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[[Immagine:Ognio_a.jpg|thumb|left|180px|Geminio Ognio]]
[[image:Fausto Coppi.jpg|thumb|left|150px|Fausto Coppi nel 1949]]


==<font color=green> '''13 dicembre''' </font>==
==<font color=green> '''2 gennaio''' </font>==


===Geminio Ognio===
===Fausto Coppi===


Pallanuotista e nuotatore, detto "Mimmo", nato a Recco (GE) il [[13 dicembre]] [[1917]] e deceduto a Roma il [[28 ottobre]] [[1990]].
Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il [[15 settembre]] [[1919]] e deceduto a Tortona (AL), probabilmente per malaria, il [[2 gennaio]] [[1960]].


La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la [[S.S. Lazio Ciclismo A.S.D.|S.S. Lazio Ciclismo]] prese il via nei primi giorni del [[1945]]. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il [[9 gennaio]] con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del [[Corriere dello Sport]] Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche [[Chiappini Pietro|Pietro Chiappini]], un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia.
Inizia a nuotare a cinque anni e a nove è centrattacco della squadra di pallanuoto dell'Esperia, una delle migliori formazioni liguri. A tredici anni con la O.N.B. di Recco vince numerosi tornei della sua regione. Nel [[1934]] partecipa al [[Campionato]] Italiano Divisione B e si rivela giocatore di assoluto avvenire. Passa quindi nelle fila del Camogli per interessamento del nazionale Mario Majoni. La squadra conquista lo [[scudetto]] imbattuta. Il [[31 agosto]] [[1935]], a soli diciassette anni, debutta in Nazionale contro la Francia. E' una sconfitta, ma nei giorni seguenti giunge il successo con la Cecoslovacchia che costituisce la prima vittoria della pallanuoto italiana in campo internazionale. Nel [[1936]] si rivela ottimo nuotatore.


► [[Ognio Geminio|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Coppi Fausto|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[File:Ceccarinilucio.jpg|thumb|left|180px|Lucio Ceccarini nel 1945]]
[[File:MasielloGianni.jpg|thumb|left|150px|Gianni Masiello]]


===Lucio Ceccarini===
===Giovanni Masiello===


Pallanuotista e nuotatore, nato a Roma il [[13 dicembre]] [[1930]] e deceduto il [[14 luglio]] [[2009]].
Difensore, nato a Roma il [[2 gennaio]] [[1946]] nel quartiere Trionfale e trasferitosi presto a Montesacro.


Cresciuto nella Società dove arriva nel [[1958]] ma ufficialmente viene tesserato, per motivi legati al non raggiungimento dell'età minima, nel [[1962]]. Gioca nella [[Primavera]] nella stagione [[1964/65]] per poi passare nella De Martino nelle stagioni [[1965/66]] e [[1966/67]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste con la squadra titolare a partire dal [[1966/67]] quando colleziona 12 presenze in [[Campionato]].
Si mette in mostra nel primo dopoguerra militando con la Rari Nantes di Roma. Allievo di Sirio Banchelli si applica nello stile libero e partecipa con profitto a molte gare di fondo sul Tevere. E' quarto alla Coppa Sannibale e secondo alla Santoni. Nel [[1945]] si laurea [[Campione d'Italia]] tra gli allievi sulle distanze dei 100 e 400 stile libero e si aggiudica la Coppa Santoni. Successivamente entra nei quadri della Libertas dove inizia a gareggiare sia nel dorso quanto nella pallanuoto. Si laurea campione agli assoluti Laziali nuotando in 1'19'9. Nel [[1949]] fa il suo ingresso alla Lazio Nuoto.


► [[Ceccarini Lucio|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Masiello Giovanni|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:MainoNeri7.jpg|thumb|left|180px|Maino Neri]]
[[Immagine:Beruatto.jpg|thumb|left|150px|Paolo Beruatto]]


===Paolo Beruatto===
==<font color=green> '''8 dicembre''' </font>==


Difensore, nato a Cuorgnè (TO) il [[2 gennaio]] [[1957]].
===Maino Neri===


Viene acquistato nel [[1987]] dal [[Torino]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1990]] viene ceduto al [[Mantova]]. Finita la carriera ha allenato nel settore giovanile della Lazio. Con la Lazio colleziona 73 presenze e 1 rete in [[Campionato]] e 16 presenze in [[Coppa Italia]].
Allenatore, nato a Carpi (MO) il [[30 giugno]] [[1924]], deceduto a Modena l'[[8 dicembre]] [[1995]].


► [[Beruatto Paolo|Clicca qui per continuare la lettura]]
Il presidente [[Lenzini Umberto|Umberto Lenzini]] lo chiama il [[7 novembre]] [[1966]], in sostituzione del "triglione" [[Mannocci Umberto|Umberto Mannocci]], dopo sette partite della stagione [[1966/67]].

► [[Neri Maino|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Maestrelli aprile76.jpg|thumb|left|180px|Tommaso Maestrelli]]
[[Immagine:Fioranti-Fossati.jpg|thumb|left|150px|Fioranti, capitano della Lazio, con il capitano dell'Inter Fossati prima dell'incontro]]
[[Immagine:2-13.jpg|thumb|left|150px|L'Almanacco Sportivo del 1914, riportando la notizia dell'inaugurazione del campo dell'Inter, pubblica una breve notizia sulla gara]]


==<font color=green> '''2 dicembre''' </font>==
==<font color=green> '''1 gennaio''' </font>==


===L'Internazionale di Milano sceglie la Lazio di Roma per inaugurare il nuovo campo di Via Goldoni===
===Tommaso Maestrelli===


{{datalink|1|gennaio|1913}} - '''Amichevole'''
Allenatore, nato a Pisa il [[7 ottobre]] [[1922]] e deceduto a Roma il [[2 dicembre]] [[1976]].


'''INTERNAZIONALE DI MILANO:''' Campelli, [[Scheidler Paolo|Scheidler]], Peterli, Engler, Fossati, Moretti, Carrer, Bontadini, Cevenini, Aebi, Gama.
Figlio di un impiegato delle Ferrovie dello Stato, segue il padre in diverse città italiane, fino a stabilirsi, nel [[1935]], a Bari. Ragazzo sveglio ed amante dello sport, appena stabilitosi nella città pugliese fa un provino nella locale squadra del [[Bari]] dove viene subito tesserato. Fa tutta la trafila nelle giovanili biancorosse alternando i banchi di scuola con gli impolverati campi di calcio. Nel [[1938]], messosi in evidenza nelle squadre minori del sodalizio barese, è convocato in prima squadra dall'allora allenatore Giuseppe Ging. Il giovanotto ha solo 16 anni. Nel capoluogo pugliese, intanto, aveva conosciuto anche una ragazza, [[Barberini Maestrelli Lina|Lina Barberini]], figlia di un vigile urbano della città. Fra i due nasce subito un intenso amore e si fidanzano.


'''LAZIO:''' [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]], [[Di Napoli (I) Mario|Di Napoli (I)]], [[Levi (II) Mario|Levi (II)]], [[Zucchi (II) Angelo|Zucchi (II)]], [[Fioranti (I) Giuseppe|Fioranti]], [[Faccani Augusto|Faccani]], [[Coraggio Amedeo|Coraggio]], [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], [[Consiglio Marcello|Consiglio]], [[Folpini Emilio|Folpini]], [[Corelli Corrado|C. Corelli]].
► [[Maestrelli Tommaso|Clicca qui per continuare la lettura]]


'''Arbitro:''' sig. Meazza (Milano).
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'''Marcatori:''' 2' Bontadini, 13' Aebi, 20' Bontadini, 44' [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]].
[[Immagine:BusaniUmberto.jpg|thumb|left|180px|Umberto Busani]]


'''Note:''' l'[[Inter|Internazionale]] ha scelto la migliore squadra del centro-sud per inaugurare il suo nuovo campo di Via Goldoni. Giornata freddissima, pubblico numeroso con una grande partecipazione femminile. Presenti il Console svizzero a Milano e l'Avv. Tonino Scamoni in rappresentanza della Federazione. Il breve discorso inaugurale fu pronunciato dal Vicepresidente dell'[[Inter|Internazionale]], sig. Hirtzel. La tradizionale bottiglia di spumante fu spezzata dalla signora Beretta-Rietmann. A quest'ultima furono offerti dalla Lazio e dall'[[Inter|Internazionale]] dei bei mazzi di fiori. Durante l'incontro dal terrapieno ferroviario adiacente al campo vi è stato un ininterrotto passaggio di treni. La Lazio è stata accolta con un prolungato applauso del pubblico, soprattutto quello dei popolari. A fine partita l'[[Inter|Internazionale]] ha offerto alla comitiva della Lazio una sontuosa cena al ristorante Margherita di Milano.
==<font color=green> '''1 dicembre''' </font>==


===Umberto Busani===


Al fischio d'inizio la Lazio si proietta in avanti e Campelli è subito chiamato ad una respinta. Al 2' Bontadini fa passare il pallone raso terra attraverso le gambe di un compagno e di un avversario e sorprende il portiere laziale che rimane immobile. Del resto l'alta statura dell'estremo difensore, rende difficoltose le parate a terra. Inoltre il giocatore laziale in passato aveva giocato nel [[Milan]] ed appariva molto emozionato. I romani non si scoraggiano e, trascinati da un ammirevole [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], impegnano nuovamente il portiere milanese con un tiro basso e potente.
Ala destra, nato a Parma il [[1 dicembre]] [[1915]] e deceduto a Napoli il [[29 ottobre]] [[1957]]. Detto "sogliola".


► [[Mercoledì 1 gennaio 1913 - Milano, Campo di via Goldoni - Internazionale-Lazio 3-1|Clicca qui per continuare la lettura]]
Acquistato dall'[[Alessandria]], con la quale gioca una partita nella Nazionale B il [[5 aprile]] [[1936]] a Novara contro la Svizzera B (2-0), per la stagione [[1936/37]], Busani diventa subito la spalla ideale di [[Piola Silvio|Silvio Piola]] saltando nelle prime 2 stagioni solo una gara e segnando reti importanti. Sfiora lo [[Scudetto]] nella stagione [[1936/37]] e contro il [[SSC Napoli|Napoli]], il [[3 gennaio]] [[1937]], in meno di un'ora, segna addirittura 4 delle reti [[Domenica 3 gennaio 1937 - Napoli, stadio Partenopeo - Napoli-Lazio 3-5|del 5-3 per la Lazio]].

► [[Busani Umberto|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[image:cecco42.jpg|left|thumb|180px|Luciano Re Cecconi]]
[[Immagine:Ugo Longo 2.jpg|thumb|left|180px|Ugo Longo]]

===Ugo Longo===


Presidente, nato a Caltanissetta il [[1 gennaio]] [[1941]], deceduto a Roma il [[14 marzo]] [[2009]].
===Luciano Re Cecconi===


Laureato ''cum laude'' in Giurisprudenza presso l'Università di Palermo e Patrocinante in Cassazione. Avvocato penalista dal [[1967]], nel corso della sua carriera si è occupato di numerosi casi di rilevante importanza. Nel [[1980]] difese [[Cordova Franco|Franco Cordova]] e Stefano Pellegrini durante il processo per il [[Calcioscommesse 1980|Calcioscommesse]]. Successivamente si occupò di casi come il delitto dell'Olgiata, lo scandalo dei fondi neri del SISDE e Tangentopoli. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal [[1997]]. Durante il periodo delle indagini successive alle accuse di doping avanzate da [[Zeman Zdenek|Zdeněk Zeman]] si dimette denunciando l'impossibilità di portare avanti la propria attività in modo proficuo a causa della carenza di mezzi a disposizione dell'organismo.
Luciano Re Cecconi nasce a Nerviano (MI) il [[1 dicembre]] [[1948]] in una famiglia numerosa e povera. Il padre Alfredo lavora come operaio e la madre Cecilia è una casalinga che alleva con dignità i suoi quattro figli. Il suo cognome originario è Cecconi e il "Re" davanti fu dono di Vittorio Emanuele II che volle sdebitarsi con gli abitanti di Nerviano che lo accolsero con tutti gli onori. Nel 1859, dopo la battaglia di Magenta, il Sovrano, sostò a Nerviano, come è ricordato da due lapidi, una nel capoluogo, l'altra nella frazione di S. Ilario Milanese e concedette così la possibilità di aggiungere al cognome proprio la parola reale per manifestare la fedeltà alla Corona.


► [[Re Cecconi Luciano|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Longo Ugo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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Versione delle 09:17, 2 gen 2016

Fausto Coppi nel 1949

2 gennaio

Fausto Coppi

Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il 15 settembre 1919 e deceduto a Tortona (AL), probabilmente per malaria, il 2 gennaio 1960.

La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la S.S. Lazio Ciclismo prese il via nei primi giorni del 1945. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il 9 gennaio con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del Corriere dello Sport Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche Pietro Chiappini, un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia.

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Gianni Masiello

Giovanni Masiello

Difensore, nato a Roma il 2 gennaio 1946 nel quartiere Trionfale e trasferitosi presto a Montesacro.

Cresciuto nella Società dove arriva nel 1958 ma ufficialmente viene tesserato, per motivi legati al non raggiungimento dell'età minima, nel 1962. Gioca nella Primavera nella stagione 1964/65 per poi passare nella De Martino nelle stagioni 1965/66 e 1966/67. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste con la squadra titolare a partire dal 1966/67 quando colleziona 12 presenze in Campionato.

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Paolo Beruatto

Paolo Beruatto

Difensore, nato a Cuorgnè (TO) il 2 gennaio 1957.

Viene acquistato nel 1987 dal Torino AC. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1990 viene ceduto al Mantova. Finita la carriera ha allenato nel settore giovanile della Lazio. Con la Lazio colleziona 73 presenze e 1 rete in Campionato e 16 presenze in Coppa Italia.

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Fioranti, capitano della Lazio, con il capitano dell'Inter Fossati prima dell'incontro
L'Almanacco Sportivo del 1914, riportando la notizia dell'inaugurazione del campo dell'Inter, pubblica una breve notizia sulla gara

1 gennaio

L'Internazionale di Milano sceglie la Lazio di Roma per inaugurare il nuovo campo di Via Goldoni

1 gennaio 1913 - Amichevole

INTERNAZIONALE DI MILANO: Campelli, Scheidler, Peterli, Engler, Fossati, Moretti, Carrer, Bontadini, Cevenini, Aebi, Gama.

LAZIO: Gaslini, Di Napoli (I), Levi (II), Zucchi (II), Fioranti, Faccani, Coraggio, Saraceni (I), Consiglio, Folpini, C. Corelli.

Arbitro: sig. Meazza (Milano).

Marcatori: 2' Bontadini, 13' Aebi, 20' Bontadini, 44' Saraceni (I).

Note: l'Internazionale ha scelto la migliore squadra del centro-sud per inaugurare il suo nuovo campo di Via Goldoni. Giornata freddissima, pubblico numeroso con una grande partecipazione femminile. Presenti il Console svizzero a Milano e l'Avv. Tonino Scamoni in rappresentanza della Federazione. Il breve discorso inaugurale fu pronunciato dal Vicepresidente dell'Internazionale, sig. Hirtzel. La tradizionale bottiglia di spumante fu spezzata dalla signora Beretta-Rietmann. A quest'ultima furono offerti dalla Lazio e dall'Internazionale dei bei mazzi di fiori. Durante l'incontro dal terrapieno ferroviario adiacente al campo vi è stato un ininterrotto passaggio di treni. La Lazio è stata accolta con un prolungato applauso del pubblico, soprattutto quello dei popolari. A fine partita l'Internazionale ha offerto alla comitiva della Lazio una sontuosa cena al ristorante Margherita di Milano.


Al fischio d'inizio la Lazio si proietta in avanti e Campelli è subito chiamato ad una respinta. Al 2' Bontadini fa passare il pallone raso terra attraverso le gambe di un compagno e di un avversario e sorprende il portiere laziale che rimane immobile. Del resto l'alta statura dell'estremo difensore, rende difficoltose le parate a terra. Inoltre il giocatore laziale in passato aveva giocato nel Milan AC ed appariva molto emozionato. I romani non si scoraggiano e, trascinati da un ammirevole Saraceni (I), impegnano nuovamente il portiere milanese con un tiro basso e potente.

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Ugo Longo

Ugo Longo

Presidente, nato a Caltanissetta il 1 gennaio 1941, deceduto a Roma il 14 marzo 2009.

Laureato cum laude in Giurisprudenza presso l'Università di Palermo e Patrocinante in Cassazione. Avvocato penalista dal 1967, nel corso della sua carriera si è occupato di numerosi casi di rilevante importanza. Nel 1980 difese Franco Cordova e Stefano Pellegrini durante il processo per il Calcioscommesse. Successivamente si occupò di casi come il delitto dell'Olgiata, lo scandalo dei fondi neri del SISDE e Tangentopoli. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal 1997. Durante il periodo delle indagini successive alle accuse di doping avanzate da Zdeněk Zeman si dimette denunciando l'impossibilità di portare avanti la propria attività in modo proficuo a causa della carenza di mezzi a disposizione dell'organismo.

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