionalle nel giugno del 1908 in Toscana. Figlio di un generale, Giorgio, e fratello di Valentino che fonderà la Casa Editrice omonima e di Giorgio, Caduto nella 1^ guerra mondiale.

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Felice Benuzzi in maglia biancoceleste

Felice Benuzzi

Nuotatore, nato a Vienna il 16 novembre 1910 e deceduto a Roma il 4 luglio 1988.

Di padre italiano e madre austriaca cresce a Trieste. Sin da giovanissimo si dedica all'alpinismo nelle Alpi Giulie avendo come istruttore una rinomata guida come Emilio Comici. Nel 1930 inizia il servizio militare raggiungendo Palermo e quindi Roma dove conclude il periodo di ferma come Tenente del I° Reggimento dei Granatieri di Sardegna. Decide di rimanenere nella Capitale e si iscrive all'Università, alla Facoltà di Giurisprudenza. A Roma già risiede il fratello minore Piero studente e nuotatore della Romana Nuoto. Per pagarsi gli studi dà lezioni di Tedesco, Latino e Greco all'Istituto Meschini in piazza SS. Apostoli. Entra nel 1933 alla Lazio Nuoto del tutto casualmente. Un pomeriggio mentre nuota nella piscina dello Stadio Nazionale viene avvicinato da Juro Horikoshi, un tecnico giapponese che sta tenendo una serie di corsi e conferenze per la S.S.Lazio. In men che non si dica diviene un atleta della società biancoceleste che il Presidente Olindo Bitetti sta velocemente portando ai vertici del nuoto italiano.

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Aldo Bellini

Aldo Bellini

Architetto, nato a Roma il 14 luglio 1915 ivi deceduto il 16 novembre 1997.

Grande tifoso della Lazio fin dall'infanzia, ne ricopre la carica di consigliere dal 1951 al 1961.

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File:Sergio Conceicao a.jpg
Sergio Conceicao

15 novembre

Sérgio Conceição

Centrocampista, nato a Ribeira de Frades (Coimbra - Portogallo) il 15 novembre 1974.

Inizia la carriera nella squadra locale della città in cui risiede, l'Académica de Coimbra. Successivamente gioca con Penafiel, Leca, Felgueiras e Porto, dove vince 2 scudetti, una Coppa di Portogallo e una Supercoppa Portoghese. Nel 1998 viene premiato come miglior giocatore del campionato portoghese. Nell'estate dello stesso anno viene acquistato dalla Lazio. Mister Eriksson gli affida da subito la corsia destra che per diverse stagioni era stata di Diego Fuser. Alla sua prima partita ufficiale, Sergio Conceicao entra subito nella storia della Lazio: infatti è proprio lui a segnare al 93' la rete che permette di conquistare la Supercoppa Italiana a Torino contro la Juventus.

Il debutto in campionato avviene il 13 settembre 1998 nella I° giornata durante la gara Piacenza-Lazio terminata 1-1. Disputa 2 stagioni da sogno in maglia biancoceleste:

- nel 1998/99 oltre alla Supercoppa, vince la Coppa delle Coppe. In campionato disputa 33 partite segnando 5 reti;

- nel 1999/00 vince Scudetto (30 presenze e 2 gol), Coppa Italia e Supercoppa Europea in finale contro il Manchester United.

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Juan Carlos Lorenzo

14 novembre

Juan Carlos Lorenzo

Allenatore, nato a Buenos Aires il 22 ottobre 1922 ed ivi deceduto il 14 novembre 2001.

Il giovane Juan, dopo il normale tirocinio nelle squadre minori, debuttò nella prima squadra del Chacarita Juniores nel 1943 nel ruolo di mezz'ala sinistra che non abbandonerà mai. Nel 1945 effettuò il gran salto e lo troviamo nientemeno che nel Boca Juniors, cioè in una delle migliori compagini del mondo dove rimase fino al 1948. Terminato quel campionato, don Juan, come tanti altri "assi" argentini, tentò la carta del trasferimento in Italia: fu ingaggiato dalla Sampdoria e, nel gennaio 1949, lo troviamo schierato con la maglia blucerchiata che indossò con successo fino al 1952. Da tale anno e fino al 1954 Lorenzo fu mezz'ala nel Nancy, ma già vagheggiava l'idea di dedicarsi all'insegnamento. Infatti, nel 1954, partecipò ad un corso per allenatori diretto nientemeno che dal famoso Winterbottom, il "mago" del calcio inglese, e ripetè il corso nel 1956 assieme a Di Stefano, Kubala ed altri famosi ex-giocatori.

Intraprende la sua prima esperienza come allenatore nel Mallorca, dal 1958 al 1960, portandolo dalla terza alla prima serie. Nel 1961, tornato finalmente in patria ricco di esperienza, diresse il San Lorenzo de Almagro e, nel 1962, gli fu affidata la squadra Nazionale argentina che doveva disputare i campionati mondiali a Santiago del Cile. Subito dopo Lorenzo venne in Italia e prese il timone della Lazio per i tornei 1962/63 e 1963/64, chiamato da Angelo Miceli. Tutti ne poterono apprezzare le doti di serietà e di preparazione tecnica che lo posero nella ristretta schiera dei migliori allenatori operanti in Italia. Nel primo anno di Serie B arrivò in seconda posizione e permise alla Lazio di riprendere il posto più confacente alle ambizioni della squadra nella massima serie. Nel secondo anno finì 8° in classifica disputando un ottimo torneo che vide l'apice quando la Lazio, imponendo il proprio gioco, schiantò a Torino per 0-3 la Juventus.

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