Mancini Roberto: differenze tra le versioni
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Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte del presidente Moratti diventando allenatore dell'[[Inter]]. Con i nerazzurri vince due volte la [[Coppa Italia]], due volte la [[Supercoppa Italiana]], due [[Scudetto|scudetti]] (uno assegnato all'[[Inter]] in seguito alle vicende connesse a "Calciopoli"). Al termine della stagione [[2008]] lascia l'[[Inter]]. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del [[2009]] firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il [[Manchester City]]. Il [[14 maggio]] [[2011]] vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City. Nella stagione [[2011/12]] vince la Premier League inglese. La stagione seguente non vede brillare il [[Manchester City]] e il [[13 maggio]] [[2013]] il club annuncia il divorzio. La stagione successiva è chiamato ad allenare i turchi del [[Galatasaray]] con un accordo di tre anni. Con tale squadra vince la Coppa di Turchia. Nel giugno [[2014]], usufruendo di una clausola rescissoria prevista dal contratto, si libera. Il [[14 novembre]] [[2014]] firma un contratto di tre anni con l'[[Inter]] prendendo il posto dell'esonerato Mazzarri. |
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Si dimette nel mese di agosto [[2016]], nel giugno [[2017]] diventa l'allenatore dello Zenit San Pietroburgo. |
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Versione delle 12:00, 15 mag 2018








Attaccante, nato a Jesi (AN) il 27 novembre 1964. Viene acquistato nel 1997 dalla Sampdoria. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in Campionato.
Esordisce giovanissimo in serie A con il Bologna 1981/82. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in serie B. Il presidente della Sampdoria Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella massima serie. Resterà in blucerchiato fino al 1997, vincendo uno storico scudetto nel (1990/91), quattro volte la Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe ed i premi Guerin d'Oro per le stagioni 1987/88 e 1990/91, Calciatore d'Oro ad honorem 1994/95. Arriverà ad un passo dalla Coppa dei Campioni perdendo in finale contro il Barcelona.
Battendo la concorrenza dell'Inter di Moratti, viene acquistato nel 1997 insieme all'allenatore svedese Eriksson. Disputerà tre stagioni in biancoceleste. Con la Lazio vince subito la Coppa Italia 1998 nella finale di ritorno disputata il 29 aprile 1998 contro il Milan AC e successivamente, il 29 agosto dello stesso anno, conquista la prima Supercoppa Italiana della storia biancoceleste. Nella sua seconda stagione realizza, tra le altre, una bellissima rete di tacco nella gara del 17 gennaio 1999 contro il Parma e perde lo scudetto in volata. Vince l'ultima edizione della Coppa delle Coppe nella finale di Birmingham contro il Real Mallorca e la conseguente Supercoppa Europea disputata a Montecarlo il 27 agosto 1999 contro il Manchester United. Nella terza stagione in biancoceleste (1999-2000) vive il trionfo in campionato nella gara contro la Reggina e pochi giorni dopo anche in Coppa Italia nella finale di ritorno contro l'Internazionale FC centrando così il "Double". Disputa la sua ultima partita (541 presenze tutte in serie A) contro la Reggina proprio nel giorno del secondo scudetto biancoceleste il 14 maggio 2000 in una gara da mille emozioni.
Attilio Lombardo, già compagno ai tempi della Sampdoria ed in forza alla Lazio in questa stagione, lo porta a spalla sotto la curva Nord per celebrarne l'addio al calcio giocato. Inizia la carriera di allenatore come vice di Eriksson nella stagione 2000/01. Quando però il tecnico svedese lascia la Lazio accettando le offerte della nazionale inglese, decide di tornare al calcio giocato. Viene così tesserato dal Leicester City, ma il suo ritorno da calciatore dura poco. Nel gennaio del 2001, nonostante non abbia ancora conseguito il patentino da allenatore, viene ingaggiato dalla Fiorentina con la quale conquista subito una Coppa Italia. Viene confermato per la stagione successiva ma lascia l'incarico nel corso del campionato. I viola retrocedono in serie B ma, a causa del fallimento della società, è costretta a ripartire dalla serie C2. Il presidente della Lazio Sergio Cragnotti, spinto dai tifosi, lo ingaggia come allenatore per la stagione 2002/03 al posto di Alberto Zaccheroni. Resta come allenatore per due stagioni e la squadra ottiene risultati importanti con un gioco ampiamente apprezzato dagli addetti ai lavori e conquista la Coppa Italia 2003/2004 il 12 maggio 2004 nella finale di ritorno disputata a Torino con la Juventus. Dopo questo successo lascia la Lazio ed accetta la corte del presidente Moratti diventando allenatore dell'Internazionale FC. Con i nerazzurri vince due volte la Coppa Italia, due volte la Supercoppa Italiana, due scudetti (uno assegnato all'Internazionale FC in seguito alle vicende connesse a "Calciopoli"). Al termine della stagione 2008 lascia l'Internazionale FC. Dopo un anno e mezzo di inattività, nel dicembre del 2009 firma un contratto (triennale per 3,5 milioni di euro all'anno) con il Manchester City. Il 14 maggio 2011 vince la F.A. Cup battendo a Wembley 1 a 0 lo Stoke City. Nella stagione 2011/12 vince la Premier League inglese. La stagione seguente non vede brillare il Manchester City e il 13 maggio 2013 il club annuncia il divorzio. La stagione successiva è chiamato ad allenare i turchi del Galatasaray con un accordo di tre anni. Con tale squadra vince la Coppa di Turchia. Nel giugno 2014, usufruendo di una clausola rescissoria prevista dal contratto, si libera. Il 14 novembre 2014 firma un contratto di tre anni con l'Internazionale FC prendendo il posto dell'esonerato Mazzarri. Si dimette nel mese di agosto 2016, nel giugno 2017 diventa l'allenatore dello Zenit San Pietroburgo.
Il 14 maggio 2018, svincolatosi dallo Zenit, assume la guida della Nazionale italiana.
Palmares
- 1
Scudetto nel 1999/00 - 1
Coppa Italia nel 1997/98 - 1
Coppa Italia nel 1999/00 - 1
Coppa Italia nel 2003/04 - 1
Supercoppa Italiana nel 1998 - 1
Supercoppa Italiana nel 2000 - 1
Coppa delle Coppe nel 1998/99 - 1
Supercoppa Europea nel 1999 - 1
Trofeo Città di Saragozza 1997
► Il "Mancio" Day del 7 maggio 2001
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